[down]
- Avevo un certo presentimento, ma la scoperta devastante è stata che dovrò lavorare fino quasi a 70 anni. Fuck youuuuu!
- La buona scuola renziana. Avrebbero dovuto chiamarla La scuola alla buona.
- L'unione dei comuni della bassa romagna e l'insensato dispiegamento di autovelox: 24 in un solo colpo, oltre a quelli che già c'erano. Sanguisughe.
[up]
- In primavera ho fatto un'altra scoperta. Il mal di testa quasi quotidiano che mi tormentava da un anno con altri disturbi fastidiosi era causato dal glutine: sono diventato intollerante, sulla soglia della celiachia. Ho cambiato alimentazione e finalmente sto benissimo. Mi dispiace tantissimo per la birra (comunque la Tennent's fa una gluten free buonissima).
- La mostra David Bowie Is
- La mostra Genesi di Salgado alla chiesa San Giacomo di Forlì.
Buoni propositi di Natale: stravacco totale e irish coffee terapia.
Benvenuti a bordo. Suoni, visioni e liberi pensieri dall'universo musicale e da altri mondi paralleli . . . . . .
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giovedì 15 dicembre 2016
sabato 8 agosto 2015
Disconnettersi per pensare, leggere, scrivere...
Nei mesi estivi ho la fortuna di poter disporre di molto tempo libero e nell'arco degli anni diverse volte è capitato che le persone con sincera curiosità (stranamente quasi mai con invidia) mi chiedessero come trascorrevo le mie ore. La risposta messa a punto ormai da anni è sempre la stessa: Penso, leggo, scrivo, cammino, ascolto musica, guardo film, gioco a scacchi o a carte, faccio il casalingo e ovviamente ozio. A questo proposito sembra quasi che avere del tempo libero, alieni al mito dell'efficienza produttiva e allo stesso tempo sfuggenti alla dittatura dei social network più in voga sia una cosa sconveniente. A tal proposito leggetevi: perché facebook vale un abbandono.
Nel suo saggio intitolato In pausa (sottotitolo: come l'ossessione per il fare sta distruggendo le nostre menti) Andrew Smart, ricercatore della N.Y. University, descrive su basi scientifiche la necessità del nostro cervello di trovare momenti di sosta per vagare libero affinché possa attivarsi la rete neurale di default, sede fondamentale deputata alla creatività e al benessere delle nostre menti. I tempi sospesi (o se preferite morti) sono di vitale importanza e quando è possibile li vado a cercare come strategia per sopravvivere intellettualmente.
L'ultima frontiera da colonizzare è quella del sonno e piano piano ci stanno riuscendo.
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martedì 24 gennaio 2012
Tornare al muletto?
Effetto domino dopo la chiusura di megaupload. Panico in rete, soprattutto in Usa.
Da noi alcuni servizi funzionano ancora (fileoron, filepost, uploaded) solo che fra account bloccati e cancellazioni a raffica è partita la caccia ai file hosting alternativi tipo iFolder.ru dove però non si capisce una mazza!
MegaUpload - closed.
FileServe - Closing, does not sell premium.
FileJungle - Deleting files. Blocked in USA
UploadStation - blocked in USA
FileSonic - Removes function of sharing.
Uploaded - banned in the USA under FBI investigation.
FilePost - deleting your files (will leave executable files, PDF’s, TXT’s)
Videoz - closed and banned in countries associated with us.
4shared - deleting files with copyright.
MediaFire - called to testify in 90 days. Pro FBI.
Da noi alcuni servizi funzionano ancora (fileoron, filepost, uploaded) solo che fra account bloccati e cancellazioni a raffica è partita la caccia ai file hosting alternativi tipo iFolder.ru dove però non si capisce una mazza!
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Uploaded - banned in the USA under FBI investigation.
FilePost - deleting your files (will leave executable files, PDF’s, TXT’s)
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martedì 17 gennaio 2012
L'ordine non è il nostro forte
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domenica 15 maggio 2011
Vinyl collage #5
Nonostante la domenica di pioggia, un vinyl collage dal sapore marittimo con quiz e citazione.
Tutti, prima o poi, nella propria carriera di appassionati di musica hanno avuto un'infatuazione per il gruppo i cui dischi vedete sulla sedia a sdraio.
Quale copertina di un altro loro album richiama la foto?
Maggio è il mese ideale per passare il sabato pomeriggio in spiaggia: niente afa, pochi spaccamaroni e finalmente... beach tennis.
Colui che ha rimesso un po' in sesto il mio povero collo mi ha dato il via libera dicendo:
Gioca e divertiti senza fare il fenomeno. Fatto!
