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martedì 11 agosto 2020

Il bamboccio, lo strozzino e il container

Io e Rob dieci anni fa girammo una serie di corti; fra questi, uno partecipò ad un paio di festival. Il tutto per puro divertimento e senza particolari velleità. Non l'avevo mai postato: un po' per pudore, un po' perché nella parte del cattivo non mi sento particolarmente convincente. Molto meglio come ballerino destrutturato... 

La sospensione dello storico blog dell'Alligatore mi ha colpito. In ogni caso, anche per me, pausa ferie augustae. Dopo tutti questi anni, devo anch'io meditare sulla nuova oscena versione di blogger e prendere decisioni sulla possibilità o meno di continuare. Nel frattempo sono anche qui. A fine agosto vedremo.

Versione DIRECTOR'S CUT di un'ordinaria disavventura di provincia: un portuale a corto di danaro, chiede un prestito ad uno strozzino spietato e senza scrupoli. Il danaro è subordinato ad un favore particolare. Redrumstudio

venerdì 26 giugno 2020

1980 vs 2020, gli anniversari e gli anni che volano

Gli anni sono volati qui sulla teiera e sui blog in generale disperdendo decine di amici con cui si condividevano passioni comuni. L'avventura iniziò a fine giugno del 2008, perciò proprio in questi giorni fanno dodici. Certi post sono ormai diventati archeologia del web ma alcuni, grazie alla musica, mantengono sempre il loro valore; come questo che scrissi sull'annata 1980: si scatenò un vespaio, con discussioni che definire animate è poco. Pagine e pagine di commenti e prese di posizione.
Sono dieci album usciti tutti in quell'anno che voglio qui riproporre con una piccola modifica (col tempo si può anche cambiare idea). Dischi da avere nella propria collezione. Poi se volete facciamo il confronto con questo 2020, ma anche no. 

The Pretenders - Album omonimo
1979 (uk) - gennaio 1980 (usa)








The Cure - Seventeen Seconds
18 aprile 1980

La seconda tappa di un percorso unico che fatto di Smith e compagni uno dei pochi gruppi capaci di evolversi e resistere fino ad oggi alle mode, alle tendenze e a MTV.





Joy Division - Closer 18 luglio 1980
Un capolavoro straziante uscito pochi giorni dopo il suicidio di Ian Curtis. L'emblema del post punk e la sua stessa pietra tombale.
Heart and soul.





David Bowie - Scary Monsters 20 settembre 1980
L'atto finale di un decennio clamoroso. Il canto del cigno per il Bowie che fu: Cenere alla cenere, funk to funky, sappiamo che Major Tom è un tossico, perso nell’alto dei cieli e depresso da tanto tempo.
L'ultimo disco che comprato del duca bianco, con Fripp alla chitarra geniale.




Killing Joke - Album omonimo agosto 1980
Disco feroce e seminale che ha ispirato diversi gruppi futuri. Tribalismo, dark, metal e industrial in una miscela esplosiva.







Bauhaus - In the flat field ottobre 1980
Il dark più puro che ha avuto molti seguaci. Un disco memorabile, come le loro esibizioni dal vivo, con la presenza istrionica Peter Murphy.






Talking Heads - Remain in light ottobre 1980
Ancora oggi un disco di una modernità spiazzante.








Japan - Gentleman take polaroid
15 novembre 1980

La sensibilità compositiva e la decadenza di David Sylvian che per la prima volta collabora a pieno con Sakamoto.







The Clash - Sandinista
12 dicembre 1980

Un triplo vinile per raccontarci dove la musica sarebbe andata.







Tuxedomoon - Half Mute
Il rock come avanguardia creativa e sperimentazione non solo musicale.







domenica 15 dicembre 2019

Caligari e altre cose belle di fine anno

Spero di vedere presto questo film documentario su un grande regista spesso dimenticato e sottovalutato. Solo tre film, di cui l'ultimo, Non essere cattivo, concluso grazie al contributo di Valeria Mastandrea perché Caligari stava già molto male.



Qualcosa di meraviglioso
Visto la scorsa settimana prima dell'orgia di stronzate natalizie: una storia di immigrazione e integrazione da proiettare in tutte le scuole. Una storia di riscatto sociale attraverso il gioco degli scacchi. Qua.




















Come trasformare e migliorare una hit mediocre degli anni '80.





Joana Karda - Le molte vite di Magdalena Valdez
L'ultimo libro che ho letto e apprezzato è opera di un collettivo di scrittrici: un'italiana che vive a Lione (Vanessa Piccoli), un’italiana che vive a Trieste (Claudia Mitri), un’indiana che vive a Trieste (Laila Wadia) e una lettone che vive a Bologna (Lolita Timofeeva). Quattro donne per raccontare la storia di una donna che assumerà altri nomi, altre patrie, altre lingue. Così di capitolo in capitolo troviamo Maggie, Lenočka, Lena, Maddalena e Mad. Un percorso che dallo Sri Lanka giungerà a Trieste, e infine in Brasile, passando attraverso l’Unione Sovietica della Perestrojka, la Roma di tangentopoli e la Trieste post basagliana.


