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venerdì 21 dicembre 2018

Un articolo che sottoscrivo, due documentari e un libro

L’immagine perfetta della contemporaneità per le nuove destre europee che si nutrono della paura è quella di una zattera sempre più piccola. Salvarsi vuol dire buttare qualcuno a mare per liberare spazio.
L'articolo in questione è quello di Christian Raimo su minimaetmoraliaUna riflessione dolorosa e cristallina sul nostro presente che si apre con una citazione tratta da Orizzonti di Gloria, il capolavoro di Kubrick.

Per chi ama musica e letteratura, mi pare il regalo ideale da fare e da farsi. Anche perché, cos'altro potrà mai salvarci dalla barbarie di cui sopra?

Robert Smith che da adolescente legge Lo straniero e scrive di getto Killing an Arab, uno dei primi successi dei Cure. William S. Burroughs e la sua tecnica di scrittura – il cut up – che influenzò Patti Smith, Michael Stipe dei R.E.M. e Kurt Cobain. Ma anche un viaggio nella narrativa Southern Gothic, fondamentale per artisti come Sparklehorse o Nick Cave, e il ruolo di Alice, il personaggio creato da Lewis Carroll, nelle canzoni dei Beatles e del rock psichedelico. I Radiohead e George Orwell.

Jimenez è una realtà editoriale indipendente nata a Roma nel 2018.


Ho letto su Solaris la recensione del docufilm Santiago, Italia di Nanni Moretti. Spero di poterlo vedere presto. Come ho commentato nel blog, una storia che mi coinvolge anche perché l'ho conosciuta una di quelle famiglie cilene, accolta in Romagna nel paese dove sono cresciuto da ragazzino. Si integrarono alla perfezione e uno dei figli entrò a far parte del gruppo dei miei amici. Tempi che purtroppo pochi ricordano e ha fatto bene Nanni a ripercorrere questa storia. 

Secondo documentario - che non vedrò mai - e che mi urta già solo col titolo è Firenze secondo me ad opera di un uomo dall'ego inutilmente smisurato. A tal proposito un articolo molto persuasivo su linkiesta che inizia così: Non lo invitiamo a cambiare mestiere, sennò poi ce lo ritroviamo di nuovo a fare il premier. E sarebbe un’eventualità decisamente più pericolosa rispetto al ruolo tutto sommato innocuo dell’Alberto Angela dei poveri.


via

mercoledì 27 dicembre 2017

2017 up & down - cinema


Come si può notare dai salti di gioia, anche quest'anno è andata.
Passato Natale, possiamo tornare ad occuparci di cose più divertenti, tipo il cinema.
Nella sidebar trovate tutti i film visti sulla teiera con relativi voti.
Qui sotto una sintesi; mentre per i post completi il tag è film 2017.

I 5 MIGLIORI

La La Land - Damien Chazelle (uscita 26 gennaio)
Quest'anno non c'è gara. Damien Chazelle è un fuoriclasse: è giovanissimo e chissà cosa ci regalerà in futuro. Per chi ancora non l'avesse visto, approcciatevi senza troppi filtri; non per sospendere il giudizio, ma per goderne a pieno. Lasciatevi emozionare e trasportare come i due protagonisti, quando volano senza gravità nella scena dell'osservatorio. 

Blade Runner 2049 - Denis Villeneuve (uscita 5 ottobre)
Per dirla in breve: l'unico vero problema di Blade Runner 2049 è che quando uscì l'originale di Ridley Scott si era di fronte ad un'opera che non assomigliava a niente di visto in precedenza. Ciò non toglie che il regista canadese sia riuscito ad ottenere il massimo possibile da una sfida ad alto rischio, salvaguardando la propria autorialità e mantenendo al tempo stesso un solido collegamento all'universo visivo e narrativo di uno dei cult che ha fatto la storia del cinema, non solo di fantascienza.

Wind River - Taylor Sheridan (28 novembre Torino Film Festival)
Partendo da un soggetto classico e apparentemente sfruttato come il mito della frontiera selvaggia, si costruiscono ancora ottimi film come questo: basta saper utilizzare al meglio gli ingredienti giusti: sceneggiatura solida, lo sfondo maestoso della natura e una colonna sonora ispirata, garantita dalla coppia Warren Ellis/Nick Cave.