Gioca e divertiti senza fare il fenomeno. Fatto!
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venerdì 22 aprile 2011
Leggere, scrivere e ...
Il verbo leggere non sopporta l'imperativo.
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d'altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. Daniel Pennac, Come un romanzo, 1992
Scrivere è sempre nascondere qualche cosa in modo che poi venga scoperto. Italo Calvino
E' impossibile scrivere in pace se quello che si scrive vale qualcosa.
Anche un po' di puro ozio, rubato al dovere di vivere, ci sta proprio bene in queste tiepide giornate d'aprile. A dopo Pasqua.
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d'altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. Daniel Pennac, Come un romanzo, 1992
Scrivere è sempre nascondere qualche cosa in modo che poi venga scoperto. Italo Calvino
E' impossibile scrivere in pace se quello che si scrive vale qualcosa.
Charles Bukowski
Anche un po' di puro ozio, rubato al dovere di vivere, ci sta proprio bene in queste tiepide giornate d'aprile. A dopo Pasqua.
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giovedì 7 aprile 2011
Tanti dischi e poco tempo
In questo periodo va così. Come tutti gli anni in primavera le uscite si susseguono, ma mi devo accontentare di piccoli assaggi. Le mie orecchie reclamano la loro dose, mentre il collo reclama e basta; in più il tempo è quello che è, perciò post e commenti si diradano e si accorciano. Si campa anche un poco di rendita pescando nelle vecchie bozze.
Va un po' meglio e in ogni caso: take it easy, mi rifarò quest'estate.
Va un po' meglio e in ogni caso: take it easy, mi rifarò quest'estate.
Si fa chiamare tUnE-yArDs ma il suo vero nome è Merrill Garbus ed è un'artista interessante originaria di Montreal. Questo è il video che precede l'uscita del suo secondo album intitolato Whokill. Qui la recensione.
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venerdì 6 agosto 2010
Ricordatevi di farlo almeno una volta al giorno
La vita non ha senso se non si ride almeno una volta al giorno.
Suso Cecchi D'Amico
Suso Cecchi D'Amico
In ogni vicenda quotidiana, se lo si vuole cogliere, c'è sempre anche un lato ironico.
Vi lascio per una breve pausa con questa semplice frase per ricordare una delle più grandi sceneggiatrici del cinema italiano di tutti i tempi. Si è spenta la scorsa settimana alla bella età di 96 anni dopo aver firmato le più belle storie di De Sica, Visconti, Monicelli e tanti altri registi.
Vi lascio per una breve pausa con questa semplice frase per ricordare una delle più grandi sceneggiatrici del cinema italiano di tutti i tempi. Si è spenta la scorsa settimana alla bella età di 96 anni dopo aver firmato le più belle storie di De Sica, Visconti, Monicelli e tanti altri registi.
martedì 12 gennaio 2010
Alta cucina, musica, amore e sesso

Così recita il sottotitolo. Che cosa chiedere di più ad un film? (Oltre che alla vita)
Sabato scorso, una serata spassosa in cui ci siamo lasciati trascinare dalla vitalità multiculturale, dal ritmo e dalla musica di Soul Kitchen, film commedia di Fatih Akin, trentasettenne regista turco-tedesco di Amburgo che si è fatto conoscere nel 2004 vincendo il festival di Berlino con La Sposa Turca. Stavolta però siamo nell'ambito della commedia; in questi casi il lieto fine è obbligatorio e in quel locale, come dice la canzone dei Doors...
I'd really wanna stay here all night, All night, all night.
Godetevelo! Una piccola parentesi divertente e positiva al di fuori dalla realtà italiana (sempre più deprimente) di questi primi giorni dell'anno.
I'd really wanna stay here all night, All night, all night.
Godetevelo! Una piccola parentesi divertente e positiva al di fuori dalla realtà italiana (sempre più deprimente) di questi primi giorni dell'anno.
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venerdì 30 ottobre 2009
Una giornata da Lebowski
I momenti d'ozio sono intervalli di lucidità nei disordini della vita.
Ambrose Bierce
Premessa
Non si può prescindere dal fatto che debba essere un giorno in cui la parola lavoro, intesa in tutte le sue accezioni, è abolita: l'otium latino, insieme al modello Lebowski, è un lusso necessario e quando è possibile va coltivato in maniera professionale. L'ideale sarebbe non lavorare proprio o per lo meno lavorare con lentezza come cantava saggiamente Enzo del Re, ma purtroppo non siamo nel film dei fratelli Coen e neppure nell'antica Roma e, visti i tempi, ringrazio di avere la fortuna di un lavoro che mi consente di campare dignitosamente e con un po' di tempo libero.
