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venerdì 19 febbraio 2010

Githead - Landing


Colin Newman (voce e chitarra dei Wire); Robin Rimbaud (aka Scanner, musicista elettronico e multimediale, già collaboratore anche dei Radiohead) Malks Spigel e Max Franken (gli israeliani Minimal Compact).
Questi quattro insieme ci fanno capire perché ancora ai nostri giorni può avere senso parlare di post-punk al di fuori di operazioni revival o ricalchi più o meno ripetitivi. In questo caso l'etichetta ha più senso come riferimento biografico, perché è molto riduttiva sulle sonorità che si possono ascoltare nelle dieci tracce che meritano un'attento ascolto. Shoegaze, un filo di elettronica carburata al punto giusto, groove ipnotici e un basso pompante e oscuro come piace a me. L'album (il loro terzo da ascoltare a manetta) è uscito a dicembre 2009.
Take off

sabato 30 gennaio 2010

Funky, contaminazioni e meticciato

Breakestra - Dust till down
Pare siano stati ibernati nel 1973 e risvegliati oggi. Funky tutto acustico di qualità sopraffina in puro stile anni settanta. L'unico vero limite forse è proprio questo, però se ascoltandoli non mi viene da muovere almeno un piede significa che siete muerti. Come On Over feat. Afrodyete

Lord Newborn & The Magic Skulls
Per quanto riguarda il genere, è stato definito: meticciato/ funk-psych-lounge.
D'altra parte un trio formato da questi elementi non poteva che partorire un sound indefinibile.
Shawn Lee: batterista e polistrumentista di madre metà libanese, metà nativa americana e padre di origine irlandese. Tony Guerrero, ex-skater professionista e chitarrista di origini messicane ed infine l'ex Beastie Boys Money Mark.



Doug Cox & Salil Bhatt - Slide to Freedom 2: Make a better world
Nella musica la contaminazione è ricchezza: gli esempi sono innumerevoli e fanno parte della storia. Quando ho letto di questo strano connubio mi sono incuriosito, perchè la fusione tra due generi apparentemente così lontani come il blues e la musica tradizionale indiana pare un'alchimia improbabile. Doug Cox è uno dei migliori chitarristi slide in circolazione, ricercatore e studioso di musica roots. Salil Bhatt è un musicista indiano che suona il Satvik Veena, uno strumento con 20 corde inventato dal padre, anch'egli musicista.
Il disco è stato registrato a Nashville.

venerdì 18 dicembre 2009

Sono solo canzonette

Ci sono musicisti e gruppi di talento quasi sconosciuti, capaci di esprimere un pop sì orecchiabile, ma raffinato e per niente banale; canzoni nel senso classico del termine che viaggiano al di fuori dei carrozzoni commerciali di radio e tv. Ci sono melodie che fin dal primo ascolto ti accarezzano, come nel caso di questa Taste of your heart, dolce e malinconica al punto giusto. Si chiamano Parallel Lions, sono australiani di Melbourne ed è uscito da poco il loro primo album che si intitola Holding Patterns.

domenica 13 dicembre 2009

I dischi più belli del 2009 + il migliore italiano

  1. The Decemberists - The hazards of love
  2. Califone - All my friends are funeral singers
  3. Black Heart Procession - Six
  4. Kasabian - West ryder pauper lunatic asylum
  5. Silversun Pickups - Swoon
  6. The XX - The XX
  7. Bath for Lashes - Two suns
  8. The Leisure Society - The Sleeper
  9. Florence and the Machine - Lungs
  10. Dead Weather - Horehound
Miglior disco italiano:
Julie's haircut - Our secret ceremony
Bellissimo ed eclettico doppio cd del gruppo emiliano che avrebbe il giusto riconoscimento se fossimo in UK. In Italia ci meritiamo Fazio che ci sfrappola i maroni con Baglioni e Sting, oltre ai vari Factor, Ferreri e Vasco che fanno cover oscene.

lunedì 30 novembre 2009

Funeral singers


L'anno si sta avviando alla conclusione e le classifiche cominciano a fioccare. All my friend are funeral singers dei Califone, per quello che ho visto finora, non sembra essere preso in gran considerazione, ma sarà sicuramente in cima alla mia lista. Un lavoro difficilmente inquadrabile come tutta la musica del gruppo di Chicago, capace di fondere più stili partendo dalla tradizione folk e utilizzando una varietà incredibile di strumenti: sia acustici (banjo, ukulele e mandolino) che elettronici. Un disco di cui è impossibile stancarsi, fatto di grandi canzoni che conquistano ascolto dopo ascolto e di splendide ballate in crescendo come questa.


lunedì 2 novembre 2009

Arretrati e nuove uscite

In questo weekend con appendice del lunedì ne ho approfittato per ascoltare un po' di materiale scaricato o acquistato che ogni tanto si accumula. Alcune cose che mi sono piaciute:

Thom Yorke
- Hearing damage
Soundtrack di New Moon che devo dire ha radunato un gruppo di artisti niente male: Bon Iver, Grizzly Bear, Editors, (giusto per fare qualche nome). Non ho visto Twilight e manco andrò a vedere questo: la colonna sonora non basta.