Oggi è l'anniversario dell'uscita di London Calling: 14 dicembre 1979.
Uno di quei dischi che ha cambiato e reindirizzato il corso della musica. Peccato che il richiamo di Londra in questi giorni sia di tutt'altro tenore. Vedremo...
Su Jacobinitalia

domenica 22 settembre 2019

The Magnificent Seven

Ho avuto una botta di nostalgia di quelle forti e mi sono sparato un'ora di Sandinista a tutto volume. Avevo dimenticato l'inizio col botto: The Magnificent Seven è un capolavoro. Il brano fu creato su un giro di Norman Roy-Watts, bassista dei Blockheads di Ian Dury e modellato su quello che si definisce stream-of-consciousness: un flusso torrenziale di ritmo e parole che hanno lasciato il segno nella storia della musica. Si tratta di un racconto sarcastico e surreale della quotidianità lavorativa di una persona, attraverso l'automazione dei gesti quotidiani, il consumismo e la manipolazione dei media. Un testo zibaldone che oggi suona quasi come una sorta di precognizione sul libero mercato e la globalizzazione.

Ring! Ring! It’s 7:00 A.M.!                            Sveglia! Sveglia! Sono le 07:00!
Move y’self to go again                                Muoviti per andare di nuovo
Cold water in the face                                 L’acqua fredda in faccia
Brings you back to this awful place              Ti riporta a questo posto orribile
Knuckle merchants and you bankers, too      Di nobili mercanti e banchieri


Oltre che dal dub, all'epoca i Clash erano stati conquistati da uno dei gruppi pionieri del rap, di cui aprirono il concerto a New York nel 1981: Grandmaster Flash e Furious Five.

Il video combina la versione in studio del 1980 con immagini dal vivo della performance al Tom Synder Show, giugno 1981.

sabato 22 dicembre 2012

Joe Strummer - Redemption song

Penso che la gente debba sapere che noi dei Clash siamo anti-fascisti, contro la violenza, siamo anti-razzisti e per la creatività. Noi siamo contro l'ignoranza.

Dieci anni fa, a 50 anni, se n'è andato un grande non solo della musica.
Joe Strummer: In loving memory  (Emanuele Tamagnini - Nerdattack)

domenica 12 dicembre 2010

Sandinista 30Th Anniversary

Sandinista promo poster
Il 12 dicembre 1980 Strummer e compagni se ne uscirono con un triplo vinile di 36 tracce per raccontarci dove sarebbe andata la musica. I Clash nel loro momento più sperimentale e creativo: non solo rock, ma reggae-dub, folk, blues, funky e in più tutte le implicazioni politiche suggerite dal titolo.
I pagliacci assassini, gli uomini del denaro insanguinato 
Sparano ancora quelle pallottole di Washington
Come può raccontare ogni cella del Cile
 

Il grido degli uomini torturati...

E se riesci a trovare un ribelle afgano 
Scampato alle pallottole di Mosca 
Domandagli se pensa di votare comunista. 
Chiedi al Dalai Lama sui monti del Tibet 
Quanti monaci sono stati presi dai cinesi... 


Washington bullets (video e testo)


lunedì 26 aprile 2010

The Clash e la storia del rock


Un omaggio alla storia del rock nella copertina del loro 45 giri più famoso che anticipò di una settimana l'uscita del doppio album epocale, il 14 dicembre 1979.
I dischi che ascoltano i due ragazzi, da sinistra a destra sono: il debutto dei Beatles, Please Please Me; Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols; i primi album dei Rolling Stones e degli stessi Clash; Highway 61 Revisited e infine il primo LP di Elvis.
Purtroppo i Clash sono anche stati un mio appuntamento perso con la storia del rock a causa del fottuto servizio di leva obbligatoria che nel 1981 mi impedì di essere a Firenze per quel concerto memorabile. In compenso la mia co-pilota partì in treno con amiche al seguito e non mancò a quell'evento. Allora non eravamo ancora insieme sulla teiera volante, ma qualche anno dopo quando incominciammo a frequentarci, la presenza di Sandinista nella sua camera e il racconto del concerto le fecero guadagnare ai miei occhi (malgrado non ce ne fosse bisogno) un numero incredibile di punti.

martedì 25 agosto 2009

Joe Strummer

"Mettere in discussione l'autorità era ai primi posti nell'elenco delle mie priorità".
Joe Strummer dall'autobiografia "The Clash" - Isbn edizioni


Backstage - Milano 1981 (foto Janette Beckman)

martedì 9 settembre 2008

L.P. Cover art: The Clash - London Calling 1979



















Il 21 settembre 1979 il bassista Paul Simonon durante il concerto al New York's Palladium toglie al pubblico qualsiasi speranza di un bis. Il momento fu immortalato dalla fotografa Pennie Smith e fu quindi utilizzato per la copertina del terzo album della band, quello della svolta in cui i Clash cominciarono ad esplorare nuovi territori musicali: R&B, ska, rockabilly e altri generi. Simonon ha ancora i pezzi di quel famoso basso, che poi si pentì di aver sfasciato perché era il migliore che aveva. La cosa bizzarra fu che la fotografa sconsigliò di utilizzare quella foto per la copertina, perché non la riteneva buona in quanto leggermente sfuocata. Ai Clash al contrario piacque proprio per questo motivo.