La giornata
Potrebbero essere i primi di giugno; l'inizio dell'estate stimola particolarmente la mia indolenza, inoltre si sta scalzi e ci si veste con poco. Sveglia quando capita e colazione, poi all'edicola in bicicletta o in moto a comprare il quotidiano. Dopo la lettura, volendo, si può fare un salto al bar a bere un caffè e a fare quattro chiacchiere con qualche conoscente. Verso mezzogiorno, ritorno a casa e lettura dei blog. Dopo pranzo, pennichella istituzionalizzata sul divano con i telefoni staccati, seguita da un buon caffé. Le ore del pomeriggio volano via veloci tra scrittura di qualche post (se il cervello si mette in moto), letture o ascolti musicali. Dopo avere cenato con una pizza o una piadina, alla sera è bello uscire e sedersi all'aperto al bar a cazzeggiare e chiacchierare con amici e conoscenti. Se c'è la voglia, si fa una partitina a scacchi (ottima alternativa al bowling), si beve una birra alla spina o un mojito, per poi tuffarci il giorno successivo nel solito gomitolo di strade.
Ambrose Bierce
Premessa
Non si può prescindere dal fatto che debba essere un giorno in cui la parola lavoro, intesa in tutte le sue accezioni, è abolita: l'otium latino, insieme al modello Lebowski, è un lusso necessario e quando è possibile va coltivato in maniera professionale. L'ideale sarebbe non lavorare proprio o per lo meno lavorare con lentezza come cantava saggiamente Enzo del Re, ma purtroppo non siamo nel film dei fratelli Coen e neppure nell'antica Roma e, visti i tempi, ringrazio di avere la fortuna di un lavoro che mi consente di campare dignitosamente e con un po' di tempo libero.
La giornata
Potrebbero essere i primi di giugno; l'inizio dell'estate stimola particolarmente la mia indolenza, inoltre si sta scalzi e ci si veste con poco. Sveglia quando capita e colazione, poi all'edicola in bicicletta o in moto a comprare il quotidiano. Dopo la lettura, volendo, si può fare un salto al bar a bere un caffè e a fare quattro chiacchiere con qualche conoscente. Verso mezzogiorno, ritorno a casa e lettura dei blog. Dopo pranzo, pennichella istituzionalizzata sul divano con i telefoni staccati, seguita da un buon caffé. Le ore del pomeriggio volano via veloci tra scrittura di qualche post (se il cervello si mette in moto), letture o ascolti musicali. Dopo avere cenato con una pizza o una piadina, alla sera è bello uscire e sedersi all'aperto al bar a cazzeggiare e chiacchierare con amici e conoscenti. Se c'è la voglia, si fa una partitina a scacchi (ottima alternativa al bowling), si beve una birra alla spina o un mojito, per poi tuffarci il giorno successivo nel solito gomitolo di strade.
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mercoledì 23 settembre 2009
Argomenti da evitare a cena
Durante l'estate, frequentando da dieci anni lo stesso bagno al mare, abbiamo allacciato delle gradevoli amicizie o se vogliamo conoscenze stagionali. A volte alla sera ci si ritrova a cenare in spiaggia e tra una birra e un vinello si chiacchiera allegramente e si tira tardi. Tutto liscio per parecchio tempo, fino a quando una sera non si sono insinuati nelle conversazioni, spesso disimpegnate, tre virus letali: gli immigrati, le tasse e i gay. Persone insospettabili rivelano un nuovo volto che non immaginavi e di fronte a questi argomenti, amicizie disinteressate nate spontaneamente, rischiano di raggelarsi di colpo in maniera imbarazzante.
D'altra parte, non posso ascoltare una persona affermare senza nessuna argomentazione alla base: - Tra dieci anni ci sgozzeranno tutti nei nostri letti (riferendosi agli immigrati) senza incazzarmi come una belva, rischiando di rovinarmi la serata. Altra questione che per me è come il drappo rosso per il toro, è la difesa nei confronti degli evasori fiscali. Non mi puoi giustificare con nonchalanche quei pezzi di merda e parassiti che dichiarano 5.000 euro all'anno, girano in X5 e hanno la seconda casa a Milano Marittima, adducendo la motivazione delle tasse troppo alte. Le strade su cui girano e il dottore da cui vanno li ho pagati io anche per loro, visto che le tasse non le evado!