Dez Mona - Hilfe Kommt
Gruppo belga già segnalato da Antony. Da non perdere Carry On: una delle più belle canzoni ascoltate quest'anno.

Zoot Woman - Things are what they use to be
Un'orrida copertina per un dischetto electropop easy e al tempo stesso raffinato. Ogni tanto ci sta. Recensione qui.


Anacronistico e privo di mordente mi è parso il ritorno delle Slits, malgrado nuova linfa con l'innesto di due musiciste più giovani. Una delle prime, se non la prima punk band tutta al femminile della scena inglese, poi contaminatasi con dub e reggae.

venerdì 16 ottobre 2009

Cuore nero abbraccio caldo

Ci sono musiche che ti entrano sotto pelle, ascolto dopo ascolto. Come questo disco fatto di ballate che scaldano l'anima, tonalità dark e brividi autunnali.
Black Heart Procession - Six
rats

venerdì 2 ottobre 2009

Bentornati vecchi fricchettoni


Chi l'avrebbe mai detto che a 70 anni suonati Daevid Allen avesse ancora voglia di riunire i suoi vecchi soci lisergici! Per questo nuovo disco sono tornati tutti, a parte il più giovane: il grande percussionista Pierre Moerlen che ci ha lasciato nel 2005. Vogliono forse garantirsi una pensione più dignitosa? Mi sta benissimo contribuire, quasi quasi ne compro due (Amazon uk solo 7,98 £).
I Gong sono uno dei miei gruppi preferiti di sempre, compagni underground di notti e momenti felici. Indefinibili e indefiniti, come il loro stile musicale: jazz, progressive, psichedelia e tutto il meglio che il movimento hippie (in versione europea) ha saputo dare alla musica. Per chi non li conosce bene e vuole avvicinarsi al loro mondo, la trilogia concept di Radio Gnome Invisible è il punto di partenza e in un certo senso anche quello d'arrivo: mai più come in quei due anni, dal 1973 al 1974, le loro menti ipercreative hanno partorito cosmologie musicali così geniali.
Il viaggio di Zero the hero, nostro rappresentante terrestre sul pianeta Gong, continua....

lunedì 28 settembre 2009

Ma perché non si fa più della musica così bella?

Per gli appassionati di musica la rete è ormai da anni il luogo eletto, non solo per scaricare, ma per informarsi e ricevere stimoli quotidiani da tutto il pianeta. Nella schiera delle mie amicizie e conoscenze (generazioni decisamente pre-pc) parecchie persone per svariati motivi: incompetenza informatica, disinteresse o scelta consapevole, ne sono rimaste fuori. Anche amici che da giovani erano posseduti dal sacro fuoco della musica, con l'avanzare degli anni hanno spento i loro interessi restando legati più al ricordo della musica che alla sua fruizione.
Grazie a questo settembre meraviglioso, di sera ci si può ancora ritrovare all'aperto nel nostro baretto, dove qualche giorno fa ha suonato una cover band di rock-blues anni '70 più che dignitosa (rispetto alla spazzatura che si può sentire in giro). I frequentatori più nostalgici erano molto esaltati e ad un certo punto, durante una pausa, un conoscente mi ha domandato: - Ma perché oggi non si fa più della musica così bella? - Non è vero che non si fa - gli ho risposto - è che non te la fanno sentire: tu abitualmente ascolti la radio e tranne rare eccezioni passano solo vecchi classici o merda. Conoscendo le mie passioni, non mi ha chiesto più niente, era infatti sottinteso che per me fosse la rete l'unico modo soddisfacente per mantenere i contatti con il mondo musicale; tutto il resto, a parte qualche rivista e piccole nicchie radiofoniche, è il nulla. Solo nell'ultimo anno, grazie ai blog e ai siti musicali, ho conosciuto ed apprezzato decine di artisti, alcuni dei quali sono entrati in cima alla lista delle mie preferenze. Un paio di nomi su tutti: The Decemberists (scoperti in colpevole ritardo) e The National (grazie ad Andrea).
Per concludere, ecco altri due gruppi entrambi in attività da dieci anni, in uscita ai primi di ottobre con i nuovi album, caldamente consigliati.
Da San Diego: Black Heart Procession - Six
Da Chicago: Califone - All my friends are funeral singers

