mercoledì 25 novembre 2015

Giochiamo all'ISIS?

Non c’è giornalista o testata che non celebri l’orrendo rituale della reiterazione dell’orrore e della paura senza soluzione di continuità e indifferente al senso del limite. Carmilla - Verrà L'Islam e avrà i tuoi occhi

Non so. Di certo sarà a causa del bombardamento mediatico e di tutti quei video mostrati ad ogni ora e sicuramente assorbiti senza filtri, ma vedere dei ragazzini giocare ingenuamente ad emulare i tagliagole come in un videogioco vivente, mi ha lasciato interdetto. We need to talk.  
I maschi, si sa, crescono sempre più tardi e si divertono a giocare alla guerra. Io da piccolo mi costruivo le spade e facevo combattere interminabili guerre ai miei soldatini, poi con l'adolescenza leggendo libri e ascoltando certa musica ho velocemente cambiato prospettiva. Speriamo sempre bene.
Che tempacci per i bambini di oggi!


4 commenti:

  1. Splendida soprattutto la vignetta, devo dire. Anche a me capita spesso di pensare che, se davvero esistesse un "dio" personificato in grado di mandarci dei messaggi, il messaggio più urgente e intelligente per l'homo mica tanto sapiens sarebbe proprio una roba così: "Fate pure come se io non esistessi, ché tanto non ho nessun bisogno di venire adorato da voi scimmiette, soprattutto se le conseguenze devono essere quelle che sappiamo!"

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    1. Se vai nel sito ce ne sono altre veramente azzeccate!

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  2. Ho trovato ancora più bello l'articolo di Carmilla. Ancora una volta, come da quasi vent'anni a questa parte (dall'11 settembre, per intenderci), hanno usato la strategia della paura, per la chiamata alle armi. E, vista la crisi economica che ristagna, non è un bel segnale (chi conosce la Storia, capisce ...).

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