venerdì 13 marzo 2009

Gratta e forse vinci il futuro

Ho un'amica italiana che ormai vive a San Francisco da parecchi anni (beata lei). Quando ottenne una borsa di studio all'inizio degli anni '90 andò a San Diego e la prima voltà che tornò in Italia mi raccontò che alcuni studenti californiani le avevano chiesto seriamente se in Italia le strade erano asfaltate. Questa la diceva lunga sulla mentalità e sul livello di istruzione di un popolo. E noi allora a sfotterli. Quando l'andai a trovare nel 2001 rimasi però entusiasta oltre che delle bellezze naturali della California anche per la civiltà e la cortesia della gente.
Quasi vent'anni dopo, Obama ha capito che bisogna investire sulla scuola pubblica per continuare ad essere una nazione civile (cosa che stanno facendo tutti i governi avveduti vedi in Svezia il governo di destra) e per fronteggiare le battaglie che il futuro ci riserva.
L'ignoranza dilagante, la mancanza di cultura e senso civico invece sono ormai un dato di fatto per il nostro Paese. Ora purtroppo siamo noi ad essere sfottuti dagli altri. Un altro amico, spesso all'estero per lavoro, ogni volta torna a casa sempre più seccato e avvilito per le battute di colleghi francesi, tedeschi o chicchessia, riferite soprattutto alle gesta del nostro special-one e alla ottusità della maggioranza dei nostri connazionali che continua a sostenerlo.
Negli ultimi anni la scuola è stata oggetto, oltre che di tagli continui, anche di un'opera di discredito da parte della classe politica e di certa opinione pubblica che vedono l'istruzione e i docenti come inutili zavorre. Le conseguenze le ho riscontrate ampiamente su mio figlio che ha ormai attraversato tre ordini di scuola. Devo dire che finora è stato un viaggio allucinante (come il famoso film) all'interno di un organismo che, mano a mano ci si addentra, si rivela sempre più contorto e malato. Eravamo partiti bene con la scuola elementare (ora già molto peggiorata rispetto 10 anni fa) per poi attraversare il limbo mediocre della scuola media ed arrivare ad una scuola superiore totalmente deprimente. Ci manca solo l'Università, se mai ci arriveremo, per completare il percorso formativo di un Paese governato da un ultrasettantenne che crede nel futuro e nei giovani come se si trattasse di un gratta e vinci: con un po' di fortuna le cose miglioreranno e i problemi si risolveranno. Basta essere ottimisti, ci dicono come in uno spot.

17 commenti:

  1. Sono d'accordo con il contenuto del post, ma non credo che la situazione migliorerà. Alla maggior parte degli italiani va bene così.

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  2. Sì, d'accordo. Ma ancora per quanto?

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  3. for a very long time...
    purtroppo.

    Byrne è a Verona il 20 Aprile!

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  4. solo chi come noi lavora nella scuola pubblica si rende conto come le alte sfere stanno facendo tutto il possibile per affossarla. Oggi sono andata a una assemblea della CGIL Scuola, le maestre delle elementari sono in rivolta, non sanno cosa fare e non sanno che fine faranno. I genitori lo stesso. Ma si può? la Gelmini credo non sia mai stata neanche da piccola a scuola!!!!!

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  5. Non amo l'esercizio della gerarchia rigida. Tuttavia questo fastidio per le scale è qualcosa che applico solo tra persone che hanno ormai consolidato una propria dimensione sociale. Sono per la gerarchia ed il rispetto degli autorevoli, nella scuola e nel rispetto delle norme di convivenza. Portando le mie figlie a scuola, non ho mai fatto amicizia con i gruppetti di genitori, i quali, aspettando il suono della campanella, si autoincensano, smontando le figure dei maestri e dei professori, instillando il senso del dubbio anche ai propri figli. Come possiamo pretendere che un bambino impari, se non riconosce l'autorità di chi gli insegna? Come possiamo pretendere che rispetti un vecchio, se il modello dell'anziano è ripudiato come inutile? Ho allevato dei cani ed ho visto come i cuccioli possano sentirsi disorientati, quando i padroni non sono sicuri del proprio ruolo. D'altra parte, come possiamo insegnare ad avere rispetto dei professori, quando abbiamo avuto, negli anni '80 e settanta, insegnanti annoiati, sfogliatori di giornali che sommergevano con le loro paranoie anche gli entusiasmi per quei pochi prof. appassionati della loro materia? Come faremo, infine , a gettare i nostri figli, nelle fauci senza fondo di una Università che produce carne da macello per gli accounting, i branding, i consulting, i solicitor, gli engine service managers, gli utility approachers e kazzi vari?

