lunedì 17 gennaio 2011

Clint e l'aldilà

Lo space cowboy è tornato sulla Terra proprio con il suo film più ultraterreno: Hereafter.
Missione parzialmente riuscita.
Dopo aver girato capolavori come Mystic River, Gran Torino e Million Dollar Baby, Clint Eastwood ha firmato un film "normale". Forse l'abitudine all'eccellenza ha fatto sì che le aspettative fossero troppo elevate e di certo il tema dell'esperienza post-mortem è rischioso e supersfruttato. Il buon vecchio Clint è riuscito mantenere il controllo del timone grazie alle sue solide doti di regista senza però riuscire ad evitare del tutto qualche situazione scontata, anche a causa di una sceneggiatura abbastanza debole centrata su tre storie separate che, come si intuisce fin dall'inizio, andranno a congiungersi senza un vero collante ed in maniera forzata. In ogni caso lo stile e la classe con cui gira e sa dirigere i suoi attori fanno apprezzare anche questa sua ultima pellicola, nonostante l'assenza di quei momenti di indimenticabile cinema che spesso ci ha regalato. Da sottolineare infine l'esercizio di equilibrio grazie al quale sono stati evitati richiami religiosi o derive irrazionali.

9 commenti:

  1. Secondo me è riuscito nell'impresa di trattare tematiche emotivamente delicate senza scadere nel patetico e nei sentimentalismi. Poi si può dire che la plot sia scontata e che, evidentemente, è chiaro fin dall'inizio che le tre storie andranno a congiungersi :)

    Però non sono d'accordo che sia un film sul post-mortem, se non su un piano letterale. Io lo vedo come un film sulla vita :)

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  2. Forse ho semplificato per sintesi e quindi accetto l'osservazione. :)
    Diciamo un film sulla vita di persone che entrano in contatto molto forte (diretto o indiretto) con la morte: che resta comunque il tema centrale.

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  3. Concordo con SigurRos, un film che sprizza voglia di vivere da tutti i pori.
    E continuerò strenuamente a difenderlo e ad affermare che quest'ultima fatica è pienamente all'altezza dei suoi capolavori.
    Inossidabile Clint!

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  4. @ Mr James:
    Grande e inossidabile senza dubbi, ma per me Hereafter (come Invictus) resta un gradino sotto ai film che ho citato.

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  5. ... sono tre settimane che non vado al cine, quindi soffro a leggere di questi film usciti. Anche se non sono un eastwoodiano di ferro, non mi perdo un suo film da anni (per me il suo capolavoro recente è "Changeling"),quindi andrò presto a vedere anche questo.

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  6. @ Alligatore:
    Anch'io ero un po' in astinenza.
    Considera che dopo le stronzate natalizie ricomincia ora ad uscire qualcosa di buono.

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  7. Con Clint mi arrendo, so già che vedrò un capolavoro, ma lo dico da fan sfegatato. :o)

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  8. Prima di entrare in sala pensavo esattamente come te Harmo, lo davo quasi per scontato. Invece stavolta per me il giudizio è un 7 e non il solito 10.

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  9. Sono fermamente convinta che le critiche che piovono su questo film siano dovute essenzialmente alle attese mancate per quanto riguarda la trama,come hai d'altronde scritto tu nel post. Perchè davvero non ci sono insormontabili difetti in questo film che possano rendere deludente la visione.

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