martedì 29 marzo 2016

Sul tempo e la musica passati ascoltando una chiavetta mp3

Con le memorie attuali abbiamo ormai la possibilità di portarci appresso in una chiavetta una discografia sterminata. E' quello che stavo facendo proprio in questi giorni con la nuova flash usb che tengo in auto: ci stanno circa quattrocento album, per cui mi sono sbizzarrito. A parte quella decina di nuove uscite che poi sostituisco quasi ogni mese, ho cominciato ad inserire tutti gli album storici che ho amato.
Proprio ieri, dopo qualche anno di oblio, abbiamo ascoltato e riassaporato Protection dei Massive Attack e Dummy dei Portishead. Ma che dischi sono? Mentre guidavo facevo qualche calcolo e sono rimasto sorpreso nel ricordarmi che entrambi sono usciti nel 1994, prima di internet. Cioè, sono passati 22 anni! Come se negli anni '70 qualcuno avesse ascoltato la musica degli anni '50. Un dinosauro!
Eppure la mia percezione dello scarto tra il trip hop e parecchia musica attuale è veramente minima. Per fare un esempio prendiamo gli HÆLOS, trio londinese che sto ascoltando in questi giorni; siamo ancora in quei territori: sono figli dei Massive Attack con un occhio ai primi XX.
La percezione del cambiamento si avverte maggiormente nella fruizione, nei contesti e nell'utilizzo dei supporti, ma l'impressione è che negli ultimi vent'anni non ci siano stati grossi sommovimenti nei generi musicali. 

7 commenti:

  1. sono arrivato alla tua stessa conclusione già da un po'.

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  2. d'accordo con te.
    io sto ancora male al pensiero delle mie cassette liquefatte e dei cd rovinati.

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  3. I Massive Attack, è un po' che non li ascolto, musica d'altri tempi, migliore per quanto mi riguarda a parte rare eccezioni, se consideriamo che anche a lavorare "prima" non erano di certo supportati da tanta tecnologia...

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    1. Negli anni '90 certa tecnologia c'era già: forse era il modo di utilizzarla e dosarla...

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    2. Concordo sicuramente con te Lucien, ma in quegli anni non esistevano miglialia di programmi per fare musica con il PC o il Mac. Un buon Software di registrazioni audio ti costava sui 6/7 milioni e non era certo alla portata di tutti...

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  4. Ricordo tutte le mie cassette... che nostalgia.

    Baci

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  5. concordo con la tua conclusione e, aggiungo, essendo nato ventisei anni fa, che la creatività raggiunta a cavallo tra i '60 e i '70 non si raggiungerà più. manca, soprattutto, una consapevolezza di sé che forma prima di tutto l'uomo, dunque in seconda battuta l'uomo e le sue implicazioni sociali (che si avvicini alla musica, alla letteratura e così via).

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