sabato 16 dicembre 2017

L'anno degli idioti

Un idiota è un idiota; due idioti sono due idioti. Diecimila idioti sono un partito politico.
Franz Kafka

Un anno di macelleria bancaria. Di alluvioni, incendi e siccità.
Di muri visibili e invisibili. Di idioti nelle stanze del potere.
Di parchi delle meraviglie aperti h24 dai padroni moderni
per il mercato dei nuovi schiavi/consumatori.
Come questo o quest'altro.

Fra qualche mese andremo anche a votare e penso proprio che stavolta non potrò neanche turarmi il naso. Allora mi tornano in mente i pensieri di un uomo; idee che riescano a darmi una prospettiva più autentica, benché utopica e lontana.

Aspetterò domani, dopodomani e magari cent’anni ancora finché la signora Libertà e la signorina Anarchia verranno considerate dalla maggioranza dei miei simili come la migliore forma possibile di convivenza civile, non dimenticando che in Europa, ancora verso la metà del Settecento, le istituzioni repubblicane erano considerate utopia.
Fabrizio De André




11 commenti:

  1. Grandioso il video con la talking testadi*azzo!! :-))
    Di questi tempacci devo trattenermi dal diventare troppo cinico. Nel senso che mi pare quasi consolatorio dirmi: "I moderni schiavi idioti sono contenti di essere idioti e schiavi, del lavhorror, della figa, dei consumi, della tecnologia, della stupidità, della banalità, della vuotaggine? E allora che si fottano! Tanto, non potrei aiutarli neppure volendo!"

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    1. Un ingranaggio che parte dal sistema educativo. Si insegna e si impara sempre meno, spesso per rincorrere in modo patetico e a-critico la tecnologia specie fin dalla più tenera età quando è più importante usare le mani non solo per dare delle ditate in uno schermo. Vedi l'uscita della nostra ministra dell'istruzione, ultima arrivata di una serie sciagurata di incompetenti (Moratti, Gelmini...).
      L'ultimo decente fu De Mauro nel 2000 e durò un solo anno.

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  2. Gli Idioti alle stanze del potere sono quelli visibili. Se penso a quelli che non sono visibili che non sono idioti ma figli di puttana mi tremano le gambe..Il tuo post deve fare riflettere, anzi, dovrebbe, perché sembriamo tutti anestetizzati. Belli i riferimenti a De Andrè alla musica dei Talking, frenetica come questi tempi che non riesco più a rincorrere..

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    1. Hai ragione. Si ha sempre più l'impressione di essere guidati da pupazzi manovrati da fili invisibili. A tal proposito c'è una serie di fantapolitica: "Mr. Robot" che esplora scenari non così assurdi come può sembrare in un primo momento".

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  3. Bel post Lucien, ne condivido le amare constatazioni, ma anche quel brillio lontano di speranza portato dalle parole del caro De André.
    Mi permetto di postare a mia volta il video di Trump vs Talking Heads perché spacca :-D
    Un abbraccio!

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    1. E' vero? Strepitoso!!
      De André non si finisce mai di ri-scoprire. Poche sere fa nel vedere 33giri - Crêuza de mä su Skyarte con Mauro Pagani che raccontava la genesi dell'album mi sono venuti i goccioloni.
      Ricambio (})

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  4. Purtroppo abbiamo i politici che ci meritiamo: costoro non sono idioti ma furbacchioni che prosperano sull'idiozia di noi lobotomizzati da facebook, reality e shopping compulsivo.

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  5. I Talking Heads sono l'unica scelta possibile, di fatto.
    Ma comunque teiere dei Gong, "How to stay alive" scelta molto fricchetton-psichedelica, approviamo ^^

    *MaryA***

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