Morale: se è vero che alcuni soggetti non li guarderò più senza che mi ritornino in mente certe loro affermazioni, è anche giusto, quando ci si ritrova in una situazione del genere prenderla alla leggera e glissare per poi smarcarsi nelle occasioni successive. Chi me lo fa fare?
Nei momenti di relax ci sono infiniti argomenti di cui parlare e in ogni caso l'arte di tenere elegantemente a distanza certe persone l'ho imparata da tempo e fortunatamente le spiagge sono tante.
D'altra parte, non posso ascoltare una persona affermare senza nessuna argomentazione alla base: - Tra dieci anni ci sgozzeranno tutti nei nostri letti (riferendosi agli immigrati) senza incazzarmi come una belva, rischiando di rovinarmi la serata. Altra questione che per me è come il drappo rosso per il toro, è la difesa nei confronti degli evasori fiscali. Non mi puoi giustificare con nonchalanche quei pezzi di merda e parassiti che dichiarano 5.000 euro all'anno, girano in X5 e hanno la seconda casa a Milano Marittima, adducendo la motivazione delle tasse troppo alte. Le strade su cui girano e il dottore da cui vanno li ho pagati io anche per loro, visto che le tasse non le evado!
Morale: se è vero che alcuni soggetti non li guarderò più senza che mi ritornino in mente certe loro affermazioni, è anche giusto, quando ci si ritrova in una situazione del genere prenderla alla leggera e glissare per poi smarcarsi nelle occasioni successive. Chi me lo fa fare?
Nei momenti di relax ci sono infiniti argomenti di cui parlare e in ogni caso l'arte di tenere elegantemente a distanza certe persone l'ho imparata da tempo e fortunatamente le spiagge sono tante.
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mercoledì 5 agosto 2009
Come sopravvivere alla fine del mondo
Tutto un giorno a casa da solo, mentre la famiglia è al mare o al lavoro. Siamo da pochi giorni tornati dall'Islanda e dopo quasi due settimane di silenzio e spazi incontaminati, il bentornato l'abbiamo ricevuto dalla solita coda in tangenziale a Bologna. Il frigo è vuoto e così appena alzato decido di fare un po' di spesa per poi cominciare a sistemare con calma le foto e i video del viaggio. Dopo colazione accendo il cellulare e arriva un sms da una catena di negozi di elettronica: solo per oggi, se compri un televisore da 250" (basterà una parete?) ti regalano un mini condizionatore portatile. Accidenti alla volta che gli ho dato il numero! Vado al supermercato e la tipa delle promozioni con la faccia da volpe tonta mi dice che se compro una scansia intera di biscotti c'è in omaggio un mulino da giardino, così dopo potrò macinarmelo io il grano. All'uscita, solito slalom per evitare i maniaci dei carrelli ed eventuali venditori. Torno a casa e svuoto la buchetta della posta. Tra le varie cose inutili, mi vogliono appioppare una carta di credito al titanio che funziona anche in condizioni meteo estreme! Se però decido di non utilizzarla si raccomandano di distruggerla o nel caso non ci riuscissi di seppellirla, altrimenti si attiva autonomamente entro 48 ore e, incazzata nera, partecipa a tutte le aste su e-bay. Mi ha scritto anche Sky, che per la terza volta mi regala l'HD se gli procuro sangue fresco (intanto però ha aumentato i prezzi due volte in un anno). Mi siedo e finalmente accendo il PC, ma suona il telefono: è la solita compagnia telefonica che mi supplica di accettare un contratto vantaggiosissimo per internet e telefonia. In effetti è molto economico, però ogni volta che fai una telefonata inferiore ai quindici minuti scatta una tariffa bastarda che costa quasi come tutto il contratto. Per risparmiare praticamente devi passare la vita al telefono.
Decido di pranzare e accendo la TV per le ultime notizie: 30 km di coda al passante di Mestre, costato un miliardo di euro e inaugurato sei mesi fa in pompa magna da Berlusconi. "Permetterà di superare un imbuto quotidiano eliminando decenni di code", ci avevano raccontato. L'Italia è il Paese delle certezze!