Arrival - Denis Villeneuve (uscita 19 gennaio)
Villeneuve riesce a schivare tutte le trappole insite nel genere invasione aliena e ad inventarsi qualcosa di originale. Due ore che fanno pensare ed emozionare, dove la comunicazione tra specie diverse e la percezione del tempo sono i temi affascinanti proposti.

Dunkirk - Cristopher Nolan (uscita 31 agosto)
La terra, il mare e il cielo protagonisti: alleati e allo stesso tempo carnefici nella lotta per la sopravvivenza. Nolan ha tracciato una nuova linea per i film di guerra.

MIGLIOR FILM ITALIANO

Tutto quello che vuoi - Francesco Bruni (uscita 11 maggio)
Il valore della memoria storica; la forza della parola e il suo potere evocativo: che sia scritta, orale o sotto forma di poesia incisa sui muri di una stanza come si racconta nel terzo film di Francesco Bruni con un commovente Giuliano Montaldo.

DELUSIONI

Madre - Darren Aronofsky (uscita 28 settembre)
Sul fatto che Aronofsky sia un autore con la a maiuscola non ci sono dubbi, come pure sulla certezza che quando si lascia trasportare da farneticazioni filosofiche e da un linguaggio eccessivamente metaforico riesce ad essere fastidioso se non insopportabile (vedi anche L'albero della vita). Per me la sua opera migliore resta Requiem for a Dream.

Song to Song - Terrence Malick (uscita 10 maggio)
Dopo 15 minuti la noia e la tristezza sono calate inesorabili sul mio volto. Un'impresa notevole visto il cast a disposizione e la location di Austin. Esiste un limite oltre il quale le ellissi, i salti spaziali, la destrutturazione del racconto e il diluvio di quesiti esistenziali diventano controproducenti.

DOWN

Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse (uscita 20 aprile)
Il cinema francese gode di ottima salute, ma anche i cugini producono la loro dose di schifezze. In questo caso si continua a sfruttare l'effetto simpatia di Omar Sy (Quasi amici) fotocopiando un film messicano, peraltro peggiorandolo nettamente.

lunedì 2 gennaio 2017

Blob di fine/inizio anno

via
























Propositi per i prossimi natale e capodanno:
1 opzione: aggiornare e sfoltire la rubrica del telefono.
2 opzione: neutralizzare WhatsApp per quella decina di giorni onde evitare il diluvio di stronzate (sempre le stesse). Un bel sms di auguri e bona lè.



I 70 anni di Patti Smith 
nella sua città ha tenuto un concerto suonando Horses. Sorpresona di Michael Stipe che si è presentato sul palco con la torta cantando Happy Birthday.

















La stronzata musicale di fine anno
Fausto Brizzi intervistato a proposito della morte di George Michael: Gli anni '80 sono finiti quando si sono sciolti gli Wham. (1986).
Smiths, Cure, The The... giusto per fare qualche nome.



Gli album più attesi sulla teiera per il 2017
The XX – I See You
The Shins - I Gleek on Your Grave
The National
Arcade Fire
Gorillaz

E ricordate gente
Un uomo senza musica è come un uomo senza gusto o senza udito; ha un senso in meno.Gianni Rodari


sabato 24 dicembre 2016

Colonne sonore natalizie last minut

Mi annoiano gli standard natalizi che ogni anno ammorbano l'etere e come sottofondo per la cena della vigilia sulla teiera con il solito gruppo di amici e amiche, ho avuto l'ispirazione all'ultimo momento.
Così oggi ho deciso di rispolverare uno dei primi album di Joe Jackson, Jumpin' Jive del 1981. Sempre di standard si tratta, ma del jazz e dello swing degli anni trenta-quaranta riarrangiati da dio. Puro divertimento.







Un altro disco che sa di natalizio, senza essere nato per lo scopo, è l'album d'esordio di The Leisure Society: si intitola The Sleeper. Pop folk che rilassa e stimola buon umore; cosa non da poco, visto che quasi sempre l'effetto che mi stimolano le festività con tutte le loro menate è esattamente contrario.
Siate felici, passerà anche quest'anno, indigesto per tanti motivi; cerchiamo almeno di godercela in questi ultimi giorni.

giovedì 15 dicembre 2016

2016 - up & down sulla teiera volante

[down]
- Avevo un certo presentimento, ma la scoperta devastante è stata che dovrò lavorare fino quasi a 70 anni. Fuck youuuuu!

