Tamburini, Liberatore, Scozzari, Pazienza. |
Il trasloco imminente ha fatto riemergere dal fondo di una libreria frammenti di passato. Emozionante riprendere in mano i vecchi numeri del Cannibale e le foto di quel periodo. Era il mio primo anno d'università e in una Bologna apparentemente normalizzata dopo la repressione culminata con l'arrivo dei carri armati "chiamati" dal compagno sindaco Zangheri, convivevano il fricchetonismo degli indiani metropolitani e le pulsioni punk/wave che cominciavano a manifestarsi nei concerti di Skiantos e Gaznevada. I miei stessi gusti musicali spaziavano e sbandavano gioiosamente senza prendere una direzione precisa: dai Gong ai Devo, dai Clash ai Supertramp, dagli Area ai PIL.
Per quanto riguarda i fumetti, invece, mi innamorai a prima vista di questa rivista che troncava ogni legame con tutto ciò era stato precedentemente pubblicato in Italia. Un gruppo di autori all'epoca fuori da ogni logica di mercato, liberi e geniali: la creatività e la sregolatezza al potere. Due soli anni di vita, che bastarono a lanciare una nuova generazione di artisti e personaggi (primo fra tutti Rankxerox) che proseguirono su Frigidaire. Un connubio di provocazione ed innovazione grafica e stilistico-culturale che purtroppo ebbe vita breve per poi degenerare, ma che ancora oggi si può considerare all'avanguardia. Si raccontava che il primo numero era stato stampato in proprio negli ambienti underground grazie ad un cilindro di carta sottratto dagli autonomi da una cartiera di Roma e venduto a mano tramite canali alternativi.
Per quanto riguarda i fumetti, invece, mi innamorai a prima vista di questa rivista che troncava ogni legame con tutto ciò era stato precedentemente pubblicato in Italia. Un gruppo di autori all'epoca fuori da ogni logica di mercato, liberi e geniali: la creatività e la sregolatezza al potere. Due soli anni di vita, che bastarono a lanciare una nuova generazione di artisti e personaggi (primo fra tutti Rankxerox) che proseguirono su Frigidaire. Un connubio di provocazione ed innovazione grafica e stilistico-culturale che purtroppo ebbe vita breve per poi degenerare, ma che ancora oggi si può considerare all'avanguardia. Si raccontava che il primo numero era stato stampato in proprio negli ambienti underground grazie ad un cilindro di carta sottratto dagli autonomi da una cartiera di Roma e venduto a mano tramite canali alternativi.
che struggente ricordo..ho qualche anno più di te,nel 77 c'ero già,e i ricordi sono vivi..dal male a cannibale,quella era la bologna del movimento...
RispondiEliminanon ho vissuto quel periodo, però sempre onore ai cannibali! :)
RispondiEliminaBellissimi ricordi Lucien, non c'erano mai state delle pubblicazioni come il Male, il Cannibale, Frigidaire.Il fatto, poi,che tutti i più bravi 'disegnautori',geniali,innovatori,lavorassero agli stessi progetti, ne faceva pezzi d'arte grafica e opere di satira uniche e irripetibili.
RispondiEliminaTempi d'oro. Ora c'è solo artrosi intellettuale..
"Cannibale" non l'ho mai visto dal vero, a differenza de Il Male e Frigidaire, ha chiuso un anno troppo presto per me...
RispondiEliminaPensa te! Bel post.
RispondiEliminaSicuramente una stagione incredibile!
Se non lo avete letto suggerisco il librino di di Scòzzari Prima Pagare Poi Ricordare.
@ brazz:
RispondiEliminaQuanto ci si divertiva! Io andavo al "Punkreas" cantina underground dove suonavano i nuovi gruppi di Bologna. Poi cominciai a suonare anch'io...
@ Marco:
Questi mordevano forte!
@ Allelimo:
Tu sei un giovincello. :))
@ Enrico:
Anche Joe Galaxy di Mattioli... fuori di testa.
@ mr. Hyde:
Artrosi e basta... senza intelletto! :)
Battute a parte, la normalizzazione e l'omologazione delle idee sono nate proprio dopo quegli anni, con l'avvento delle tv private e del craxismo. Discorso lunghissimo e complesso, da saggio di sociologia.
Per fortuna alla fine dei '90 è nata la rete.
E' sempre piacevole ritrovare vecchi oggetti,quasi delle reliquie :) A me capita ogni tanto e mi emoziono sempre!
RispondiEliminaFormidabili quegli anni
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