domenica 29 dicembre 2013

Cinema: il meglio e il peggio del 2013

Sessantadue film. Poco più di uno alla settimana, di cui la metà circa al cinema. Ma l'obiettivo ideale (utopistico) della teiera resterà sempre quello di Truffaut: Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica basteranno a fare la mia felicità fino alla morte.
Anche quest'anno è arrivato il classificone (work in progress).

L'OLIMPO

1) DJANGO UNCHAINED di Q. Tarantino -  9 travolgente
Quentin non tradisce mai! Solo un mezzo gradino sotto Inglorious Basterds, ma in ogni caso quasi tre ore di pura goduria cinefila con quattro attori strepitosi

2) QUALCOSA NELL'ARIA di Oliver Assayas - 8½  limpido
Gli anni dell'utopia e del dogmatismo raccontati con commovente lucidità attraverso i diversi percorsi di crescita di un gruppo di ragazzi parigini all'ultimo anno di liceo. Colonna sonora fantastica con Syd Barrett, Nick Drake, Captain Beefheart, Soft Machine, giusto per citarne alcuni.

3) BROKEN di Rufus Norris 8½ toccante
Da non perdere: attori fantastici, regia asciutta e di alto livello e... preparate un fazzoletto. Dannazione, c'è proprio da soffrire e da commuoversi sinceramente e senza tiri ruffiani: il bullismo, la scoperta del sesso, la delusione nei confronti del mondo adulto, la relazione con la malattia mentale. Una storia tenera e durissima come solo gli anni dell'adolescenza sanno essere.

L'ECCELLENZA
Re della terra selvaggia 8 primordiale
Zero dark thirty 8 tosto
Prisoners 8 lacerante
Philomena 7½
Miele 7½ coraggioso
Il lato positivo 7½ brillante
Nella casa 7½ multilevel
Un giorno devi andare 7½ profondo
The Master 7½ complesso
Giovane e bella 7½  pungente

DA VEDERE
Bellas mariposas 7 tribale urbano
Gravity 7 immersivo
Noi siamo infinito 7 formativo
Looper 7 ispirato
Blue Jasmine 7 disilluso
La grande bellezza 7 onanista
Bizantyum 7 gotico
No - I giorni dell'arcobaleno 7 politico
Come un tuono 7 tre in uno

SI POSSONO VEDERE
Molière in bicicletta 6½ sottile
L'ultima ruota del carro 6½ piacione
La notte del giudizio 6½ ferino
The Liability 6½ schizzato
Confessions 6½ disturbato
Anna Karenina 6½ audace
La fine del mondo 6½ cazzaro
Cloud Atlas 6½ ridondante
Viva la libertà 6½ attuale
La scelta di Barbara 6½ algido
Anni felici 6 ingenuo
Elysium 6 sprecato
Stoker 6 elegante/vuoto
Blood 6 plumbeo
Firefox - Ragazze cattive 6 puntiglioso
Paulette 6 passabile
Spring breakers 6 mtv degenerato
Effetti collaterali 6 patinato
Promised land 6 Gus main stream
Educazione siberiana 6 addomesticato
Gambit 6 leggero
Les Misérables 6 estenuante
Killer in viaggio 6 pretenzioso
In darkness 6 meccanico

ANCHE NO
L'intrepido 5½ riuscito a metà
Oblivion 5½ senz'anima
Il ministro 5½ forzato
La cuoca del presidente 5½ insipido
In trance 5½ cervellotico

DA EVITARE
Don Jon 5 insulso
World War Z 5 fallimentare
The Bay 5 ributtante
La miglior offerta 5 telefonato
La scoperta dell'alba 5 veltroniano
La madre 5 fuffa ghost
Upside down 5 annacquato
The Impossible 5 inutile
Our day will come 5 presuntuoso
Cercasi amore per la fine del mondo 5 ba
L'ipnotista 4½ scialbo
Una ragazza a Las Vegas 4 raschiabarile

giovedì 26 dicembre 2013

1967: L'estate di Sgt. Pepper

Finalmente è stato tradotto in Italia il libro di George Martin (geniale produttore e arrangiatore definito anche il quinto Beatles) che racconta dall'interno la genesi che ha portato alla nascita di Sgt Pepper's lonely hearts club band, un album che come pochi altri ha cambiato la storia della musica pop. Un po' di parte e autocelebrativo, anche perché all'epoca non esistevano solo i Fab Four, ma risulta irresistibilmente affascinante per un appassionato di musica conoscere il processo creativo di canzoni come A day in the life, Lucy in the sky with diamond e altri capolavori realizzati nei mitici studi di Abbey Road. Lo sto gustando pagina dopo pagina, come un ottimo dessert natalizio.
Certo che essere teletrasportati nel 1967, anche senza biglietto di ritorno, non sarebbe male. E non solo per la musica: ma per l'ottimismo, seppure ingenuo, la summer of love, la fiducia nel futuro e tutto il resto. Se potessi scegliere un anno per viaggiare nel tempo sceglierei proprio questo.

Con Sgt. Pepper i Beatles misero il mondo di fronte a uno specchio. E al suo interno il mondo poté guardarsi nella versione caleidoscopica e rutilante del '67. Non ci vide soltanto le confuse e spesso bizzarre eccentricità del movimento hippie, quanto soprattutto la sua espressione migliore, la più idealmente elegante: non il sordido sottobosco della tossicodipendenza, ma le intriganti potenzialità derivanti da un uso creativo delle sostanze stupefacenti.
L'estate di Sgt. Pepper -  di George Martin - La Lepre Edizioni  (pag.21)

Oltre al citato capolavoro dei Beatles si potevano ascoltare...


martedì 24 dicembre 2013

mercoledì 11 dicembre 2013

Joan As Policewoman - The Classic

Sensazioni positive (come quelle trasmesse da questa canzone) nonostante lo sbattimento, la crisi e la marea di burocrazia che si è abbattuta sulla teiera.
A marzo uscirà il nuovo album di Joan Wasser, meglio nota come Joan As Policewoman, che in questo singolo riscopre la leggerezza del doo-woop cantando lungo le strade ed i marciapiedi di New York in compagnia di Joseph Arthur. Speriamo sappia ripetere la magia dell'ultimo album: The Deep Field, uno dei migliori del 2011.