Siamo nel 1979 quando una bomba esplode nella Germania ovest nell'abitazione di un diplomatico israeliano. I servizi segreti per fermare una serie di attentati ad opera di una cellula terroristica palestinese, pianificano una complicata operazione di spionaggio per infiltrare una giovanissima e inizialmente ignara attrice inglese a cui dovrà essere affidato il compito di scoprire gli obiettivi futuri.
Michael Shannon, nei panni di un agente del Mossad, e Florence Pough, nei panni della giovanissima Charlie, attrice dalle idee radicali, sono tra i protagonisti di questa mini-serie BBC in sei episodi ancora inedita in Italia, che ha debuttato negli Usa su Amc il 19 novembre e nel Regno Unito dal 28 ottobre.
Park Chan-wook (Old Boy) fa il suo esordio nel mondo delle serie con una storia tratta dal thriller di John Le Carré portando la sua personalità con una regia formalmente impeccabile che ricostruisce alla perfezione le atmosfere dell'epoca. E' proprio il regista coreano il valore aggiunto di questa spy story dal taglio classico che rispolvera il fascino intramontabile della vecchia Europa: agenti sotto copertura, doppi giochi, inganni e messaggi cifrati; il tutto nel contesto storico della guerra fredda e del terrorismo internazionale dieci anni prima della caduta del muro di Berlino. Una storia a tratti macchinosa dove si viaggia tra Europa e Medio Oriente con ritmi anche troppo troppo dilatati, ma una volta che la tensione aumenta e si intensifica, diventa avvincente.
P.S.
Sulla rampa delle scale c'è appesa una grande carta geografica del 1988. Quando mi fermo a guardarla mi prende sempre una strana nostalgia: non so se semplicemente della giovinezza o se anche di quell'Europa dove c'erano ancora le due Germanie, la Cecoslovacchia, la Jugoslavia e l'URSS. E ancor prima l'Europa in bianco e nero della trilogia berlinese di Bowie e poi di gruppi come i Joy Division immortalati con le splendide foto di Anton Corbijn. Confrontando quella cartina con l'Europa di oggi, sembra sia passato un secolo.
P.S.
Sulla rampa delle scale c'è appesa una grande carta geografica del 1988. Quando mi fermo a guardarla mi prende sempre una strana nostalgia: non so se semplicemente della giovinezza o se anche di quell'Europa dove c'erano ancora le due Germanie, la Cecoslovacchia, la Jugoslavia e l'URSS. E ancor prima l'Europa in bianco e nero della trilogia berlinese di Bowie e poi di gruppi come i Joy Division immortalati con le splendide foto di Anton Corbijn. Confrontando quella cartina con l'Europa di oggi, sembra sia passato un secolo.
Interessante!
RispondiEliminaBuon pomeriggio.
:)
EliminaDevo recuperarla. Mi interessa poco il genere, ma tra cast e regista...
RispondiEliminaL'ho vista in lingua originale. Dovrebbe uscire in Italia a inizio 2019
EliminaBello, bello, bello, questa epoca calda mi piace un sacco ... vedremo di cercarlo, prima o poi (anche se sul piccolo schermo, mi entusiasma poco).
RispondiEliminap.s.
il pc ha velocizzato tutto, anche la Storia? Banale dirlo? Chissà?
Il web di sicuro ha dato una bella accelerata!
EliminaPensa te: sto iniziando a leggere il Sarto di Panama di John Le Carré dall’altro ieri.
RispondiEliminaMi sa che è tratto da La tamburina, vero?
Il mondo nel 1988... sembra vicino ma non lo è affatto, tanti cambiamenti rapidi.
Sì sì, è La Tamburina.
EliminaBello, molto interessante? 1983, che vedo a lato, è quello ambientato in Polonia?
RispondiElimina(a me piace molto anche il disco di Ex:Re)
Sì è quello, ho solo visto la prima puntata. Sembra interessante, molto cupo: siamo nel genere ucronìa.
EliminaEx:Re mi ispira, ho iniziato ieri ad ascoltarlo.
Io invece ho mollato The Walking Dead, ho capito che è una serie che non avrà mai fine, con linee narrative dettate dagli abbandoni dei protagonisti...insomma, basta. peccato.
EliminaSì, troppo lunga. E poi ormai gli zombi li abbiamo visti in tutte le salse. L'apice con "28 giorni dopo" e da lì l'inflazione.
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