giovedì 25 novembre 2010

Modi diversi di sopravvivere a scuola

Questa settimana nel liceo frequentato da mio figlio sono stati organizzati tre giorni di autogestione con iniziative culturali, proiezioni, dibattiti sulla riforma e approfondimenti gestiti totalmente dagli studenti, lasciando comunque la possibilità  per chi lo volesse di seguire il normale orario scolastico. 
Apriti cielo: "Le istituzioni intervengano" tuona il consigliere regionale delle Libertà Del suo Padrone, affinché sia bloccata "l'autogestione anarcoide", soprattutto per la presenza di "due conferenze: una sull’omosessualità, l’altra sulle droghe, in particolare derivate dalla cannabis".
L'accorato appello è dovuto soprattutto alla presenza dell'arcigay all'interno della scuola, invitata per un laboratorio non sull'omosessualità, bensì sui pregiudizi e l'omofobia a cui ha partecipato anche mio figlio giudicandolo molto interessante e istruttivo. Come alternativa ai corsi di sopravvivenza paramilitari proposti nelle scuole della Lombardia dalla nefasta accoppiata Gelmini-La Russa mi pare decisamente da medaglia d'oro alla resistenza, visto il declino della nostra istruzione.  
Invitando l'illuminato consigliere delle libertà di plastica a partecipare al seminario, l'arcigay ha così risposto:
Il nostro intervento di educazione non formale formulato appositamente per le scuole, per consentire la comprensione profonda di concetti come stereotipo, pregiudizio e discriminazione, si occupa di omosessualità solo in termini di discriminazione. Ma dopo aver sentito l’affermazione omofoba del presidente del Consiglio "meglio guardare le belle ragazze che essere gay" non ci stupisce il timore del consigliere regionale. La risposta degli studenti
Ho anche letto il programma degli studenti (cineforum, storia del rock, conferenza su Fabrizio De André, la nascita del metodo scientifico, dibattito sulla riforma, ecc...) e devo dire che se c'è ancora un qualche barlume di speranza per il futuro di questo Paese lo dobbiamo a ragazzi come questi che nonostante tutto riescono ancora a ritagliarsi spazi intelligenti con responsabilità e senso critico.  

16 commenti:

  1. Forse non é il caso di disperare! Qualcosa, in meglio, sta cambiando nell'opinione pubblica, mi pare! Finalmente!

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  2. Quella risposta dei rappresentanti d'istituto fa veramente ben sperare. Ci sono fiori di loto che mettono i petali fuori dalla melma, vanno sostenuti in tutti i modi.

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  3. questa facenda mi fa venire (oltre ai brividi) in mente sempre le parole di francesco saverio borelli che mi piaceva sia come procuratore che come cavaliere (non nel senso di onorificenza ma di sportivo): RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!

    love, mod

    p.s.: nella scuola di mio figlio hanno protestato un paio d'ore appena - sostiene mio figlio che lì la maggioranza dei ragazzi se ne fregava - volevano fare casino. e quando alcuni hanno cercato di riportare l'assemblea all'argomento per cui era stata indetta le hanno prese - nota: siamo in una delle principali città del veneto. che tristezza.

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  4. Quoto web runner: che bella immagine i petali fuori dalla melma!
    Vi dà così fastidio il profumo dell'Intelligenza, maiali bastardi fascisti figli di puttana? La parola Libertà in bocca a voi sembra vomito di topo morto nel culo di ratzingeR!!
    Un bacio e un applauso a quei meravigliosi ragazzi! Resistete, o Essa, la Merda, ci sommergerà!

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  5. Beh sembra il programma dell'autogestione dei miei tempi, bene!

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  6. @ Adriano e Web Runner:
    Spesso si sentono i soliti luoghi comuni (fastidiosi) sui ragazzi e sui giovani: superficiali, viziati, bamboccioni, ecc...
    Per fortuna una parte (non so quantificarla) cerca di progettare il proprio futuro senza pensare al Grande Fratello o al bunga bunga.

    @ Mod:
    Sottoscrivo Borrelli.
    Hai detto "Veneto" hai già detto tanto.

    @ Zio Scriba:
    Speriamo che il profumo dell'intelligenza sia più forte e contagioso di quello della merda.

    @ Absinto:
    Un po' di orgoglio di genitore per mio figlio e 'sti ragazzi che comunque si sono fatti il mazzo per organizzare qualcosa di utile senza caos.

