La musica - direbbe Kandinskij - è una necessità interiore, una vocazione spirituale a cui, anche da semplice ascoltatore, non puoi sottrarti. Manderà i suoi emissari un giorno, ma tu ricostruirai il senso di quell'incontro solamente a distanza di tempo. (pag.28)
E a distanza di anni, un brano è tornato a farmi visita e a soccorrermi con le sue parole in occasione della morte improvvisa di un carissimo amico. L'ultima volta l'avevo incontrato alla reunion del mio gruppo; sembrava in gran forma: spaccone e simpatico come al solito. Il nome del blog si deve in buona parte a lui, oltre che ovviamente ai Gong, per un certo periodo la nostra band favorita. Abbiamo viaggiato insieme sulle teiere volanti sognando l'anarchia e una rotta per ogni tipo di libertà.
Buon viaggio G
La luce si fa più forte E tutti i nostri occhi guardano laggiù Per vedere cosa sta succedendo Ma è tutto a posto Presto sarai fuori vista E navigherai verso il sole
da I Never Glid Before - Gong
Buone cose insomma.
RispondiEliminaGrazie
EliminaCiao Lucien, nel contesto del post l'esser presto fuori vista ha chiaramente un'eccezione negativa legata alla morte, che di tanto in tanto sfiora tutti noi e ci lascia sgomenti. Io invece vorrei legare quell'"esser fuori vista" ad un più sano "mi togliero' dai coglioni e navigherò verso un nuovosole, una nuova vita". Non voglio morire ad una scrivania, non voglio vivere in un mondo in cui l'odio sta diventando una componente essenziale, voglio vivere dedicando il tempo a cio' che reputo importante. Come fare? Ci sto' pensando in maniera seria. Io sto correndo verso i sessanta (e tu mi sei coetaneo), quindi è arrivato il momento in cui la luce si faccia più forte, di mettere tutto a posto, viaggiando su teiere volanti e ri-sognando l'anarchia. Scusami per lo sfogo e un abbraccio.
RispondiEliminaNon è uno sfogo, sono pensieri che condivido.
EliminaRicambio l'abbraccio.
sono arrivato a 40 anni e mentre mi facevano gli auguri pensavo a un mio caro amico che non c'è piu' e col quale avrei voluto bere una birra in riva al lago e chiedergli dei suoi disegni, della sua vita, dei suoi cani e intanto che ci pensavo mi veniva il magone e pensavo a quante volte mi ha fatto ascoltare See Emily Play quando mi portava a spasso con la sua macchina visto che io ho preso la patente un po' tardi rispetto alla media. E See Emily Play mi ha cambiato la vita.
RispondiEliminaE' questo il potere della musica, soprattutto quando è legata a persone che ci sono care.
Eliminasono venuto sul tuo blog per chiederti se avevi letto di nico gamma,,o gianluca gaz galliani che dir si voglia, e di come sia stato triste leggere che da lunedì non c'è più..eravamo diventati amici su feisbuc,e mi aveva raccontato,nel tempo,episodi anche buffi su quegli anni,tipo che nel 77 lui faceva la spola con londra e sarebbe dovuto diventare il secondo tastierista di XTC,poi tornò,per una donna,e non se ne fece niente..o del suo amore per keith emerson,e l'odio per quel "fascista razzista" di rick wakeman..beh,ha suonato nel più grande gruppo italiano di new wave di sempre,e gli siamo debitori..spero stia facendo casino adesso,dovunque sia
RispondiEliminaLo imparo ora da te :(
EliminaL'avevi raccontato in radio... che storia! Concordo sui più grandi anche se solo per pochissimi anni.