mercoledì 9 maggio 2012

Diaz - Don't clean up this blood

Difficile raccontare senza sganciarsi emotivamente dal turbinio di sensazioni. Sì, perché quello che si prova nel rivivere al cinema gli avvenimenti che dieci anni fa hanno lordato la nostra democrazia già marcia, è un incubo reale che lascia il segno: un senso di impotenza, rabbia e frustrazione che solo oggi, a due giorni di distanza, comincia a sfumare. Ammirevoli il coraggio e la volontà di Procacci e l'abilità visiva e narrativa di Daniele Vicari nel tessere i fili delle storie personali che vanno a confluire in quel destino condiviso che ha rovinato la vita a 93 persone inermi. Un horror che raschia e fa sanguinare le nostre coscienze e che come quel giorno fa risuonare nella testa la domanda più semplice; quella domanda che fece mio figlio (allora aveva 10 anni) sentendo i nostri discorsi davanti alla tv: perchè fanno così?
Come spiegare...

14 commenti:

  1. Devo ancora vederlo, ma già sto mettendo in conto un post rabbioso.
    Solo a leggere le parole di chi l'ha già visto sento ribollire il sangue.

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  2. Il 15 aprile su Rai3 ho visto il documentario "Black Block" di C.A. Bachscmidt che ricostruisce gli avvenimenti del G8, ma si sofferma in particolare su ciò che è avvenuto alla Diaz. Per tutto il tempo della proiezione ho avuto i brividi di freddo e una rabbia che mi montava a bestia, il tutto misto alla vergogna di essere italiano ; si, perchè i ragazzi intervistati nel documentario erano tedeschi, inglesi, americani, francesi, ecc. ecc.

    P.S.: ricordiamoci sempre che in quei momenti era presente nel quartier generale della polizia l'attuale presidente della Camera (fonte The Guardian), che può cambiare tutte le vesti politiche che vuole, ma .......
    E non aggiungo altro per non diventare scurrile (anche se ne avrei una gran voglia).

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  3. Ho visto anch'io Black Block lo stesso giorno: è vero la democrazia, il buon senso, la ragione, in quei giorni sono spariti dalla circolazione..anche l'umanità!Il film lo voglio vedere...poi ne parleremo.

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  4. io non credo riuscirò a vederlo, mi sono bastate le cronache di quei giorni

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  5. Non vedrò certo questo film di propaganda, ridicolo già dalla frase sulla locandina.

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  6. @ gianf:
    Propaganda de che.. e poi 11 anni dopo? Suvvia non essere ridicolo!
    Hanno letto gli atti processuali e li hanno raccontati per immagini (su Bolzaneto anzi ci sono omissioni).
    Ma è già più che sufficiente la dichiarazione del vicequestore Fournier al processo (interpretato da Santamaria nel film): «Sembrava una macelleria messicana»

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  7. Non ho visto e non vedrò il film, non credo a nulla riguardo Genova ed al g8 se non quello che hanno visto i miei occhi. Migliaia di teppisti che distruggevano e bruciavano ogni cosa, la guerriglia contro le forze dell'ordine con mazze molotov sassi. La polizia allo sbando, totalmente impreparata per fronteggiare tali violenze che dopo 3 giorni di tartassamento perde la testa e va alla Diaz dove i pacifisti de sto cazzo riposano,
    e li mena.

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  8. L'ho perso la prima settimana e poi lo hanno tolto da tutti i cinema.Nell'Italia berlusconiana non c'è spazio ovviamente per la cultura.Lo vedrò senz'altro,anche se chi lo ha visto me ne ha parlato molto bene,ma con la riserva che non vengono fatti nomi e cognomi.Tipo il nano di merda ( che sistemava fioriere ), Scajola ( che era a comprare tappeti ), Fini che inneggiava alla macelleria e De Gennaro, l'esecutore materiale.Tutti a piede libero 'sti delinquenti.

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  9. @ Gianf:
    Appunto i teppisti e i violenti dovevano provare a prendere, se avessero avuto le palle; non massacrare e perfino torturare gente a caso (compresi pensionati, giornalisti e ragazzi/e con le mani alzate). Una delle più grandi figure di merda fatta dal nostro paese nel dopoguerra.. (la frase della locandina non è degli autori ma di Amnisty International)

    @ Blackswan:
    Secondo me non c'era bisogno di nomi: i fatti sono talmente gravi ed evidenti!

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  10. @ MrJamesFord:
    Lo aspetto!

    @ Granduca e Mr.Hyde:
    Io non l'ho visto: di certo sono due prospettive diverse. Sono curioso di un vostro parere anche sul film.

    @ Zefirina:
    Non sei la prima che me lo dice!

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  11. Ecco appunto,Amnesty International,buoni quelli.
    Comunque a parte tutto,ognuno si tenga le proprie idee e eventualmente, buona visione ;)

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  12. Certo: ognuno le proprie idee, l'importante è essere almeno d'accordo sul rispetto Dichiarazione universale dei diritti umani! (Cosa che non mi pare scontata).
    Altrimenti mandiamo a puttane anche quella e giustifichiamo le forze dell'ordine quando perdono il controllo(vedi, per fare un esempio più recente, il caso Cucchi).

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  13. La recitazione di Santamaria (il poliziotto "buono", ma mi faccia il piacere!) è imbarazzante, basta confrontarlo col "nonno" Renato Scarpa che quasi non ti accorgi che sta recitando. Visto che il film si basa su atti processuali dunque pubblici, i nomi andavano fatti visto che sono agli atti; non credo che i protagonisti avrebbero potuto dire "non eravamo lì" e bloccare il film. Sempre meglio che niente, ma "Black Block" ti colpisce più dritto.

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  14. Visto. L'ho presentato, come sostenitrice e membro di Amnesty International, al cinema Pendola a Siena. Forte, ma talmente forte che ti fa tornare a galla tutta la rabbia tenuta dentro per 11 anni. E gli spezzoni reali tratti dai telegiornali, a tratti, mi hanno pure strappato le lacrime, oltre alla rabbia. Il filmn è assolutamente fedele agli atti processuali, non manca assolutamente di nulla. E lo consiglio, si... ché già per troppo tempo abbiamo preferito non guardare. Tra l'altro vi invito tutti a fare un salto sul sito di Amnesty International e firmare l'OPERAZIONE TRASPARENZA, per introdurre anche il Italia il REATO DI TORTURA. Eccovi il link
    http://www.amnesty.it/italia_polizia_operazione_trasparenza

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