mercoledì 31 agosto 2011

The New Gypsies

Splendidi ritratti di donne e uomini volontariamente ai margini della società.
Nel suo libro The New Gypsies, Iain McKell ha fotografato una comunità costruita su ideali di anarchia e libertà. Il movimento è nato nel 1986, quando un gruppo di post-punk anti Thatcher se ne fuggì da Londra per andare a vivere nelle campagne inglesi. McKell li ha seguiti documentando la loro trasformazione, nel corso degli anni, in un'ibrida tribù da lui definita new gypsies. Conosciuti anche come horse-drawn per le carrozze in cui abitano, sono in pratica una comunità rurale di anarchici.


lunedì 29 agosto 2011

Viscere sul tavolo

Molti pensano ai dischi non come un qualcosa che risponde a delle idee e a dei sentimenti ma come se fossero il nuovo modello di un automobile da lanciare sul mercato. Cercano furbate tecniche ed estetiche per fare colpo. Andrea Pazienza diceva che la sua unica regola era «viscere sul tavolo» e forse è il modo migliore per raggiungere gli altri.
Vasco Brondi dall'intervista su Alias del 27 agosto.


Sempre più stima per questo ragazzo e per la sua musica.

giovedì 25 agosto 2011

Sette canzoni: The Cure

I Cure è uno di quei gruppi che ha segnato in modo indelebile gli anni '80 oltre che la mia giovinezza: dall'esordio folgorante di Three Imaginary Boys fino a Disintegration, con quella perla gotica che è Lullaby: una nenia che è un capolavoro malato. Poi li ho un po' abbandonati. Non ho mai particolarmente amato il look di Robert Smith e le divise dark in generale, ma la sua musica mi ha influenzato come poche altre, superata solo da quella dei Talking Heads: non solo due sonorità, ma anche due modi di porsi completamente diversi; forse due facce del mio stesso carattere in quegli anni instabili; ombroso e solare a giorni alterni.

martedì 23 agosto 2011

This is England

Storia di formazione ambientata nel 1983 nell'Inghilterra della Thatcher; sullo sfondo l'assurda guerra delle Falkland dove il protagonista, l'adolescente Shaun, ha perso il padre militare. Il senso di appartenenza al gruppo; la società multirazziale inglese tra musica punk, ska e reggae; il sottoproletariato urbano tra cieli grigi e palazzoni e soprattutto la trappola del nazionalismo e del razzismo come riscatto sociale. Questi i temi di un ottimo film indipendente per la regia di Shane Meadows che con quattro anni di ritardo trova la sua distribuzione in Italia (pare il 26 agosto) dopo aver vinto il premio speciale della giuria al festival di Roma nel 2006 e il British Independent Film Awards. Prevedo che non sarà facile trovare una sala che lo proietti, perciò nei commenti la dritta.

lunedì 22 agosto 2011

Sette canzoni: Peter Gabriel

L'avevo già fatta per Neil Young. Sette canzoni: una playlist che rappresenta al meglio per la mia storia ed i miei gusti gli artisti che amo. E fra questi non può mancare Peter Gabriel che al contrario di Sting ha dato tanto e forse il meglio di sé dopo l'uscita dal gruppo.
  • Here comes the flood 1977
    Uno dei suoi brani più toccanti e poetici, scritto appena lasciati i Genesis. Ispirato da un suo sogno in cui la gente era in grado di vedere i pensieri degli altri producendo appunto un fluido psichico ed anche dalle letture di Castaneda (che in quegli anni andava molto).
  • Exposure 1978
    Composta insieme a Fripp, che poi l'ha ripresa anche come title track nel suo album solista con un ritmo ancora più ipnotico, basso fluido, chitarrina funky e la voce femminile che urla ossessivamente Exposure. Un'invettiva contro l'invasione della privacy da parte dei media. (Space is what I need).
  • Red Rain 1986
    Altro brano di ispirazione onirica: un sogno ricorrente in cui Gabriel nuota in mare di acqua rossa. 
  • Sledgehammer 1986
    Un video stop motion che ha fatto la storia e un singolo ispirato alla soul music degli anni '60 che diede un inaspettato successo commerciale. N.1 nelle classifiche USA del 1986 quando (ironia della sorte) andò a scalzare dalla vetta Invisible Touch dei Genesis.
  • Digging in the dirt 1992
    Letteralmente Scavando nella sporcizia, inteso come scavare dentro se stessi. Nuova canzone dal ritmo trascinante dopo sei anni di attesa e altro videoclip favoloso ad opera del documentarista John Downer.
  • Sky Blue 2002
    Ogni volta che la sento, questa canzone ha il potere di commuovermi, specie la parte finale con il coro dei Blind Boys of Alabama
  • Growing up 2002
    Gabriel è un maestro nel disegnare ritmi sincopati e sinuosi come questo. Versione dal vivo direttamente dai Realworld Studios.  

venerdì 19 agosto 2011

50 anni fa il Muro di Berlino

In pochi giorni nell'agosto del 1961 venne eretto un simbolo di oppressione che ha ispirato il cinema, la letteratura e la musica. In tanti, nati all'inizio degli anni sessanta, ci siamo cresciuti con questa barriera e con la cortina di ferro che divideva est e ovest. Avevamo festeggiato la sera di quel 9 novembre, per ritrovarci 20 anni dopo in una merdosa dittatura dei mercati finanziari. Le foto


“I muratori della nostra capitale sono essenzialmente occupati alla costruzione di alloggi. Nessuno ha l'intenzione di costruire un Muro”.

