venerdì 10 settembre 2010

Somewhere: la solitudine dei numeri uno

Sofia Coppola è una regista di talento e possiede quell'arroganza (inconscia?) tipica di certi figli d'arte. Non si può altrimenti spiegare la sua convinzione di poter coinvolgere lo spettatore raccontando la piatta routine quotidiana di una star hollywoodiana: un fottuto privilegiato di nome Johnny Marco (Stephen Dorff) l'attore più cool del momento che in Somewhere, in preda alla noia esistenziale, passa le giornate al Chateau Marmont, (famigerato hotel in cui vengono parcheggiate le celebrità) in mezzo a gnocche assortite, cocktail, pasticche, appuntamenti di lavoro, ma anche interminabili momenti di vuoto e solitudine. L'ancora di salvezza e forse la possibilità di un cambiamento arriverà dall'improvviso arrivo nella sua vita della figlia undicenne.
L'abilità della regista sta proprio nel riuscire a raccontare in maniera convincente questo rapporto familiare, indirettamente autobiografico, con minimalismo e senza enfasi, utilizzando come al solito al meglio la colonna sonora. Il tema dello spaesamento anche qui come in Lost in Traslation passa attraverso la permanenza e la descrizione minuziosa di quei non-luoghi per eccellenza che sono gli hotel. Esilarante e deprimente allo stesso tempo è il viaggio in un'Italia da barzelletta per il ritiro del TeleGatto da parte dell'attore con Nino Frassica, Simona Ventura e Valeria Marini nella parte di se stessi.
Film che ha avuto un'accoglienza contrastante, con i critici e il pubblico divisi tra lodi incondizionate (addirittura c'è chi parla di Leone d'Oro) e solenni stroncature. Per me è una via di mezzo: un bel film che comunque non mi ha esaltato; preferisco le sue opere precedenti.

P.S.: Uno dei pochi lati positivi della fine dell'estate è che finalmente si potrà vedere al cinema qualche film decente. Qui un bel promemoria delle uscite dal blog di countryfeedback. Grande attesa per Inception il nuovo film di Cristopher Nolan.

Aggiornamento di sabato 11/09, ore 20: è arrivato il Leone d'Oro.

16 commenti:

  1. sono combattuto.
    a me era piaciuto (senza impazzire) le vergini suicide, ho trovato orrendo lost in translation e mi è piaciuto abbastanza maria antoinette.
    Il tema solitudine-non-luogo-star-depressa francamente mi respinge. vedrò e saprò dire la mia.
    :-)

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  2. L'ho visto e concordo con il tuo giudizio, anche se devo ancora rifletterci. Non ti colpisce a livello viscerale, ma la fuga dall'Italietta con politicanti papponi e divette mezze nude è veramente cult (e vera, purtroppo); sembra che in Italia si faccia in pubblico quello che i divi Usa fanno in privato (c'è da riflettere). Per me "Maria Antoinette" è il suo capolavoro, anzi, uno dei migliori film in assoluto.

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  3. Ho apprezzato Le vergini suicide e Lost in translation e devo dire che Coppola jr riesce sempre a smuovermi delle emozioni ..vediamo ora con quest'ultima pellicola. Sono pronto.

    @Lucien- è finita l'estate :(

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  4. io l'ho visto ieri...e a parte le colonne sonore e qualche scena un pò più delicata (vedi la figlia che fa pattinaggio sulle note di gwen stefani) sono uscita dal cinema abbastanza delusa.
    un film troppo lento, direi inutile, un insieme di fotogrammi che si susseguono peggio di un reality...mi dispiace ma non mi è proprio andato giù...fors eun giorno lo rivaluterò!

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  5. IO ho visto "Lost in translation" film potenzialmente bello ma altamente sopravvalutato dalla critica.....
    Vedo dai commenti che emerge "Maria Antoniette", quindi provvederò riguardo a questo film.....
    Buon weekend!

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  6. countryfeedback.splinder.com10 settembre 2010 alle ore 20:13

    First of all, grazie assai per la citazione!!

