martedì 5 agosto 2008

20 Album vissuti: 10° A Certain Ratio - To each 1981

Nell'autunno 1981 dopo pochi mesi passati insulsamente nel servizio di leva riuscii ad ottenere della convalescenza e quando tornai a casa scoprii che alcuni amici avevano appena dato vita ai Reverse; serviva un bassista e io, pur essendo chitarrista, mi adattai con un certo entusiasmo. In quel periodo, insieme ai Talking Heads, ascoltavo soprattutto questo disco degli A Certain Ratio e altri gruppi post-punk tipo Pop Group che cominciavano a contaminarsi con sonorità black & dance (con linee di basso palpitanti che mi entusiasmavano) e con l'elettronica. A Certain Ratio facevano parte della mitica Factory di Manchester che aveva già prodotto band di culto come i Joy Division. Le loro intuizioni musicali hanno indubbiamente aperto la strada a gruppi come i Massive Attack e i Portishhead.
Allestimmo una sala prove in una casa di campagna e dopo qualche mese avevamo preparato un decina di brani completamente nostri. Grazie alle capacità diplomatiche di
Paolo ottenemmo il nostro primo vero ingaggio a pagamento alla discoteca Tino di Massa Lombarda in una serata in cui suonammo insieme ad un altro gruppo. Malgrado diversi limiti tecnici non andò male e cominciammo a prenderci gusto, supportati dall'entusiasmo di amici e conoscenti. Le date cominciarono a susseguirsi: soprattutto feste dell'unità (fra cui anche Bologna), ma anche locali alternativi allora molto in voga come lo Slego di Rimini e rassegne musicali. A Ravenna suonammo con gli allora sconosciuti Litfiba, pure loro alle prime armi. Comiciarono ad entrare nelle casse anche discreti compensi con i quali acquistammo i primi gingilli elettronici tipo bass-line e batteria elettronica; si cominciava anche a parlare di sala d'incisione. Poi un sera come tante andammo alla sala prove e trovammo la porta sfondata: ci avevano rubato tutto: due milioni di lire di strumentazione, fra cui anche un quattro piste che ci avevano prestato. Sconforto generale e ali tarpate. Ci fu una specie di sciogliete le righe, non era facile continuare. Io e il batterista mollammo, mentre gli altri continuarono dopo essersi riorganizzati con un nuovo bassista e una nuova cantante, che in seguito sostituì Paolo, anche lui in fuoriuscita causa divergenze. Con questa nuova formazione nel 1986 i Reverse riuscirono anche ad incidere un vinile per un'etichetta indipendente con altri tre gruppi (Genitals, Kriminal Tango, Santandrea) dal titolo Cover. Della formazione originaria era rimasto solo Francesco, il chitarrista. L'avventura terminò l'anno successivo.
Reverse: foto interno disco










Reverse: Live 1982 (io al basso)





















2 commenti:

  1. un vero peccato!
    maledetti ladri, non fosse per loro chissà quale sarebbe stato il futuro dei reverse..

    RispondiElimina
  2. Chissà! A volte serve anche un po' di fortuna,il talento e la determinazione non sono sempre sufficienti.

    RispondiElimina

Welcome