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mercoledì 17 giugno 2020

Spike Lee: Da 5 Bloods e American Utopia

Ci contavo molto, ma anche Spike Lee è rimasto invischiato nel pantano del Vietnam. Un terreno in cui non è parso sempre a suo agio; diverse idee interessanti, però sembra proprio non essere riuscito a sfruttare al meglio il suo talento. Troppi generi si mischiano e si sovrappongono; il tema politico, sempre presente, è pure interessante grazie ai filmati originali, ma diversi cliché seminati lungo la trama sono poco convincenti (su tutti Jean Reno in ruolo da macchietta). Non è una stroncatura, perché nel complesso risulta scorrevole ed anche ricco di colpi di scena. Il problema sono i termini di paragone: film come La 25ª ora, He got game, Inside man sono capolavori che si collocano non uno, ma parecchi gradini sopra. Un altro intoccabile è Fa' la cosa giusta che a distanza di 30 anni è ancora attualissimo. Per chi, anche per motivi anagrafici, non conosce bene il regista di Atlanta (già oltre i venti film) e volesse approfondire, questo è come un poker d'assi.

Ora aspetto con curiosità l'uscita dell’adattamento cinematografico di American Utopia, il live spettacolare di David Byrne (visto a Ravenna due anni fa). Sarà diretto proprio da Spike Lee e uscirà a fine anno per HBO. Datemi un pizzicotto - ha commentato Byrne - non avrei potuto pensare a niente di meglio per questo progetto

venerdì 29 maggio 2020

Queen & Slim



















Continua la visione a casa di ottimi film che sarebbero dovuti uscire in sala. Finalmente, dopo mesi che l'aspettavo, ho visto l'esordio al cinema di Melina Matsoukas regista cresciuta nel Bronx: padre per metà greco e metà ebraico; madre di origine afro-cubana e afro-giamaicana. Si tratta di un road movie politico d'altri tempi; la tematica però resta sempre attualissima, visto l'episodio brutale avvenuto pochi giorni fa a Minneapolis.
Presentato al Torino film festival, racconta la storia di due ragazzi che al loro primo appuntamento in Ohio, vengono fermati dalla polizia per una infrazione stradale minore. La situazione precipita, con risultati imprevisti e tragici. Terrorizzati per le loro vite, l’uomo, che fa il commesso in un negozio e la donna, avvocato penalista, sono costretti a fuggire ma l’accaduto viene filmato, il video diventa virale con tutte le conseguenze del caso e con l'America che si schiera.  
Linguaggio e fotografia spesso virano verso il videoclip (mondo da cui proviene la regista) ma nelle due ore ci si appassiona per la fuga di questi due ragazzi. Nonostante qualche situazione forzata, l'estetica e la forza delle immagini sono notevoli. Un film che fa male e fa riflettere.

giovedì 21 maggio 2020

Cinema a casa: Favolacce, Les Misérables, Criminali come noi


















FAVOLACCE (Damiano e Fabio D'Innocenzo, Italia 2020)
Forse avevo delle aspettative troppo alte, però non mi ha coinvolto, né molto convinto. Probabilmente è anche penalizzato dal piccolo schermo e da un audio pessimo, che a tratti non permette di capire bene i dialoghi. Ci sono momenti folgoranti, i volti estraniati dei bambini scelti per interpretare questa favola nera sono perfetti, ma alla lunga tra campi lunghi e silenzi, la storia diventa estenuante, più che disturbante, com'era forse nelle intenzioni dei registi. Ciò non toglie che i due fratelli siano coraggiosi e dimostrino tutto il loro talento: sono giovanissimi perciò sono fiducioso.

I MISERABILI (Ladj Ly, Francia 2020)
Una bomba! Non conoscevo il regista Ladj Ly, che esordisce con il suo primo lungometraggio dove racconta la situazione esplosiva della banlieue parigina in cui è cresciuto. I dannati del nuovo millennio prendono forma e sostanza attraverso i volti e la ribellione degli adolescenti che popolano il quartiere di Montfermeil.
“Amici miei, tenete a mente questo: non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”. Così si chiude, con la citazione dal romanzo omonimo di Victor Hugo, quella che dovrebbe essere la prima parte di una trilogia 



CRIMINALI COME NOI (Sebastián Borensztein, Argentina 2019)
Titolo originale La odisea de los giles è uno degli ultimi film usciti al cinema, conosciuto anche come Heroic Losers. E' una commedia proletaria ambientata nell'Argentina travolta dalla crisi economica del 2001 che rientra a pieno titolo nel genere heist movie, cioè rapine, in questo caso di spiantati, stile I Soliti Ignoti. Si fa il tifo e ci si diverte per questo banda improbabile, in cerca di riscatto e vendetta dai soprusi della finanza che li ha ridotti in miseria. Fantastici tutti: dall'intellettuale anarchico che cita Bakunin, al bifolco semi-analfabeta dalle mille risorse.
Tratto dal libro di Eduardo Sacheri, La notte degli eroici perdenti.