Comincio finalmente a guardare le foto, ma arriva un altro sms, questa volta dal mio operatore; con soli tre euro puoi attivare una promozione che permette di mandare fino a mille sms gratis al giorno, anche con insulti e minacce di morte, però ad una sola persona a tua scelta. Il tutto senza essere perseguibile: si chiama FREE STALKING. Torno alle mie foto, ma contemporaneamente suona il campanello ed arriva un altro sms. Vado ad aprire la porta, pronto a urlare: - Non compro un cazzoooo! Ma la mia aggressività si affloscia all'istante, perchè mi ritrovo di fronte due donnine sui 60 anni visibilmente provate e accaldate. Mi mostrano un triste opuscolo in bianco e nero e mi chiedono con tono neutro come penso di sopravvivere alla fine del mondo. Ripensandoci in effetti oggi qualche segnale in questo senso mi pare di averlo captato. Dico che ci devo riflettere, chiedo loro di ripassare un po' in anticipo sul momento fatidico per la mia risposta definitiva e intanto sto seriamente pensando di ritornare in Islanda ad aspettare la fine del mondo. Trecentomila abitanti per una superficie pari ad un terzo dell'Italia = meno rompicoglioni.
Decido di pranzare e accendo la TV per le ultime notizie: 30 km di coda al passante di Mestre, costato un miliardo di euro e inaugurato sei mesi fa in pompa magna da Berlusconi. "Permetterà di superare un imbuto quotidiano eliminando decenni di code", ci avevano raccontato. L'Italia è il Paese delle certezze!
Comincio finalmente a guardare le foto, ma arriva un altro sms, questa volta dal mio operatore; con soli tre euro puoi attivare una promozione che permette di mandare fino a mille sms gratis al giorno, anche con insulti e minacce di morte, però ad una sola persona a tua scelta. Il tutto senza essere perseguibile: si chiama FREE STALKING. Torno alle mie foto, ma contemporaneamente suona il campanello ed arriva un altro sms. Vado ad aprire la porta, pronto a urlare: - Non compro un cazzoooo! Ma la mia aggressività si affloscia all'istante, perchè mi ritrovo di fronte due donnine sui 60 anni visibilmente provate e accaldate. Mi mostrano un triste opuscolo in bianco e nero e mi chiedono con tono neutro come penso di sopravvivere alla fine del mondo. Ripensandoci in effetti oggi qualche segnale in questo senso mi pare di averlo captato. Dico che ci devo riflettere, chiedo loro di ripassare un po' in anticipo sul momento fatidico per la mia risposta definitiva e intanto sto seriamente pensando di ritornare in Islanda ad aspettare la fine del mondo. Trecentomila abitanti per una superficie pari ad un terzo dell'Italia = meno rompicoglioni.
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venerdì 19 giugno 2009
Dieci motivi per amare l'estate
Manhattan - estate 1957

1) Soffro tremendamente il freddo e non ho mai caldo.
2) In summer I found my love. (But not in Portofino).
3) In agosto è nato mio figlio.
4) Nei mesi estivi ho fatto un paio di viaggi memorabili.
5) Il mare è a venti minuti d'auto.
6) Posso trascorrere ore a giocare in doppio a beach tennis: lo sport più divertente che ci sia.
7) Si esce quasi tutte le sere al nostro baretto all'aperto. Tutti gli anni si ricostituisce una combriccola con cui chiacchierare e tirar tardi tra una birra e l'altra.
8) Si cena in spiaggia: carne argentina o cozze nel bagno di Roberto, cuoco sudamericano di dubbia fama.
9) Inizia la stagione dei concerti all'aperto.
10) Si sta nudi/e (o quasi).
Dunque trovatemi voi anche solo un buon motivo per preferire l'inverno. Per l'estate io ne ho pronti altri dieci.

Ebbene sì, ormai è ufficialmente iniziata e oggi il mio stato d'animo è come quelli dei bambini della foto. Lo so, l'Italia sta andando letteralmente a puttane e non c'è un granché da rallegrarsi, ma concediamoci almeno qualche svago e qualche piacere extra.
Ecco 10 motivi per cui adoro l'estate.1) Soffro tremendamente il freddo e non ho mai caldo.
2) In summer I found my love. (But not in Portofino).
3) In agosto è nato mio figlio.
4) Nei mesi estivi ho fatto un paio di viaggi memorabili.
5) Il mare è a venti minuti d'auto.
6) Posso trascorrere ore a giocare in doppio a beach tennis: lo sport più divertente che ci sia.
7) Si esce quasi tutte le sere al nostro baretto all'aperto. Tutti gli anni si ricostituisce una combriccola con cui chiacchierare e tirar tardi tra una birra e l'altra.
8) Si cena in spiaggia: carne argentina o cozze nel bagno di Roberto, cuoco sudamericano di dubbia fama.
9) Inizia la stagione dei concerti all'aperto.
10) Si sta nudi/e (o quasi).
Dunque trovatemi voi anche solo un buon motivo per preferire l'inverno. Per l'estate io ne ho pronti altri dieci.
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