lunedì 23 giugno 2014

I miei anni ottanta: 1983 playlist

Nasce lo swatch, icona degli anni '80; esce Zelig, il capolavoro in cui Woody Allen "disegna una società stupida e banale che prima idolatra Zelig, poi lo dimentica, poi lo mercifica e quindi lo bistratta". (filmscoop). Trionfa il trasformismo, inizia l'era di Craxi e la new wave è ai titoli di coda.



sabato 21 giugno 2014

Wild Beasts - Mecca

Uno degli album più interessanti di questi primi sei mesi del 2014. Present Tense è il quarto lavoro degli inglesi Wild Beasts. Qualche giorno fa è uscito il video di Mecca.
Fra le varie definizioni di genere, quella che compare in modo più ricorrente riguardo la loro musica è art-rock o art-pop. 
Ormai le etichette sono diventate un giungla inestricabile, però mi pare valida una definizione che ho trovato e tradotto da rateyourmusic, che così ho sintetizzato: un genere che fonde le melodie della musica pop con elementi non convenzionali o sperimentali come l'uso di strutture progressive, cambi di tempo repentini, sperimentazione vocale, frequente aggiunta di diversi elementi elettronici o sinfonici...

domenica 15 giugno 2014

Unknown Pleasures


Trentacinque anni fa, il 15 giugno 1979 usciva Unknown Pleasures.
Fu stampato in diecimila copie senza singoli promozionali. All'inizio le vendite furono piuttosto fiacche fino all'uscita, qualche mese dopo, di Transmission: la miccia che contribuì a far decollare un album destinato col tempo a diventare un cult con una copertina tramutata in icona.

martedì 3 giugno 2014

I miei anni ottanta: 1982 playlist

Periodo oscuro, l'anno di Blade Runner. Una visione che ci fulminò proiettandoci in un futuro distopico. Mi sentivo anch'io un replicante; senza meta e senza collocazione vagavo come Ranxerox nei livelli più sotterranei della società. La musica che ascoltavamo e che suonavamo cominciava ad avere i suoi luoghi di culto.
L'Aleph Club era un locale nato nel 1980 a Gabicce e non era solo un posto dove ascoltare la miglior musica new wave, dark, sperimentale di quegli anni. L'Aleph era un locale davvero speciale, aperto a tutte le nuove tendenze del periodo, dalla musica alla grafica, dalla moda all'arte - affascinante già dal suo aspetto così underground, perché sembrava davvero di essere in una metropolitana o in un rifugio antiaereo, niente da invidiare ai locali londinesi o berlinesi di quel periodo.  goth.it