giovedì 22 agosto 2019

Viaggiare senza cellulare e senza internet

Probabilmente è stato il viaggio più bello o perlomeno la vacanza dove ci siamo goduti ogni attimo e ogni paesaggio senza il filtro di uno schermo e senza rete.
Era l'estate del 2001 e con un camper in venti giorni abbiamo macinato quasi 3000 km. Qui sotto la mappa (clic per ingrandire) con partenza da Los Angeles ricostruita dal diario di viaggio che ho ritrovato.

Berlusconi era appena diventato presidente del consiglio per la seconda volta. Erano gli ultimi mesi della lira e il cambio era un disastro, ma avevamo finito di pagare il mutuo. L'Adsl era un lusso, Facebook non esisteva, neppure Messenger era ancora partito e il web stava muovendo i primi passi.. Facemmo in tutto due telefonate a casa da  un telefono pubblico per dire che andava tutto bene.
Mi piacerebbe un giorno tornare a fare un viaggio così, senza connessioni, senza whatsapp, senza ossessioni. Solo musica. Sarà mai più possibile?
Qual è stato il vostro ultimo viaggio o vacanza in queste condizioni? 







































La California State Route 1 costeggia il pacifico con paesaggi meravigliosi

domenica 11 agosto 2019

Strane estati - Corsi e ricorsi della politica e una compilation

Ci si è indigna (giustamente) per Salvini al Papeete, ma ricordo bene una notte a Rimini quando mi ritrovai di fianco De Michelis, ministro del governo Craxi. Unto e sudato danzava contorniato dal solito seguito di nani e ballerine. Fu un'estate strana. Fu un trauma difficile da superare. Intuii che forse stavo sbagliando locali e compagnie
Per tornare al presente, la trap, ahimè, è la colonna sonora ideale per i tempi di merda che stiamo vivendo. Almeno all'epoca la musica era un po' meglio: bastava grattare la patina e i lustrini tipici degli anni '80. 


venerdì 9 agosto 2019

Dialoghi surreali sotto la canicola

Gli eventi familiari mi hanno riportato a frequentare il mio antico paesello. A volte fa uno strano effetto; un misto di nostalgia e disagio. Volti noti rivisti a decenni di distanza: ragazzini diventati adulti, giovani diventati vecchi; luoghi dell'infanzia quasi irriconoscibili, come i bar storici oggi gestiti dai cinesi. Dulcis in fundo, persone che ricordavi equilibrate con cui intrattenere dialoghi come quello che segue...

Mi fermo per un caffè e incontro una vecchia conoscenza.
- Ehi, ciao come va?
- Bene, bene sono in pensione da cinque anni.
- Beato te! Io ho ancora almeno dieci anni. Com'è possibile?
- Beh sai, lavoro usurante. Tutti gli anni sulle piattaforme!
- Giusto, è vero. Hai una buona pensione?
- Pensioni! Ne prendo dieci di pensioni.
- Cioè?? Ma va là! All'improvviso qualcosa non quadra.
- Sì, sì! Ho quella d'invalidità, quella di quando mi hanno fatto cavaliere del lavoro... (e via dicendo).
- Ah sì, e quanto prendi?
- Trentamila euro. Ogni mese ne risparmio 29. Sono anche il proprietario del bar e di tutto l'edificio.
- Ma non è mai stato dei tuoi genitori!
- La vecchia padrona mi ha regalato tutto.
- Ah, ok. Ma cosa te ne farai di tutto questo patrimonio che non hai figli?
- Lo regalo, qualcosa darò anche a tua sorella.
- Grande, anche perché lei la pensione non ce l'avrà mai. Quando la vedo glielo dico.
- Diglielo, diglielo.
 Lo dico spesso a quelli che conosco (più che altro per consolarmi):siamo sicuri che andare in pensione presto faccia bene?

Dalle mie parti qui in Romagna e anche nella mia famiglia c'è una discreta tradizione, diciamo così, di stravaganza e io ho sempre un gran rispetto per tutti coloro che deviano dalla norma. Qualche storia l'ho anche raccontata.

sabato 3 agosto 2019

Occhi di bosco



Da alcuni anni d'estate ho un ospite illustre e baffone da quel di Bologna.
Guantino detto Guanty.