giovedì 21 marzo 2013

19"72: un altro pezzo d'Italia che se va

Da ragazzino cominciai a fare atletica proprio per emulare le sue gesta e quelle di Fiasconaro. Tenevo un taccuino con annotati tutti i record personali: dalla velocità fino ai 400 e a tutti i tipi di salti. Quando avevo 18 anni provai i brividi nel vedere quel cronometro fermarsi a 19"72.
Mennea a 61 anni, Demetrio Stratos 34, Berlinguer 62, Battisti 55, Pasolini 53, De André 59, Magnus 57, Gianni Rodari 60... Chissà perché se ne sono andati così in fretta tanti personaggi favolosi, eroi della nostra infanzia e giovinezza!
Mentre altri camperanno fino a 90 e passa solo a rompere i coglioni. Fare nomi non sarebbe carino.

Incredibile: azzeccato con il cronometro del mio cellulare al primo tentativo

5 commenti:

  1. hai ragione è somma ingiustizia!!

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  2. ..ah se è vero! mio papa' se ne ando' a sessant'anni e i miei figli non l'hanno potuto conoscere, ne' lui ,loro...mentre c'è un pletora di pezzi di merda o assassini che non vogliono crepare.Neanche nella morte c'è giustizia..

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  3. Come i virus hanno il compito di essere dannosi più a lungo possibile... non facciamo nomi!

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  4. Riflessione amara,caro Lucien, ma terribilmente vera. E facciamo pure il nome: 'sto nano di merda quand'è che schiatta ?

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