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lunedì 6 agosto 2012

Pubblicità di merda #2

Un mese fa si era parlato di pubblicità di merda e nello specifico degli stupidi spot inneggianti la superiorità di certe automobili nel disprezzo delle regole e nella finzione che le nostre strade non siano perennemente congestionate.
Passiamo oggi ad un'altra categoria altrettanto odiosa, nonché demenziale: quella delle pubblicità via sms. Qualche giorno fa mi è arrivato questo messaggio: Non possiamo vivere senza di lui e lui canta NON VIVO PIU' SENZA TE, ascolta BIAGIO ANTONACCI (3,00€). Segue un link.
Da quando ho cambiato operatore me ne arriva uno quasi tutti i giorni e, come a me, presumo a qualche altro milione di italiani. Si sa che sparando merda nel mucchio prima o poi qualcuno se la mangia. Non è solo per Biagio Antonacci, il cui giudizio lascio pietosamente sospeso (ci hanno già pensato con la solita mirabile sintesi quelli di Spinoza) ma mi piacerebbe capire qual è il motivo che può indurti a buttare tre euro per scaricare/ascoltare una qualsiasi canzone dal telefonino.

Biagio Antonacci ha pronte 40 nuove canzoni. Per non cantarle chiede 5 milioni in biglietti di piccolo taglio. 

Biagio Antonacci e Laura Pausini canteranno per i terremotati. Ingegnoso come piano di evacuazione.

martedì 10 luglio 2012

Bullshit commercial

Della serie pubblicità di merda

Della serie pubblicità di merda 2


Qualcuno le pubblicità le prende alla lettera.
Un episodio che mi è capitato circa un mese fa. Sono le otto di mattina e in auto vado alla panetteria che si trova di fronte ad una piazzetta con parcheggio. Mentre esco incrocio una donna che arriva di corsa barcollando sui tacchi. Dopo pochi secondi, quando mi avvio all'uscita del parcheggio (che in pratica è un incrocio), capisco il motivo della fretta: un SUV grande come il vagone di un treno merci ostruisce completamente il passaggio. L'auto è in moto e contromano e nel sedile dietro c'è un bambino con la zaino scolastico appoggiato sulle gambe. Aspetto un minuto, indeciso sul da farsi; sto per scendere quando vedo la tipa arrivare. Appena nota la mia faccia parte la giustificazione: - Nel parcheggio le macchine sono troppo strette e non ci passavo. Risposta fulminante: Comprare un'auto un po' più piccola no? 
(Il parcheggio è normalissimo: io non ho un'utilitaria ma non ho mai avuto problemi).

giovedì 12 aprile 2012

Struzzi e ciabatte nell'ex-era dell'ottimismo

Andy Singer
Qualche giorno fa mi serviva una ciabatta elettrica...

Sono al supermercato a fare la spesa e vedo il classico cestone stracolmo con offerte a 15 euro. Non mi pare un granché, per cui dovendo andare in un emporio dove hanno di tutto, mi sono detto che l'avrei potuta comprare lì. 
Entro, cerco un po' fra le corsie deserte e in uno scaffale vedo dei superciabattoni spaziali a sei prese senza prezzo.
Chiedo alla commessa che mi spara 50 euro e qualche centesimo! (???) Domando se è sicura perché non è possibile; al che va dal superiore il quale, dopo aver alzato gli occhi da una scrivania dalla quale non l'ho mai visto muoversi, le dice con aria distratta e scocciata di controllare il prezzo sul pc (in effetti mi pare un po' troppo). Dopo un paio di minuti, notando che la tipa non cava un ragno dal buco, mi avvio all'uscita dicendo: - Va beh, lasciate stare perché non la compro neanche se costa la metà. Tornando a casa mi viene in mente il negozietto del vecchio elettricista, ultimo baluardo cittadino di fronte all'avanzata dei megastore dell'ottimismo. A tal proposito, tutti ricorderanno il tormentone pubblicitario dell'unieuro con il povero Tonino Guerra come protagonista (chissà come riuscirono a convincerlo). Uscì su tutte le reti a partire esattamente dal 26 agosto 2001. Due mesi prima, per festeggiare la fine del mio mutuo casa, ero stato in vacanza in California e Arizona noleggiando un motorhome nonostante il cambio disastroso lira-dollaro (poi nel 2002 sarebbe arrivato l'euro... ). 
Direi che a distanza di un decennio siamo praticamente passati in un'altra era, allora immaginabile solo nei romanzi distopici. Dieci anni in cui l'illusione ottimistica di una crescita economica perenne è stata erosa fino all'osso. Chissà cosa ne pensa ora Gianni del profumo della vita. Non che sia obbligatorio vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma ormai si è capito che la prospettiva di un futuro decente non sta più nell'abbondanza e nell'aumento dei consumi; il problema è che in tanti ancora fingono di non averlo compreso: conosco persone con le pezze al culo, che girano con il telefonino ultimo modello da 700 euro.
Fine del pistolotto sui massimi sistemi e torniamo al negozio del vecchietto simpatico. Entro e trovo con mia grande sorpresa due modelli di multipresa (da tre e da sei) la prima costa cinque euro. Affare fatto e fanculo a megastore, ipermercati e struzzi globalizzati.

martedì 17 marzo 2009

Mamma, posso mettere il gatto in lavatrice?


Il Papa ha proprio sempre ragione. Come oggi quando a bordo dell'areo per il suo primo viaggio in Africa ha detto che:
"l'uso dei preservativi non risolve, anzi aumenta i problemi". Specie nelle famiglie.

giovedì 19 febbraio 2009

La canzone che il premier canta ogni mattina


Da quando ha imparato un po' l'inglese, ogni mattina davanti allo specchio, egli canticchia questa canzone pensando alla Magistratura e agli italiani.

lunedì 5 gennaio 2009

A volte siamo proprio delle bestie


Della serie: bastano 30 secondi per sputtanarsi.
Impariamo dagli errori altrui.