- La buona scuola renziana. Avrebbero dovuto chiamarla La scuola alla buona.

- L'unione dei comuni della bassa romagna e l'insensato dispiegamento di autovelox: 24 in un solo colpo, oltre a quelli che già c'erano. Sanguisughe.

[up]
- In primavera ho fatto un'altra scoperta. Il mal di testa quasi quotidiano che mi tormentava da un anno con altri disturbi fastidiosi era causato dal glutine: sono diventato intollerante, sulla soglia della celiachia. Ho cambiato alimentazione e finalmente sto benissimo. Mi dispiace tantissimo per la birra (comunque la Tennent's fa una gluten free buonissima).

- La mostra David Bowie Is
- La mostra Genesi di Salgado alla chiesa San Giacomo di Forlì.

























Buoni propositi di Natale: stravacco totale e irish coffee terapia.


martedì 24 dicembre 2013

sabato 24 dicembre 2011

Le due facce del Natale

 

Entrambe le foto esprimono il mio umore alterno durante le festività natalizie.
Stasera, sulla teiera, classica cena della vigilia. Quest'anno con gli amici americani siamo diventati quindici!. Stretti, ma felici! Gioco musicale della serata: colonne sonore di film da indovinare. E questo è Hithchock coi bambini. 
Quasi tutto il resto è invece nella smorfia di Mr. Zappa.

Merry Christimas

giovedì 23 dicembre 2010

E' Natale, lasciami entrare

Dopo il freddo dei giorni scorsi Matula, la nostra vecchia gattona anarchica e turbo/lenta, non ne vuole sapere di stare fuori. Con l'arrivo del Natale poi, fin da quando era cucciola, ha sempre avuto il suo posto prediletto...







































Il gatto è una creatura indipendente, che non si considera prigioniera dell’uomo e stabilisce con lui un rapporto alla pari. (Konrad Lorenz).
Essendo anch'io allergico ai padroni, nonché insofferente ai loro servi e lacché, è così che intendo e spero sempre che siano i rapporti fra le persone.
I miei auguri e quelli di Matula a tutti i lettori e agli amici bloggers.

mercoledì 23 dicembre 2009

La parte più bella del Natale


Sono al lavoro per la classica cena della vigilia che come da tradizione si svolge a casa nostra con gli amici più cari. Come si può intuire dalla foto sopra, non mi occupo della parte culinaria.
A presto, dopo Santo Stefano con il post dei film più belli dell'anno.
Siate felici.

venerdì 18 dicembre 2009

I particolari che fanno la differenza

In una piazza ho visto i bambini delle scuole che addobbavano gli abeti con i loro lavoretti: faceva molto clima natalizio; tutto bello e creativo. Come sottofondo musicale gli altoparlanti gracchiavano Le tagliatelle di nonna Pina... Poi mi sgridano perché a Natale divento intollerante! Ovunque vai sei circondato da cose demenziali (l'ultima è Babbo Natale che si arrampica) nonché da milioni di kilowatt bruciati.

sabato 27 dicembre 2008

Fuga dal Natale










Il mare di S. Stefano sulla nostra spiaggia deserta.
Adriatico infuriato e vento di bora gelido che graffia.
Uniche visioni tra sabbia e acqua: io e lei, un'altra coppia di umani e due cavalli apparsi all'improvviso.

sabato 20 dicembre 2008

Un giorno il mondo rinascerà nelle mani di un bimbo



















I miei tre modi per augurare un felice Natale a tutti:
Il primo attraverso la mano geniale di Tanino Liberatore.
(Copertina di Frigidaire, primi anni '80)
Può essere interpretato in modi diversi...
Il secondo ovviamente in musica:
Merry Christmas (I don't wanna fight tonight)


Il terzo augurio è una frase scritta da Florence, una bambina nigeriana di otto anni ormai in Italia da qualche anno e che ha già imparato molto bene la nostra lingua. Alcuni giorni fa stava disegnando insieme ad altri bambini. Ad un certo punto si è alzata è venuta verso di me e sorridendo mi ha regalato un disegno della Terra accompagnato da una frase:
"Un giorno il mondo rinascerà nelle mani di un bimbo"
Geniale e poetica nella sua ingenuità. Il futuro sono loro, speriamo sappiano fare meglio di chi li ha preceduti.