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  7. vedendo ieri i ragazzi qui fuori a montecitorio mi sono detta che c'è speranza per loro, spero che diventati più adulti non si mettano a votare berlusconi, perchè in piazza eravamo tanti anche noi, ai nostri tempi (come ci dicono i figli) ma quanti poi si sono persi per strada

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  8. le autogestioni sono importantissime per creare una possibilità di informazione, e a scuola di tuo figlio si sono dati da fare!!! E' meraviglioso. E' vero che tanti ragazzini magari pensano che l'autogestione serva solo a saltare le lezioni, invece è stimolante seguire i vari corsi :-)

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Programmi molto, molto interessanti ed educativi quelli della settimana di autogestione del liceo di tuo figlio. Però...vorrei riportare la mia esperienza, che essendo personale potrà essere simile oppure anche molto distante da quella di altri, lapalissiana come premessa no? ;)

    Una decina di anni fa circa, quando ero in quarta e quinta liceo, ho fatto in tempo a sperimentare una cosa del genere (per due volte consecutive). Ed ammetto con la sincerità di una persona curiosa ma che al contempo non ha voglia di perdere tempo che si è trattato di una vaccata di proporzioni ciclopiche (in entrambi i casi). Organizzazione approssimativa, gente che 'viaggiava' da una 'conferenza/lezione' ad un'altra senza criteri precisi se non quello di cazzeggiare, ragazzi senza una minima preparazione ragionata sull'argomento che da un pulpito ne indottrinavano altri più ingenui (quando andava bene e non finiva tutto nella caciara generale), etc. In sostanza una settimana buttata nel cesso. Al liceo scientifico di Vigevano, vorrei precisare, in un periodo probabilmente di massimo scazzo da parte di tutti (molti degli studenti, gran parte del personale docente, dei dirigenti).

    Tutto ciò per dire che, se non pensate e organizzate in modo costruttivo, con la collaborazione e il coinvolgimento (vero) di tutti, queste settimane di autogestione più che settimane pseudo 'anarcoidi' possono rapidamente degenerare e diventare il pretesto per saltare delle ore ad cazzum. Perchè decidere di tenere corsi su De Andrè, la storia del rock o organizzare dei cineforum non sono, a mio modo di vedere, garanzia automatica di senso critico e responsabilità. Tutto dipende dalla maturità e dall'impegno effettivo, le intenzioni, i programmi e i bei titoloni 'alternativi' sono solo parole. Dico questo - ripeto - basandomi sulla mia esperienza. Mi auguro con tutto il cuore che al liceo di tuo figlio, Lucien, le cose vadano molto diversamente. L'iniziativa sull'omosessualità con la partecipazione dell'arcigay mi sembra per esempio interessante, perchè in qualche modo viene supervisionata e resa affidabile grazie alla presenza di una associazione riconosciuta come quella citata.

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  11. @ allelimo
    speriamo che quando saranno vecchi come noi non abbiamo lo stesso governo,

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  12. @ SigurRos e Zion:
    In effetti la preoccupazione che ho avvertito parlando con mio figlio era stata proprio quella che tu hai descritto. Anche per questo motivo alcuni dei promotori hanno svolto un servizio di vigilanza onde evitare cazzeggi e confusione nei corridoi.
    Poi ovviamente "so ragazzi", ma dall'intervista rilasciata dalla preside, che ha dichiarato di aver condiviso il programma, si intuisce che l'autogestione sia stata ben organizzata.

    @ Zefirina:
    Ormai bisogna pensare oltre il regno del nano che non vorrei si trasformasse nel regno lombardo-veneto.

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  13. @ Maurizio:
    Io ci spero anche per noi, non siamo anziani come il vecchio del bunga bunga!

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  14. Anche al liceo classico che frequenta mio figlio , stessa cosa, stessi argomenti e stesse speranze dei "miei" tempi... oggi però questi ragazzi li vedo molto più pessimisti di come eravamo noi ..cmq- meglio che niente avanti così...

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  15. Stiamo autogestendo anche noi...per quanto nata in modo improvvisato l'autogestione sta andando molto bene-3-4 assemblee per ogni fascia oraria, alcune molto interessanti, ad esempio oggi ne è stata organizzata una (protrattasi alla fine per quasi tutta la mattinata) sulla tensione dialettica Apollo-Dioniso nella musica (jazz in particolare), ossia rapporto di contrasto-dipendenza tra rigore/regole ed improvvisazione.
    Per domani abbiamo invitato i ragazzi del presidio immigrati di Maciachini, ieri proiezione del grande Lebowski, domani forse Milk...

    Ciao Lucien ^^

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  16. bell'articolo e bella risposta degli studenti!

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