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lunedì 2 gennaio 2017

Blob di fine/inizio anno

via
























Propositi per i prossimi natale e capodanno:
1 opzione: aggiornare e sfoltire la rubrica del telefono.
2 opzione: neutralizzare WhatsApp per quella decina di giorni onde evitare il diluvio di stronzate (sempre le stesse). Un bel sms di auguri e bona lè.



I 70 anni di Patti Smith 
nella sua città ha tenuto un concerto suonando Horses. Sorpresona di Michael Stipe che si è presentato sul palco con la torta cantando Happy Birthday.

















La stronzata musicale di fine anno
Fausto Brizzi intervistato a proposito della morte di George Michael: Gli anni '80 sono finiti quando si sono sciolti gli Wham. (1986).
Smiths, Cure, The The... giusto per fare qualche nome.



Gli album più attesi sulla teiera per il 2017
The XX – I See You
The Shins - I Gleek on Your Grave
The National
Arcade Fire
Gorillaz

E ricordate gente
Un uomo senza musica è come un uomo senza gusto o senza udito; ha un senso in meno.Gianni Rodari


giovedì 12 novembre 2015

Canzoni commoventi

Quali sono i meccanismi soggettivi che portano ad emozionarsi o addirittura a commuoversi ascoltando una canzone? Sicuramente i ricordi ad essa legati, capaci di creare quel mix di nostalgia e rimpianto; poi c'è il testo, con le riflessioni e le sensazioni che suscita; un binomio classico sono le immagini associate alla musica: a molti sarà capitato guardando un film; infine l'umore e la situazione del momento: perché la stessa canzone ci può investire oppure in altri casi scorre via senza lasciare particolari emozioni. Cos'altro non saprei, se non scrivere alcune delle mie canzoni. Tutte di seguito però non le ascolterò mai.

Claudio Lolli - Michel 
Le amicizie della prima adolescenza sono assolute e sembra impossibile che possano spezzarsi. Questa canzone ne coglie l'essenza in maniera struggente.
Francesco De Gregori - Sempre e per sempre
Trasformare in musica e poesia certi concetti è un'operazione complicata e ad alto rischio retorico. De Gregori ci riesce con due strofe, in maniera commovente.
Fabrizio De André - Fiume Sand Creek
Da piccoli giocavamo con i soldatini, quasi sempre indiani e cowboy; poi uscirono film come Soldato Blu e Piccolo grande uomo e ci fecero capire perché istintivamente avevamo sempre parteggiato per i pellerossa.
Nico - The fairest of the seasons
Non a caso utilizzata da Van Sant per il finale tragico e poetico del suo ultimo film Restless.
Lou Reed - Perfect day
L'illusione di un giorno perfetto che sembra cancellare i periodi bui che prima o poi attraversano la nostra esistenza.
Eddie Vedder - No Ceiling
Splendida colonna sonora di Into the Wild che mi ricorda le fughe giovanili e la voglia di mollare tutto.
Pink Floyd - The great gig in the sky
Vocalizzo magico, forse il più famoso della storia del rock, che nella versione live del 1994 con le tre coriste fa venire il groppo alla gola.
David Sylvian - Nostalgia
E poi arriva l'assolo di tromba...
Patti Smith - Pissing in a river
In questa ballatona il piano e la voce toccante di Patti Smith sono protagonisti, ma il colpo di grazia arriva con l'assolo di chitarra. Nick Hornby l'ha inserita fra le 31 canzoni colonna sonora della sua vita.
Radiohead - Lucky
Irresistibile incedere tra dolcezza e malinconia blues.
Smiths - There is a light that never goes out
Avete mai vissuto momenti così felici, intensi o romantici da fottervene di tutto? Morrisey con la musica e le parole descrive perfettamente questa sensazione.
The Cure - Picture of you
La foto di una persona cara.
Johnny Cash - Hurt
Ma che cosa sono diventato?
Caro amico mio
Alla fine tutti quelli che conosco se ne sono andati.

sabato 3 gennaio 2015

Horses: un ragazzo e una ragazza in un negozio dischi...