lunedì 21 settembre 2009

Thom Yorke e chi segue a ruota

Da oggi è on line e in vendita l'E.P. di Thom Yorke con due brani:
1. Feeling Pulled Apart By Horses
2. The Hollow Earth
Il primo è un dubstep con un basso martellante e oscuro. Come al solito c'è anche lo zampino di Jonny Greenwood.
I Radiohead a spallate stanno abbattendo la classica formula album e c'è chi li sta seguendo: le nuove canzoni degli Smashing Pumpkins (44 per l'esattezza) si potranno scaricare gratis, una per una. Is this the end? Di certo non della musica. L'incubo è per le major e sta cominciando a materializzarsi sempre più concretamente. Il conto da pagare a causa della loro miopia.

sabato 12 settembre 2009

Molti dischi all'orizzonte

Candye Kane - Superhero
Gradevole scoperta dalle pagine di Alias. Ex pin-up e attrice di film erotici, è stata inserita dalla prestigiosa House of Blues nella raccolta Essential Women of the Blues. Voce potente e jump blues di qualità. Dal sito myspace si possono ascoltare alcuni brani. Oppure qui.

Massive Attack - Splitting the Atom
(e.p.)
Pray for rain con la collaborazione di T. Adebimpe dei TV On The Radio. Lento crescendo di elettronica e percussioni tribali.
David Sylvian - Manafon
Mi dispiace per quanto l'ho apprezzato in passato, ma ho faticato ad arrivare alla fine. Il suo concetto di free-form applicato a suoni, rumori e cantato, non mi emoziona; lo trovo freddo, neanche alienante, quanto piuttosto alieno.


Altra carne sul fuoco

Pearl Jam - Backspacer
Muse - The Resistance
Freeland - Cope

martedì 1 settembre 2009

Dischi e film del mese - Agosto 2009

DISCHI
JJ CALE - Roll On
Mi era sfuggita questa uscita di qualche mese fa. Country-blues-rock da favola. Settant'anni:the golden age.

NOUVELLE VAGUE 3

Questi francesi si divertono a coverizzare la new wave in chiave lounge. Non male, ma alla lunga ( è il terzo disco) il giochino stanca.

MAISIE - Balera metropolitana
Dopo aver letto entusiastiche recensioni ho tentato di farmeli piacere, ma un doppio CD con 44 pezzi mi ha demolito psicologicamente.

The XX - Disco d'esordio. Ne ho già parlato qui.
CHAIRLIFT - Does you inspire you
Da Brooklin un trio di wave-elettronica. Alti e bassi.

VISIONI
GHOST TOWN - David Koepp
Fatto uscire vergognosamente il 17 luglio. Malgrado il titolo horror, è una commedia di gran classe (oserei dire old style) che ha come protagonista Ricky Gervais: personaggio misantropo, dall'humour tagliente e raffinato.
ITALIANS - Giovanni Veronesi
L'ho evitato al cinema e ho fatto molto bene. Una commedia modesta e scontata. Si ride di gusto in un paio di occasioni grazie alle gags di Verdone. Scamarcio e Castellitto imbarazzanti. E' già sufficiente la politica a farci compatire all'estero.
GIULIA NON ESCE LA SERA - Giuseppe Piccioni
Film drammatico che si regge sulla grande interpretazione di Valerio Mastandrea. Piccioni la mena assai sul ruolo dello scrittore e sulla vacuità dell'ambiente letterario. La Golino fa la Golino. Colonna sonora dei Baustelle.
UNA NOTTE DA LEONI - Todd Phillips
Sorpresa: pensavo fosse una stronzata volgarotta, invece è sì leggera, ma divertente ed alcune scene sono esilaranti. La sceneggiatura riserva sorprese fino alla fine.
ART SCHOOL CONFIDENTIAL - Terry Zwigoff
Dal regista di Ghost World e Bad Santa un film del 2006, mai distribuito in Italia (e te pareva). Una commedia/noir caustica e originale sul mondo dell'arte e delle accademie. John Malkovich nel ruolo di professore.

