venerdì 20 marzo 2009

The Decemberists - The hazards of love: dischi così non li fa più nessuno


...o quasi. E non intendo dire banalmente "belli", ma mi riferisco alla passione, al coraggio di rischiare e alla capacità di creare attingendo dalle migliori tradizioni per poi andare oltre.
In piena era mp3/download creare un concept album con tutti i brani collegati da un filo narrativo e musicale, che se li ascolti in un Ipod ti si spezzano, lo trovo quasi commovente.
Un disco di sessanta minuti, che richiede tempo.
Un album i cui brani sono tutti concatenati e risultano allergici ad ogni tipo di playlist.
Che quando cominci ad ascoltarlo devi arrivare fino in fondo, dove ti aspetta la reprise del tema centrale cantato da un coro di bambini e in chiusura una ballata da brividi.
Una fiaba rock d'ispirazione medievale, con le radici piantate nella tradizione folk e prog inglese.
Un sound che suona seventies e moderno allo stesso tempo.
I rischi dell'amore, il quinto album del gruppo di Portland (Oregon) da tre giorni suona quasi ininterrottamente in casa mia.
The Decemberists - The hazards of love

16 commenti:

  1. whao! mi hai proprio incuriosito e mi sa che mi tocca comprarlo.
    So che non è proprio recente, ma trovo molto bello l'ultimo de "The Fratellis" "here we stand"
    caio Luka

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  2. Ormai attendo il disco vero, dove mi avevi indicato tu era già stato rimosso.

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  3. Hazards of love non lo conosco, ultimamente me li sono riascoltati con the crane wife, e non posso che darti ragione sono bravissimi.

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  4. @ Silvano:
    Guarda, in realtà non so bene perché non li avevo mai seguiti, non so come siano gli altri album. Ho avuto modo di ascoltare questo (esce ufficialmente la prossima settimana)dopo aver letto un'altra recensione entusiasta e ribadisco per filo e per segno l'ammirazione e l'esaltazione espressi nel post.
    Non vedo l'ora di comprare il disco vero!

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  5. Sai cosa? Non c'è più il tempo di una volta. Intendo per ascoltare un disco dall'inizio alla fine. Ormai abbiamo anche il cervello in modalità shuffle, mi sa :-)

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  6. Ehilà, stavo girando per news e stasera la pesca è miracolosa!!

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  7. @Zaio:
    E' vero ciò che dici. Motivo in più ogni tanto per fermarsi e prendersi un'ora di musica come si deve o, perché no, un'ora di silenzio

    @ Tom:
    Cucina bene questa primizia che merita.

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  8. purtroppo non ho avuto ancora il tempo di ascoltarlo d'un fiato dall'inizio alla fine ma ti dirò: anche ascoltati singolarmente i pezzi sono tutt'altro che allergici alla playlist del mio lettore mp3
    però hai ragione tu, certi dischi meritano di essere ascoltati nella loro interezza e allora vedrò di trovare l'occasione di ascoltarlo tutto di fila

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  9. ottina news lucien
    la descrizione mi riporta alla mente the alan parson project con the turn of friendly card
    non so so ho scritto bene ma quel pezzo mi piacque molto per le riprese e la storia fiabesca della musica
    ciao lucien

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  10. Son davvero curioso!!! "the crane wife" gira tutt'ora nel mio lettore.. In questo gruppo ritrovo un po' tutti gli stili e i suoni a me cari.. e per fortuna che esitono ancora musicisti coraggiosi!!!

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  11. anche se il tragitto che faccio sul treno per arrivare alla città di M. è abbastanza breve non riesco a rinunciare, da circa una settimana, ad ascoltare The hazards of love e quando arrivo in ufficio stacco le cuffie, lancio itunes sul mac e riparto da dove ero arrivato...

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  12. Gran bel disco. Per ora il più bello dell'anno per me!

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  13. immenso.
    come gli spazi che si aprono all'ascolto di questo suono liquido e denso.
    quando la musica finisce, rimane questo strano senso di brutta realtà.

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