In quel tempo lontano si usava prendere i dischi e porgerli al negoziante confidando nella sua generosità, mossi anche dalla necessità di non buttare le poche lire a disposizione in qualcosa di cui pentirsi.

... lei ha un anno in più ed è cresciuta a Bruxelles dove ha potuto assistere al leggendario Station to Station Tour più altri concerti che l'Italia non la sfiorano neppure. Lui, assetato di musica, beve i suoi racconti e quelli del fratello.
La ragazza prende un album con la foto in bianco e nero di una donna magrissima con le bretelle, una camicia bianca e una giacca sulle spalle. Lo porge sorridendo al baffone che sta dietro al banco e dopo pochi secondi il vinile comincia a girare sul piatto: "Gesù è morto per i peccati di qualcun altro, non per i miei". Il giovane Lucien legge sulla copertina il titolo della prima canzone (Gloria) e una data (1975). Com'è possibile che negli ultimi due anni non abbia mai ascoltato Patti Smith? La galoppata di Gloria diventa frenetica e il tempo sembra sospeso. Il ricordo nitido è quello di un colpo di fulmine. Mai come quella volta i soldi sono stati spesi bene.
Qualche tempo dopo alla stadio Dall'Ara di Bologna arriverà un appuntamento imperdibile per entrambi.

Quest'anno Horses compirà quarant'anni: l'ultimo album protopunk o il primo album punk nella storia della musica? Forse entrambi o nessuno dei due, ma al di là della sua rilevanza storica, un disco ancora oggi di una bellezza struggente.
Buon compleanno per altri due grandi dischi usciti nel 1975 a cui sono particolarmente affezionato: Rimmel e Zuma.

Robert Mapplethorpe, autore della copertina di Horses

venerdì 15 febbraio 2013

Patti Smith: sentirsi alieni

"Durante la mia infanzia mi sentivo un'aliena nei confronti della razza umana. Mi faceva sentire bene il pensiero di provenire da un altro pianeta. Ero molto alta e magra e non assomigliavo a nessun altro, neanche ai membri della mia famiglia." Patti Smith da un'intervista al Guardian, maggio 2005 
 









La forza e l'immaginazione dell'infanzia e dell'adolescenza. Io proprio per questo genere di sensazioni un giorno di primavera mi alzai all'alba e pianificai la fuga. Preparai un sacchetto di provviste, attraversai il paese ancora addormentato e andai a nascondermi sotto l'argine del fiume, vicino all'acqua. Non volevo più andare a scuola con quella maestra stronza che menava come un fabbro e nessun rappresentante della razza umana aveva mai niente da ridire. Ricordo il giorno in cui il mio compagno di banco sbagliò a scrivere il proprio nome: "Getto Muro" al posto di Ghetti Mauro; un sacrilegio. Partirono un dritto e un rovescio che gli fecero girare la faccia a destra e a sinistra. Ho ancora negli occhi in slow motion gli sbruffi di sangue che partono dal suo naso e a pioggia macchiano le pagine del mio quaderno. Io ero anche bravo e me la cavavo senza botte, ma deve essere stato in quegli anni che ho cominciato a manifestare una profonda insofferenza verso le istituzioni e le persone che le rappresentano quando non rispettano la dignità e i diritti delle persone.
Va beh, ora sul versante scuola la situazione è quasi rovesciata: sono più spesso i docenti a prendersi mazzate (mediatiche) ma anche reali, se non stanno in occhio! In Italia non c'è mai la via di mezzo.

lunedì 11 giugno 2012

Due nuovi vicini di casa e un gradito ritorno

La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita.
Albert Schweitzer
Finalmente acchiappati per la foto i due fratelli funamboli.






