    Della Coppola ho visto gli altri 3 (Marie Antoinette su tutti, a parer mio) e sebbene sia molto scoraggiato dalla valanga di critiche che sta ricevendo (la tua valutazione è una delle poche positive che ho letto) ci andrò sicuramente.

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  7. @ Joyello: Se hai trovato orrendo "Lost in traslation" penso che questo non faccia per te. :-)

    @ Alligatore:
    In effetti la sua regia è ottima come al solito, ma il fatto di essere molto distaccata va a discapito del coinvolgimento.

    @ Country:
    Parzialmente positiva... (meglio i precedenti).
    La citazione è meritata perché hai fatto un promemoria veramente utile e dettagliato.

    @ Giampaolo:
    "Maria Antoniette" merita. Colonna sonora compresa, (elemento non secondario...)

    @ ReAnto:
    Fatico ad accettarlo! :-(

    @ Sospesaneviola: Sulla lentezza concordo, anche se non è detto che abbia sempre un valore negativo.

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  8. io voto il giardino delle vergini suicide come mio preferito in assoluto!
    adoro la coppola in toto, però questo purtroppo non sono ancora riuscito a vederlo..

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. anch'io confesso di non essermi particolarmente entusiasmato e concordo con il tuo giudizio, ma uscendo dal cinema un dubbio mi ha assalito e ancora non accenna a derimersi: perché Maurizio Nichetti?

    (se qualcuno avesse un sua interpretazione personale, sarebbe gradita)

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  11. @ Borguez:
    E' vero!! L'avevo rimosso...
    Riguardo Frassica la Coppola, non sapendo chi prendere, ha rivelato di essere andata su youtube e di aver digitato "presentatore italiano".

    Su Nichetti proprio non ne ho la più pallida idea.

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  12. Non so che parte faccia Nichetti nel film, ma essendo un regista di "genere" è molto conosciuto all'estero, non ai livelli di Dario Argento, però abbastanza...

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  13. Ottimo post ed ottimo link finale con le novità in programma... Sempre meglio rinfrescarsi la memoria! :P

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  14. non l'ho visto ma mi hai molto incuriosito... sembra proprio un film nel suo stile... quando riesce a rendere interessante "il nulla"... La prima volta che avevo visto Lost in Translation non mi era piaciuto affatto poi, riguardandolo, l'ho apprezzato molto.

    Qui si attende fiduciosi l'inizio del London film festival, gnam gnam che scorpacciata di film :-)

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  15. Non capisco come abbia fatto a piacervi Maria Antonietta. Uniche cose che ho apprezzato sono la bellissima colonna sonora (con eccezione per il montaggio tra i Cure e i Joy division, letteralmente indecente tecnicamente) e i costumi, con qualche piccolo ingegnoso inserimento di oggetti fuori tempo (scarpe da ginnastica etc.etc.) nel tentativo di attualizzare il personaggio con l'ausilio musicale. Per il resto l'ho trovato un film inutile, noioso, superficiale, lezioso, esagerato e abbastanza storicamente inesatto. I dialoghi sono davvero ridicoli, la trama non ha spessore, l'attrice (che a me non piace) ha un'unica espressione e non comunica niente, assolutamente inadatta a reggere un film da sola (per non parlare di Asia Argento, meglio non commentare).
    Non è un film, è un gigantesco videoclip con bei costumi su una grandiosa colonna sonora, per me davvero pessimo.
    Il Giardino delle vergini suicide mi ha convinto di più, ma certo non è un capolavoro neanche quello. Un film carino, senza particolari qualità ma poteva essere un buon punto di partenza. Lost in traslation, invece, mi è piaciuto molto da tutti i punti di vista. E' l'unico film della Coppola che mi abbia convinto davvero. Quest'ultimo lo trovo un film gradevole, buono soprattutto dal punto di vista della regia, enormemente migliorata dalle prime esperienze. Come qualità complessiva, comunque, niente più di un film discreto. Sinceramente ho sempre pensato che la Coppola fosse sopravvalutata come regista, forse perchè è una delle poche donne registe della nuova generazione. Per me il Leone non è meritato.
    mauro

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  16. questo voglio vederlo. lost in translatione era splendido, con un grandissimo attore

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