Con le memorie attuali abbiamo ormai la possibilità di portarci appresso in una chiavetta una discografia sterminata. E' quello che stavo facendo proprio in questi giorni con la nuova flash usb che tengo in auto: ci stanno circa quattrocento album, per cui mi sono sbizzarrito. A parte quella decina di nuove uscite che poi sostituisco quasi ogni mese, ho cominciato ad inserire tutti gli album storici che ho amato.
Proprio ieri, dopo qualche anno di oblio, abbiamo ascoltato e riassaporato Protection dei Massive Attack e Dummy dei Portishead. Ma che dischi sono? Mentre guidavo facevo qualche calcolo e sono rimasto sorpreso nel ricordarmi che entrambi sono usciti nel 1994, prima di internet. Cioè, sono passati 22 anni! Come se negli anni '70 qualcuno avesse ascoltato la musica degli anni '50. Un dinosauro!
Eppure la mia percezione dello scarto tra il trip hop e parecchia musica attuale è veramente minima. Per fare un esempio prendiamo gli HÆLOS, trio londinese che sto ascoltando in questi giorni; siamo ancora in quei territori: sono figli dei Massive Attack con un occhio ai primi XX.
La percezione del cambiamento si avverte maggiormente nella fruizione, nei contesti e nell'utilizzo dei supporti, ma l'impressione è che negli ultimi vent'anni non ci siano stati grossi sommovimenti nei generi musicali.