mercoledì 26 agosto 2009

The XX

Sono di Londra, tutti giovanissimi ed hanno elaborato un loro suono notturno ed essenziale, fatto di elettronica minimale, basso/chitarra scarni e geometrici che guardano alla prima new wave, mentre l'andamento di molti brani ricorda le atmosfere trasognate dei Low. Una miscela originale completata da due voci complementari (la chitarrista Romy Madley Croft e il bassista Oliver Sim) in grado di dare intimità e quel tocco di spleen. L'unico rischio è che questo mood degeneri in posa, diventando così fastidioso. Un album d'esordio sorprendente. Video:Basic space Crystalized

lunedì 29 giugno 2009

Band of Skulls: la hit del momento

Un trio formatosi nel 2008 e vengono da Southampton. E' uscito da poco il loro primo album, Baby darling doll face honey, da cui è tratto questo singolo. I loro sound ha assorbito un po' di storia del rock, dal blues-folk anni '70, al garage rock, alle influenze acustiche pop; il tutto assemblato con talento. Da qualche giorno questo brano è il mio tormentone. It's only rock'n'roll but I like it.

martedì 9 giugno 2009

Eels - Hombre Lobo e altri ascolti

Nuovi dischi che ho ascoltato ultimamente: su tutti il nuovo Eels. Un album artigianale, registrato in poche settimane nello scantinato di mister E con tanto di barbone alla ZZ Top o da uomo lupo (hombre lobo). Ascoltate cosa vuol dire reinterpretare oggi il blues.



ELLS - Hombre lobo

ARCHIVE - Controlling Crowds
Dall’acustica all’elettronica, passando dall’ambient ad un rock progressivo delicato e ponderato (indie-eye.it).

TORI AMOS - Abnormally attracted to sin
Quando capirà che talento e prolissità non vanno per forza a braccetto? Ottimo inizio, poi down, down.

SONIC YOUTH - The eternal
Ordinary alternative.

PATRICK WOLF - The Bachelor
Complesso, elaborato, ma a tratti troppo pomposo. Il talento è indiscutibile, ma qualche sottrazione gioverebbe.

KASABIAN - The west rider pauper lunatic asylum
Al terzo album, prova superata. Questo disco suona molto english e mi piace.

WILCO - Wilco (The Album)
Sempre all'altezza.

PEACHES - I feel cream
I feel bored.

Legenda

sabato 16 maggio 2009

Quei piccoli vuoti da riempire

Avete presente quel senso di vuoto che a volte si avverte appena si è finito un libro o un film entusiasmante che ti ha preso totalmente? Questa sensazione si trasforma poi nella voglia di ritrovare subito un'altra storia coinvolgente in cui tuffarsi e immergersi. E' un po' ciò che mi sta accadendo in questi giorni con la musica dopo la sbornia di "The Hazards of Love" dei Decemberists, ascoltato e riascoltato per tutto il mese di Aprile alternato ad un altro paio di ottimi dischi dell'ondata primaverile: Swoon dei Silversun Pickups e Two Suns di Bat for Lashes. In seguito ho ascoltato diverse nuove uscite sperando invano di ritrovare quel sapore. Pazienza, nell'attesa che qualcosa di bello arrivi a me senza cercarlo insistentemente, tornerò ai miei classici. Ieri ho ascoltato il nuovo Wilco in uscita solo il 30 giugno, ma già disponibile in streaming nel sito ufficiale; di primo acchito mi sembra un buon lavoro, ma anche in questo caso non è scattato quel qualcosa in più. Una delle band più carismatiche nel panorama folk-rock alternative americano degli ultimi dieci anni merita sicuramente altri ascolti. La copertina è veramente assurda, anche se ha uno strano fascino!

mercoledì 8 aprile 2009

L'invasione musicale primaverile

La primavera è un momento prolifico per le nuove uscite. Ho fatto una selezione delle cose che ho più ascoltato ultimamente.

PJ Harvey & John Parish - A Woman A Man Walked By
Forse io sono rimasto fermo con una mia idea, mentre lei è andata oltre. Mi piace sì, ma non con l'entusiasmo di un tempo. Ci sono episodi strabilianti e qualche brano che mi convince meno. Comunque PJ è sempre PJ: una spanna sopra alle sue colleghe.