Volevo che l'album (Banga) in conclusione desse la sensazione dell'alba che esplode e stavo pensando al tipo di canzone da scrivere. Ero in un caffé e mi è capitato di sentire After the gold rush di Neil Young e pensai "Neil l'ha già scritta".
Patti Smith (patrimonio dell'umanità)

martedì 16 agosto 2011

Patti Smith - Gimme Shelter


Nel 2007 esce Twelve, album di Patti Smith composto da 12 covers. Per me una delle più riuscite e sentite è questa dei Rolling Stones, brano d'apertura dell'album Let it Bleed. Correva il 1969, l'anno di Woodstock; sugli schermi uscivano film come Easy Rider e sullo sfondo la guerra del Vietnam, il primo conflitto anche mediatico della Storia. Da ricordare nell'originale il preziosissimo contributo della vocalist soul-gospel Merry Clayton.

venerdì 29 luglio 2011

Patti Smith: Dream of Life

Quando dico rock’n'roll non voglio dire un gruppo che suona canzoni, dico di un’intera comunità che passa per il suono, il ritmo e lo scambio di energia. Una sorta di sentire comune. Il senso di essere insieme in qualcosa di unico. Non è una merdata hippie. Non mi interessa un mondo dove tutti cantino la la la la, ma credo che esista un futuro là dove tutti cominceremo a comunicare. Patti Smith

Grazie a Fuori Orario (trilogia notturna intitolata "immagini rotolano" con Shine a light di Scorsese, Year of the horse di Jarmush) finalmente sono riuscito a vedere Dream of Life: undici anni di vita pubblica e privata di Patti Smith raccontata attraverso immagini, parole e spezzoni di concerti dal fotografo Steven Sebring con il documentario presentato al festival di Berlino del 2008. Non un film di facile visione, fatto di immagini sgranate e in bianco e nero, suggestioni e frammenti. Non so se volutamente disorganico, ma con momenti intensi di rabbia (l'invettiva contro G. Bush); dolcezza (il rapporto coi figli); di arte, musica e poesia.



"Il mondo è cambiato, la musica può ancora ispirare, ma c'è bisogno dell'azione della gente, delle marce, delle contestazioni, dei boicottaggi, del voto". 

Patti Smith, conferenza stampa per la presentazione del film a Berlino.

lunedì 26 luglio 2010

Solo ragazzini



Bob Dylan, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Velvet Underground, Television, William Borroughs, Allen Ginsberg, Gregory Corso. Chelsea Hotel, GBGB, Electric Lady.
Sono alcuni dei personaggi e dei luoghi che si respirano in questo libro. E soprattutto New York, vissuta e raccontata con gli occhi di una ragazzina arrivata senza un dollaro da Chicago per far sbocciare la sua arte. Otto anni di vera gavetta, spesso senza soldi per mangiare, ma con una fede incrollabile e una forza morale inossidabile, nonostante i dubbi, le incertezze e la facilità con la quale ci si poteva perdere negli abissi della Grande Mela.
Fu il 1975 l'anno magico della sua consacrazione con la formazione del Patti Smith Group e l'uscita di Horses, prodotto da John Cale e registrato negli studi costruiti da Jimi Hendrix.

Ho appena finito di leggere Just Kids, il racconto emozionante di Patti Smith (stasera a Bologna allo Spazio Labo') sugli anni vissuti a New York insieme al suo più grande amico Robert Mapplethorpe, morto di AIDS il 9 marzo del 1989. Chi è cresciuto con la sua musica e l'ha amata non può perdersi questo libro.

mercoledì 21 luglio 2010

mercoledì 31 marzo 2010

Patti Smith - Just Kids

Questo libro sarà il prossimo regalo che mi farò. La versione italiana uscirà per la Feltrinelli a fine maggio. Ero just a kid anch'io quando scoprii l'amore, il sesso e Patti Smith. Horses me lo fece conoscere una ragazza; ed eravamo insieme, ormai solo amici, quella notte magica del concerto a Bologna. Se a ciò aggiungiamo la passione comune per Rimbaud: ecco spiegato il motivo della mia devozione per la poetessa del rock che quando sento cantare Pissing in a river l'occhio diventa lucido.

