mercoledì 30 dicembre 2015

Star Wars - Il Risveglio della Forza in un tweet e ½

Se n'è già parlato tantissimo, perciò chiudo l'anno con estrema sintesi.

Sequel, newquel, reboot, remake, mera operazione commerciale...
Al netto del martellante e fastidioso tam tam mediatico, una mirabolante creatura cinematografica in cui immergersi piacevolmente, sospesi tra revival e rinnovamento.




Legenda voti
@ una cagata pazzesca
@½ pessimo
@@ trascurabile
@@½ passabile
@@@ buono
@@@½ da vedere
@@@@ da non perdere
@@@@½ cult
@@@@@ capolavoro

martedì 29 dicembre 2015

Cinema: il meglio, il peggio e le scene cult del 2015



Come tutti gli anni vi tocca il classificone. Per i primi tre c'è anche il link con relativo post.

IL PODIO


VIZIO DI FORMA (P. Thomas Anderson)


BIRDMAN (Alejandro González Iñárritu)


NON ESSERE CATTIVO (Claudio Calegari)



FLOP

Humandorid
Tutto quello che non piace della fantascienza. Peccato, perché su Neil Blomkamp contavo parecchio dopo l'ottimo esordio di District 9.

Samba
Non che mi aspettassi un capolavoro, ma dopo il divertente Quasi amici, una prova totalmente incolore per Olivier Nakache ed Éric Toledano, coppia di registi parigini. Retorica e didascalismo à go go su temi come immigrazione e integrazione. Tutto quello che non mi piace in un film (in questo caso francese).


L'ECCELLENZA

Mustang (Francia)
Beasts of no nation (Usa)
Suburra (Italia)
American Sniper (Usa)
Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza (Svezia)
Il segreto del suo volto (Germania)
Il racconto dei racconti (Italia)
Musarañas (Spagna)
Timbuktu (Francia - Mauritania)
Hungry Hearts (Italia)
Blue Ruin (Usa)
Babadook - (Australia)
Youth - La Giovinezza (Coproduzione)
Jodorowsky's Dune (Usa)

DA VEDERE


The imitation game (UK - Usa)
The Drop - Chi è senza colpa (Usa)
Gemma Bovery (Francia)
Selma - La strada per la libertà (Usa)
La Isla Minima (Spagna)
Calvario (Uk)
Wild (Usa)
Corri ragazzo corri (Germania - Francia - Polonia)
Mia madre (Italia)
Noi e la Giulia (Italia)
Giovani si diventa (Usa)
Louisiana - The Other Side (Italia - Francia)
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet (Francia)
Who am I (Germania)
Big Bad Wolves (Israele)
E' arrivata mia figlia (Brasile)
Sicario (Usa)
Ritorno alla vita (Coproduzione)
La felicità è un sistema complesso (Italia)
Quel fantastico peggior anno della mia vita (Usa)
'71 (Uk)
Vulcano - Ixcanul (Francia - Guatemala)
Ex-Machina (UK - Usa)
Diamante nero (Francia)
Dio esiste e vive a Bruxelles (Belgio - Francia)
Irrational man (Usa)
Star Wars - Il Risveglio della Forza (Usa)
Il ponte delle spie (Usa)

SCENE CULT (Link)

Vizio di forma: l'urlo di Joaquin Phoenix




La felicità è un sistema complesso: Il tuffo in piscina

venerdì 25 dicembre 2015

Natale a Montevideo

Passaggi di consegne.
Quell'estate scrissi la tesi su Dino Campana. Per la mia sete di viaggiare la poesia che più amavo era Viaggio a Montevideo.

Ora proprio là, sul Rio de la Plata, si trova mio figlio; per la prima volta così lontano e mai così vicino allo spirito che ha animato la nostra gioventù.


Quando
In una baia profonda di un'isola equatoriale
In una baia tranquilla e profonda assai più del cielo notturno
Noi vedemmo sorgere nella luce incantata
Una bianca città addormentata
Ai piedi dei picchi altissimi dei vulcani spenti
Nel soffio torbido dell'equatore...