Silversun Pickups - Swoon
- Sembra una donna con la voce da uomo; anzi no sembra un maschio con la voce da femmina. Due anni fa in auto, ascoltandoli per la prima volta io e il resto della ciurma a discutere senza trovarsi d'accordo. Arrivato a casa, scopro che sono di Los Angeles e il cantante dalla voce molto particolare si chiama Brian Aubert. A questo loro secondo lavoro forse manca un po' della freschezza del loro primo Carnavas. Indie rock, dream-pop, alt-rock, neo-gaze: le solite insulse etichette-gabbia. Io li trovo divertenti ed estremamente "californiani"; forse leggermente adolescenziali, ma ogni tanto ci sta.
Panic switch mp3

Bat
for Lashes - Two suns
Vocalità molto originale (in certi passaggi ricorda Kate Bush) per Natasha Khan, musicista anglo-pakistana che ama le sonorità eteree, le percussioni tribali e sipingersi il viso come una dea pagana. I Radiohead l'hanno voluta come supporter al loro ultimo tour. Questo secondo disco cresce ad ogni ascolto e conferma le sue doti.
Glass mp3
Moon and moon mp3

The Decemberists - The hazards of love

Ne ho già parlato pochi giorni prima della sua uscita: per me finora il miglior disco del 2009.

Cursive - Mama I'm Swollen
Ho conosciuto per caso questo gruppo americano del Nebraska vedendoli suonare al David Lettermann Show. E dire che sono già al sesto album. Dal vivo mi sono parsi interessanti, ma il disco, in cui comunque spiccano buone canzoni, non mi ha convinto del tutto; non ho ritrovato quel phatos che avevo intravisto dal vivo.

venerdì 20 marzo 2009

The Decemberists - The hazards of love: dischi così non li fa più nessuno


...o quasi. E non intendo dire banalmente "belli", ma mi riferisco alla passione, al coraggio di rischiare e alla capacità di creare attingendo dalle migliori tradizioni per poi andare oltre.
In piena era mp3/download creare un concept album con tutti i brani collegati da un filo narrativo e musicale, che se li ascolti in un Ipod ti si spezzano, lo trovo quasi commovente.
Un disco di sessanta minuti, che richiede tempo.
Un album i cui brani sono tutti concatenati e risultano allergici ad ogni tipo di playlist.
Che quando cominci ad ascoltarlo devi arrivare fino in fondo, dove ti aspetta la reprise del tema centrale cantato da un coro di bambini e in chiusura una ballata da brividi.
Una fiaba rock d'ispirazione medievale, con le radici piantate nella tradizione folk e prog inglese.
Un sound che suona seventies e moderno allo stesso tempo.
I rischi dell'amore, il quinto album del gruppo di Portland (Oregon) da tre giorni suona quasi ininterrottamente in casa mia.
The Decemberists - The hazards of love

martedì 10 marzo 2009

Nuove uscite e nuovi ascolti

Periodo musicalmente intenso, in cui uscite interessanti e attese si susseguono. Qual è il disco più bello per questi primi due mesi dell'anno? C'è molta carne al fuoco, non saprei dire.
Yeah Yeah Yeahs - It's blitz
Dopo il secondo album, la svolta del gruppo newyorkese era nell'aria, ma mi aspettavo di più. Non basta inserire le tastiere, ci vogliono le idee. La splendida voce di Karen O non graffia più come all'inizio e neppure la chitarra di Nick Zinner. Merita: Shame and fortune.

Anthony Joseph And The Spasm Band - Bird Head Son
Ingredienti: funky, jazz, groove e ritmi tribali miscelati insieme. Ecco ciò che è riuscito a fare con bravura questo poeta/musicista originario di Trinidad. Dovranno incatenarmi per farmi stare fermo con certi brani dal puro sapore funk, preferibili a quelli lenti. Ascoltare Vero per credere.

Ministri - Tempi bui
Nell'era di amici, grandi fratelli, fattori e fattorie ci sono ancora ragazzi portatori sani di incazzatura da riversare in musica. Forse acerbi e un po' ingenui vista l'età, ma freschi e diretti.

U2 - No line on the horizon
Nuova linfa o semplice intervento estetico con l'equipe medica Eno/Lanois? Parevano imbalsamati verso un'inevitabile decadenza, invece danno ancora qualche zampata: Moment of surrender, Stand up comedy. Dopo un paio di ascolti però mi viene voglia di risentire solo quei due-tre pezzi, il resto mi attira meno.

Dan Auerbach - Keep it hide
Blues e country, souni distorti e acidi per la chitarra e voce dei Black Keys. Il tutto con un approccio Lo-Fi e diretto.
The prowl


Julie's Haircut - Our Secret Ceremony

Doppio CD bello e complesso (Liturgy + Sermon) di un gruppo italiano (emiliano) che non conoscevo. Un prodotto coraggioso per il mercato italiano, dal quale traspare una gran voglia di fare musica senza porsi limiti, al di là dei generi. Ci si può trovare space e kraut rock, psichedelia ed anche progressive, vista la durata e l'impostazione di alcuni brani. Alligatore li ha ospitati qualche giorno fa in una un'intervista.
download dal sito ufficiale: Sleepwalk