lunedì 27 luglio 2009

Women Rock #2

Galleria fotografica che abbraccia praticamente cinque decenni di musica. La prima qui.
PJ Harvey 2001 Live Copenaghen Opera


Patti Smith, NY 1974 (Frank Stefanenko)
Gloria - Live Jools Holland 2007


Nico, Los Angeles 1966 Femme fatale live


Joni Mitchell, Laurel Canyon-California 1970 (Henry Diltz)
California - Live BBC 1970

venerdì 12 dicembre 2008

Patti Smith e Robert Mapplethorpe - Omaggio alla poetessa del rock














Robert Mapplethorpe
è il famoso fotografo americano (morto di Aids nel 1989 all'età di 43 anni) autore delle foto di copertina dei primi album di Patti Smith e di altre splendide foto. Qui sopra i due insieme in una foto del 1969.
Ho bei ricordi e particolari legami con Patti Smith: primo fra tutti il mio primo vero concerto a Bologna nel '79, ma anche l'amore per Rimbaud e le sue opere, un libro che mi ha accompagnato durante i viaggi nel periodo in cui avrei dovuto sostenere i primi esami all'università. "Lazaron", così mi apostrofavano in dialetto, ma io proprio non li sentivo!
Dovessi dire qual è il disco più bello tra i primi quattro di Patti Smith, veramente non saprei quale scegliere: forse affettivamente Horses, perché è stato il primo che ho ascoltato, poi penso a Radio Ethiopia o a Easter (che contiene una delle più belle canzoni d'amore di tutti i tempi: grazie Springsteen per averla e scritta) e non so più quale indicare. C'è solo l'imbarazzo della scelta.
1973





































Polaroid del 1975

1976


















1986

sabato 26 luglio 2008

20 Album vissuti: 9° Patti Smith Group - Easter 1978

Per proiettare questo disco nell'empireo del rock bastano tre canzoni:
1) Because the night, scritta con Springsteen; non ha bisogno di commenti, dopo tanti anni basta riascoltarla per emozionarsi.
2) Rock n roll nigger, pura energia e incazzatura rock.
3) We three, ballatona da brividi accompagnata da un piano perfetto. Tutto il resto del disco è sullo stesso livello, o quasi.
Il mio primo vero concerto: Patti Smith allo stadio di Bologna, settembre 1979. Nel sito del fotografo
Enrico Scuro sono pubblicate bellissime foto in bianco e nero di quell'evento. Per quattro anni, dal 1975 al 1979, gli artisti stranieri avevano evitato l'Italia come la peste, a causa del disastro accaduto a Roma in occasione del concerto di Lou Reed, dove gli scontri tra la polizia e manifestanti, che volevano entrare gratis, provocarono diversi feriti schiacciati dal fuggi fuggi e dalla calca che si creò all'interno del palazzetto al cui interno era volato di tutto, perfino lacrimogeni e bottiglie molotov. Patti Smith fu un evento e rappresentò un nuovo inizio per i concerti in Italia. Ho un ricordo molto confuso delle sensazioni provate e dell'atmosfera; di certo ero emozionato e più o meno andò tutto bene; ero anche in dolce compagnia! Di lì a poco arrivarono i Clash e tutti gli altri.
Ecco
in ordine cronologico, a partire dal più recente, i cinque concerti più belli in assoluto che ho visto:
1) Massive Attack - Ravenna 2008
2) Radiohead - Ferrara 2003

3) Pink Floyd - Modena 1994

4) Bauhaus - Punto a Capo Bologna 1982

5) Talking Heads - Bologna 1981