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  6. Va bene quello che dici, ma non dimentichiamo che i disastri della scuola e, più in generale, dell'istruzione, sono iniziati moltissimi anni fa. Ben prima dell'avvento di Berlusconi.

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  7. Io non volevo essere un'insegnante mediocre e ho deciso di fare un altro lavoro.
    Ma sono un caso isolato.

    Un abbraccio e concordo con te.

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  8. @ Bislacca:
    E' vero per l'università e le superiori, mentre la scuola elementare è sempre stata ai primi posti nelle classifiche internazionali, ma prima la Moratti e ora la Gelmini le hanno dato delle mazzate micidiali e si sta uniformando verso il basso con gli altri ordini di scuola.

    @Kylie: Sono sicuro che non saresti stata un insegnante mediocre.

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  9. Io ho un carissimo amico che, schifato, se ne è andato in Africa tre anni fa. Aveva visto lungo. E da la assiste con rassegnata tristezza.

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  10. @ Maurizio:
    Ci vuole coraggio e determinazione e quando hai figli da crescere è una scelta complicata. Una mia collega ha preso su due figli e si è trasferita a lavorare in Germania dove gli stipendi sono doppi e il costo della vita non è poi così elevato.

    @ Favollo:
    A volte come genitori non ci rendiamo conto del danno che facciamo. Quello che hai fatto è un tipico esempio.

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  11. Io spero (per il futuro dei nostri figli) che la situazione non peggiori, vivo in Francia e la situazione é "leggermente" migliore, sono comunque 9 settimane che i ricercatori, i professori e gli studenti manifestano ogni santo giovedì contro una riforma che per il momento é in sospeso... In ogni caso il loro sistema scolastico non mi convince soprattutto per quanto riguarda il liceo, in futuro i miei figli li vorrei mandare in un liceo italiano e vorrei poter sperare che per allora il sistema educativo ed i programmi di studio non sia stati troppo massacrati... vana speranza?
    Speriamo di no... intanto Carlucci&Co vogliono tapparci la bocca....

    FREE BLOGGER!

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  12. Insomma: a ciascuno il suo.
    Buon fine settimana.

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  13. ...

    Salve a tutti,
    m'intrufolo piano piano..
    Ognuno di noi ha le proprie convinzioni ma su tutte fondamentale è la ricchezza della cultura che viene

    anche dall'istruzione..cosa saremmo senza?
    Ho amici sparsi per il mondo alcuni di loro non credono a quel che sentono e vedono, altri mi dicono

    che hanno fatto bene ad andare via.
    Tante storie e la delusione aumenta per tutte le necessità primarie che vengono ridimensionate,

    manipolate "per il nostro bene", riscritte ed altro ancora ma preferibile mi fermi.
    Sarei pronta alla guerra ma molti non arrivano alla battaglia..e intanto mi chiedo nella maturazione

    dell'era berlusconiana dove sono finiti i voti di coloro che volevano diversamente..

    sfinge

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  14. Buona domenica
    ciao
    Michele pianetatempolibero

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  15. Ogni docente sa che il proprio impegno non può superare il 33%, poiché il rimanente dev'essere ripartito tra famiglia e volontà di studiare dello studente.
    Idealmente, consegno a tutti i docenti d'Italia un premio alla dedizione, perché, malgrado i continui attacchi ricevuti, sanno adattarsi alle varie esigenze e situazioni (salvo licenziamenti). Chapeau!

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  16. Guarda a me sta cosa che ci sfottono, non va per nulla giù....detto tra noi , qui le cose vanno da schifo, ma sentirmelo dire dagli altri mi rode e non posso farci nulla.
    E poi ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio...

    Ok Ok Ok c'ho provato...:( a raccontarmela. Ma solo fino ad un certo punto...

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  17. Inizio a pensare che l'unica soluzione sia andar via...
    A malincuore, perchè significherebbe gettar la spugna e questo mi fa rabbia. Qui le cose si stanno mettendo male ed in questo clima di ottusità generale non credo miglioreranno a breve.

    Buona domenica Lucien...A presto!

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