Intanto 
in Uruguay, mentre da noi si soffoca con le polveri sottili... 
Nel giro di dieci anni sono arrivati all’84% di energia rinnovabile nel 2014 secondo dati ufficiali del Ministero dell’Industria, Energia e Miniere del paese. Uno strabiliante 84% in dieci anni. Da dove arriva questa energia? Dal solare, dall’idroelettrico, dalle biomasse agricole e dal vento. Tutto fatto in casa. Alla base di tutto una parola sconosciuta a tutti i governanti italiani: la programmazione.  fonte

martedì 22 dicembre 2015

Infinite Sun

Qui dalle mie parti sarebbe più giusto parlare di infinite fog. La nebbia sta stagnando da un mese, per cui ben venga ad asciugarci un po' le ossa questa canzone dei Kula Shaker che anticipa l'uscita a febbraio del nuovo album K 2.0.

Negli anni '90 per chi viaggiava in auto con il sottoscritto era facile beccarsi Govinda a manetta. K, il loro album d'esordio, è stata una delle migliori rivisitazioni del rock psichedelico anni '60.
Ora che ci penso era il '96... sono passati già vent'anni!

mercoledì 16 dicembre 2015

May the Force be with you (anche a cappella)

Tutto il cast (umano e non) di Star Wars con The Roots in una favolosa versione a cappella della celeberrima colonna sonora. Nel finale anche Mr. Harrison Ford.

Io comunque non sono un fanatico della serie: aspetterò il 2016 e forse l'Epifania per evitare la ressa.

lunedì 14 dicembre 2015

Cinema in bustina: La felicità è un sistema complesso



Enrico Giusti (Valerio Mastandrea) si è inventato un mestiere unico: convincere dirigenti irresponsabili di aziende a dimettersi evitando così il fallimento e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ma, come racconta il regista Gianni Zanasi (già apprezzato per il precedente Non pensarci): "la vita lo prende in contropiede, per cui avrà degli incontri inaspettati che lo metteranno in crisi”. 

La latente carica sovversiva del protagonista e dei due giovani fratelli in contrapposizione alla casta manageriale che sta rovinando l'Italia, al capitalismo malato e all'ipocrisia alto borghese.
Mastandrea in grande forma, tocca tutti i registri: dal comico al drammatico.
La scena cult in piscina.
Ottima colonna sonora (a parte l'inascoltabile Torta di noi)

La trama spesso piegata a ripetuti videoclip slow motion. Certi sono notevoli, altri di troppo.
Un sovraccarico di tanti ingredienti: la famiglia, il lavoro, la società globalizzata e lo scontro generazionale (il tema secondo me più interessante) senza particolare profondità.




Legenda voti
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@@ trascurabile
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@@@½ da vedere
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@@@@½ cult
@@@@@ capolavoro

venerdì 11 dicembre 2015

Cinema in bustina: The (boring) Walk


TRAMA:
La mattina del 7 agosto 1974 Philippe Petit passeggia tra le torri gemelle ancora in costruzione dopo averle collegate tramite un cavo d'acciaio.

- Messa in scena sbalorditiva nella vertigine della Grande Mela.
- La vertigine della camminata finale.
- La bravura di Joseph Gordon-Levitt.

- Più retorica che phatos: è molto più esaltante il racconto del vero Philippe Petit.
- Sarà che si conosce già la storia, ma a parte la camminata finale, due ore piuttosto noiose,   intervallate dai commenti autoreferenziali del protagonista.
- Le origini di Petit liquidate frettolosamente in una Parigi oleografica.




Legenda voti
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mercoledì 9 dicembre 2015

Cinema in bustina: The Visit

TRAMA
Due fratelli adolescenti: la quindicenne Becca e il fratello tredicenne Tyler vanno per la prima volta a trovare i nonni in una fattoria isolata della Pennsylvania armati di videocamere digitali per girare una specie di documentario sulla storia della famiglia materna.








- I due vecchi sono veramente inquietanti, specie la nonna.
- Dopo deludenti produzioni main stream come After Earth, l'inversione di tendenza con un genere horror low budget.