(Walter Ulbricht, giugno 1961).

martedì 16 agosto 2011

Patti Smith - Gimme Shelter


Nel 2007 esce Twelve, album di Patti Smith composto da 12 covers. Per me una delle più riuscite e sentite è questa dei Rolling Stones, brano d'apertura dell'album Let it Bleed. Correva il 1969, l'anno di Woodstock; sugli schermi uscivano film come Easy Rider e sullo sfondo la guerra del Vietnam, il primo conflitto anche mediatico della Storia. Da ricordare nell'originale il preziosissimo contributo della vocalist soul-gospel Merry Clayton.

giovedì 11 agosto 2011

Un'Italia che non c'è più (e forse non c'è mai stata)

Pertini disegnato da Paz 
A presto (si spera) dopo il 15 agosto.
Non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. [...] Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. Sandro Pertini

venerdì 5 agosto 2011

Alex Steinweiss: l'uomo copertina

«Amo la musica da morire e avevo l’ambizione di fare cose che andavano ben al di là di quel che mi pagavano. Volevo che le persone guardando le copertine potessero ascoltare la musica» Alex Steinweiss (1917-2011)

E' morto il mese scorso l'uomo che ha inventato le copertine dei vinili creandone oltre 2500 dal 1939 al 1973, fra cui questa qui sotto. Vi ricorda qualcosa?
L'unica cosa che mi manca realmente dei vinili sono gli artworks: a volte vere e proprie opere d'arte che rendevano l'oggetto ancora più desiderabile al di là del suo effettivo valore musicale. In tre anni ho dedicato a questo argomento più di 60 post.

Concerto per piano n. 5″, Beethoven. Columbia, 1941

mercoledì 3 agosto 2011

Per pacifisti e sognatori, cinici astenersi

Across the Universe - Julie Taymor (musical 2007)
33 canzoni dei Beatles rivisitate e utilizzate come tessuto narrativo per una classica storia d'amore, amicizia e ribellione ambientata negli anni della contestazione e della controcultura giovanile americana.
Già solo questa premessa tre anni fa mi aveva condotto al cinema completamente privo di senso critico. Se poi il tutto si è rivelato incredibilmente esaltante grazie ad un mix visionario e psichedelico di musica e immagini, ecco il motivo per cui l'ho rivisto per la terza volta.
Se per caso ve lo siete perso, che aspettate?

lunedì 1 agosto 2011

Quando al posto delle barzellette esportavamo buona musica

Campo di Marte - The Trip - Museo Rosenbach - Osanna - Locanda delle Fate - Perigeo




















Agosto che ho deciso di dedicare al prog italiano, irripetibile stagione creativa della nostra musica. Lo spunto è nato, oltre che dalla mancanza di nuovi stimoli in questo periodo musicalmente abbastanza smorto, da un articolo su Alias che celebra l'anniversario dei 40 anni di Collage, il disco storico de Le Orme, insieme a Banco e Pfm i gruppi italiani ancora oggi più stimati all'estero.
Aldo Tagliapietra, voce e basso de Le Orme, è uscito da poco con un doppio antologico che raccoglie e rielabora in chiave acustica i brani del suo ex-gruppo. In un'intervista ha detto: I giovani oggi purtroppo non hanno quella cultura musicale necessaria per apprezzare la musica progressiva composta da svariate contaminazioni... radio e televisione non la promuovono; è un fatto culturale e di generazioni che stiamo vivendo anche a livello politico...
Condivido in parte queste affermazioni. Da sempre i media tradizionali hanno dato poco spazio a certa musica, mentre oggi, grazie soprattutto alla rete, ci sono ragazzi (e ne conosco personalmente) che si appassionano ancora ai gruppi di quel periodo; certo non è un fenomeno diffuso e a onor del vero bisogna riconoscere che un giovane nato dagli anni '80 in poi difficilmente riuscirà ad apprezzare la complessità degli Area o anche Le Orme di Felona e Sorona, soprattutto per motivi storico-sociali, più che anagrafici.
Ogni movimento musicale ha la sua stagione: spesso però si è trattato di cicli la cui fine è solo apparente; a volte i semi gettati e dimenticati germogliano dando vita a nuovi frutti anche a distanza di anni. E la stagione del progressive, pur se conclusa, di idee ne ha tramandate alcune che oserei definire fondamentali: prima fra tutte l'apertura mentale e culturale e di conseguenza un approccio più libero alla musica. Scusate se è poco.
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discografia essenziale - i gruppi principali - nei commenti i links relativi alle copertine