mercoledì 11 settembre 2013

Arcade Fire - Reflektor

Arcade Fire con la collaborazione vocale di David Bowie, più Anton Corbijn alla regia per uno due video (strepitosi) di cui il secondo sotto interattivo con una pagina web appositamente dedicata. Il tutto per il nuovo singolo della band canadese uscito ufficialmente stasera. A questo punto sono più che curioso in vista dell'uscita dell'album, prevista per il 29 ottobre.
«We fell in love when I was nineteen, and now we're staring at a screen»  Reflektor




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venerdì 6 settembre 2013

La teiera volante a New York: 4 - Chelsea Hotel

Fa una certa tristezza vedere i dodici piani del Chelsea Hotel in ristrutturazione per ricavarne appartamenti di lusso. Ci hanno concesso di entrare appena nell'ingresso per dare una sbirciata veloce e poi leggere le targhe all'esterno, fra cui quelle dedicate a Leonard Cohen e Dylan Thomas. E così anche l'hotel dai mattoni rossi costruito nel 1883 e trasformato dal 1905 in albergo per clienti a lungo termine, finirà il suo corso.
Più che un albergo “Il Chelsea” passava per essere “La Casa” dove la libertà dello spirito, la tolleranza delle diversità, facevano il palo con l’arte e la creatività. Insomma, un rifugio ideale per tutti gli artisti, talentuosi e non. (M. Pipitone).
Arthur Miller, Mark Twain, Edgar Lee Masters Jack Kerouac, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Tom Wolfe, Andy Warhol, Dylan Thomas, Edith Piaf, Janis Joplin, Leonard Cohen, Bob Dylan, Joni Mitchel, Lou Reed, Andy Warhol, Charles Bukowski, Allen Ginsberg, Patti Smith,  Robert Mapplethorpe,  Basquiat...
Difficile citarli tutti: musicisti, artisti, scrittori e poeti che hanno lasciato un segno nella formazione di più di generazioni. Resterà nella storia.

giovedì 5 settembre 2013

La teiera volante a New York: 3 - US Open

Il paese dei balocchi per gli appassionati di tennis. Non ti crescono le orecchie da asino ma la punizione consiste nel prosciugarti la carta di credito!
Viste le ottime previsioni decidiamo per la seconda giornata anche perché giocano tante italiane e Federer nel centrale al primo turno. Si prende la linea 7 che va nel Queens e si scende alla penultima fermata. Nella prima settimana di torneo, basta arrivare un po' presto e si può fare un biglietto giornaliero (costo 62$) che dà diritto all'ingresso sia nei campi principali che in quelli secondari, dove si possono vedere i giocatori da molto vicino. Può capitare come a noi di ritrovarsi seduti di fianco Barazzutti e al simpatico allenatore di Roberta Vinci che alla mia domanda sul valore dell'avversaria ungherese (stazza doppia dell'italiana) ha commentato dicendo che più che una giocatrice di tennis si trattava di una lottatrice di sumo. Roberta ne esce vincente grazie alla sua classe in grado di fronteggiare senza problemi le mazzate della magiara dall'urlo feroce.
Impressionante il colpo d'occhio all'Arthur Ash dove Federer ha strapazzato un giocatore sloveno (poi Roger se n'è uscito mestamente agli ottavi). 
















L'ultimo set perso da Dimitrov: astro nascente, nonché martellatore sciagurato.

Classe, testa e un gran rovescio in back.


Bella e brava... ma ogni tanto serve anche un piano B.


Ho visto una Pennetta in forma smagliante, infatti...

martedì 3 settembre 2013

La teiera volante a New York: 2 - Incontro ad Harlem

Il primo giorno visitiamo Harlem. All'ingresso di una chiesa un anziano signore di colore si avvicina zoppicando col suo bastone; ci saluta e chiede da dove veniamo. Sorride e dice che lui sì, c'è stato in Italia però tanti anni fa. Io, ingenuamente, chiedo se per lavoro o in vacanza e lui risponde scandendo in italiano una sola parola: g-u-e-r-r-a. La stessa in cui ha combattuto anche mio nonno, gli racconto, perdendo entrambi i piedi per assideramento. Gli occhi diventano lucidi mentre recita a memoria i luoghi in cui è stato: Francavilla, Taranto, Napoli... fino al giugno del 1945. Di sicuro era giovanissimo, perché secondo me non può arrivare a novant'anni. Gli spiego che in Italia il 25 aprile si festeggia ancora la liberazione grazie al loro decisivo intervento e che dalle mie parti, nella bassa romagna, il fronte stagnò per parecchi mesi con i tedeschi e gli alleati che si combattevano tra le due sponde del fiume riducendo in macerie i nostri paesi. Prima di salutare per avviarsi alla messa, ci dice il suo nome anche stavolta in italiano: Luigi (Louis immagino) e chiede i nostri due per poi cercare di pronunciarli in maniera corretta. Stringo la sua grande mano e come lui mi commuovo un po'.

lunedì 2 settembre 2013

La teiera volante a New York: 1 - The High Lines

Appena tornato da New York e stonato dal fuso orario (mai riuscito in vita mia a dormire in aereo) lascio alcuni flash di viaggio, scritti durante il volo di ritorno: i luoghi e gli incontri che mi sono rimasti più impressi nelle tante ore di cammino in un raggio d'azione tra Harlem a Brooklyn.








































The High Lines è una vecchia ferrovia merci sopraelevata, dismessa da decenni, che attraversa gli storici quartieri di Chelsea e Metpacking district, l'ex distretto dei mattatoi. In origine era lunga 21 km e attraversava 103 streets trasportando tutte le merci per la città senza interferire con il traffico. Dopo essersi opposta alla sua totale demolizione, un'associazione di volontari newyorkesi ha contribuito a riconvertirla in un parco verde lineare, aperto nel 2009. In pratica si attraversa una porzione di Manhattan camminando lungo una parte del percorso originario delle rotaie sulle quali è cresciuta vegetazione spontanea e piccoli alberi: una vista unica e rilassante dall'alto su strade, graffiti, vecchi palazzi ed ex-magazzini della grande mela. Un ambiente urbano unico nel suo genere: esempio intelligente di convivenza tra passato e modernità (una cosa simile si trova solo a Parigi). Cosa che purtroppo in Italia abbiamo smarrito... e pensare che di passato ne abbiamo da vendere!
Lungo il percorso varie installazioni artistiche e graffiti. Se andate a New York è una bella passeggiata di 2 Km. a dieci metri d'altezza. Nei prossimi giorni gli altri post.