- Shyamalan non si smentisce: vuole sempre sorprendere e fare il fenomeno, ma la solita sciamanata risulta presto evidente.
- Gli sproloqui dei ragazzini davanti alla videocamera.
- I colpi improvvisi, le grattate alla porta e il tipico repertorio horror.
- Anche basta coi falsi documentari.




Legenda voti
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lunedì 7 dicembre 2015

Cinema in bustina: Mustang

TRAMA
In un paese della Turchia dei nostri giorni è l'ultimo giorno di scuola. Cinque sorelle adolescenti e orfane festeggiano in spiaggia con gli amici. La conseguenza è che vengono segregate in casa in un villaggio sperduto sulla costa del Mar Nero: un isolamento deciso dalla nonna e dallo zio dispotico per il loro comportamento giudicato scandaloso. La soluzione che si prospetta per le ragazze è quella odiosa dei matrimoni combinati. 
L'esuberanza dell'adolescenza però è dura da domare e i tentativi per fuggire dall'abitazione, trasformata in una prigione, si susseguono. 
- La freschezza dell'opera prima: Deniz Gamze Erguven, è una regista turca residente in Francia.
- Uno sguardo lucido sulla condizione femminile nella Turchia periferica.
- La vitalità delle cinque protagoniste nei confronti di un mondo oppressivo e retrogrado. In particolare quella della più piccola Lale, voce narrante dal temperamento indomabile.

- Ragazzine incantevoli e telegeniche,  forse un po' troppo...
- Qualche ingenuità narrativa e alcune scene di gruppo costruite in maniera artificiosa.




legenda voti
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sabato 5 dicembre 2015

Anche Scott Weiland se n'è andato

Gli Afterhours hanno cantato Non si esce vivi dagli anni '80ma a quanto pare anche i '90 non scherzano. Dopo Kurt Cobain e Layne Staley se n'è andato anche Scott Weiland.

Così avevo scritto qualche tempo fa.
Nella storia di ogni gruppo c'è quasi sempre un momento magico che spesso corrisponde ai primi anni di attività: un arco temporale in cui la libertà creativa non è stata ancora contaminata dalle pressioni, dai compromessi, dalle aspettative dei fans e dalle ambizioni individuali. Con Purple (giugno 1994) gli Stone Temple Pilots dimostrarono che l'etichetta grunge, affibbiata dopo l'uscita del primo disco Core, stava loro stretta. Non che il gruppo di San Diego non rientrasse in quel filone, ma gli elementi introdotti nelle canzoni che compongono questo album andavano oltre, verso orizzonti più ampi: dalla psichedelia di Silversun Superman e Lounge Fly, agli echi blues e southern di Big Empty; da una classica ballata on the road come Interstate Love Song, con il suo memorabile riff d'apertura, al folk psichedelico di Pretty Penny. Negli anni a seguire le smanie personalistiche e l'abuso di droghe di Scott Weiland (gran voce, ma carattere insopportabile) hanno segnato negativamente il destino del gruppo.
Oggi purtroppo l'epilogo a soli 48 anni. #RIPScottWeiland

Sotto, una delle mie preferite. L'altra è Lady Picture Show: mi fa venire in mente le estati spensierate degli anni '90 e i viaggi con mio figlio piccolo in macchina che ascoltava e cantava con noi. Commovente come la musica si leghi alle nostre esistenze e resti un ricordo vivo per sempre. 

mercoledì 2 dicembre 2015

Crimson Peak - Ovvero: ricca, ingenua e romantica fanciulla cercasi...

... da truffare.
Nei primi quindici minuti si capisce già tutto l'intrigo: non perché siamo particolarmente intelligenti, ma per la scontatezza della sceneggiatura. 
Unica nota di merito, l'ambientazione gotico-vintage da ghost story anglosassone in cui Guillermo Del Toro dimostra il suo talento. Tutto il resto è noia, compresi gli infiniti spifferi della casa maledetta. Rivoglio il regista de Il labirinto del fauno.