lunedì 23 marzo 2020

Cara catastrofe 4 - Dagli all'untore

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l’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!"
“Chi? io! ah strega bugiarda! sta zitta,” gridò Renzo; e fece un salto verso di lei, per impaurirla e farla chetare. Ma s’avvide subito, che aveva bisogno piuttosto di pensare ai casi suoi. Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là; non la folla che, in un caso simile, sarebbe stata, tre mesi prima; ma più che abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.


La storia si ripete. I nuovi untori sono i runner o ancora peggio semplicemente chi, per motivi di salute come il sottoscritto, dovrebbe camminare un'oretta tutti i giorni e si vergogna o addirittura ha paura di farlo anche attorno all'isolato. Il passo dall’aggressività social a quella faccia a faccia è molto più breve di quanto sembri.
A tal proposito è molto significativo il racconto di  Pietro De Vivo, editor di narrativa e saggistica per le edizioni Alegre, fermato a Roma mentre rincasava a piedi dal lavoro e trattato come un delinquente in maniera vergognosa.

Ho appreso con tristezza della scomparsa di Gianni Mura: l'unico narratore sportivo che amavo leggere. Riusciva a farti emozionare e a volare alto con i suoi racconti e la sua cultura.

Siamo andati a suonare da nostro zio che abita in fondo alla strada per chiedergli se aveva bisogno. Chissà se abbiamo trasgredito! Classe '28, pensava di averle viste tutte: il fascismo, la fame, la guerra, l'asiatica, Chernobyl, le torri gemelle, Trump, le citofonate... Questa gli mancava, ma non gli manca mai il senso dello humour. Ci ha tirato lui su di morale. Persona fantastica.

Periodo ideale per iniziare a leggere un libro come questo (896 pagine!). Una di quelle saghe familiari che mi sono sempre piaciute. C'è tutto il tempo.

14 commenti:

  1. Gianni Mura ha scritto pagine, sul calcio e soprattutto sul ciclismo, bellissime

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    1. Lo incontrai 11 anni fa alla presentazione del suo libro: "La fiamma rossa. Storie e strade dei miei Tour". Serata fantastica con una persona unica.

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  2. Ti dirò, esco solo per comprare da mangiare e ho comunque paura che qualche vicino zelante mi denunci... Che si debba restare tutti a casa il più possibile è sacrosanto, ma che siamo arrivati alla delazione mi sembra eccessivo.

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  3. Vere riflessioni, anche io pensavo di averle viste tutte (Chernobyl, le torri gemelle, Trump, le citofonate...per fortuna mi mancano le prime dello zio simpatico), e vado a leggermi Pietro De Vivo (c'è sempre da imparare). Tristezza per Gianni Mura, il suo "Giallo sul giallo" è un gran bel romanzo, ma ha scritto molto altro di bello, che è inutile che ti elenchi.

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    1. Un pessimo esempio, per fortuna non violento dal punto di vista fisico, ma che che fa tornare alla mente altri fatti ben noti.

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  4. Caro Lucien, consuma le mattonelle di casa per passeggiare...
    :-)

    Mi spiace per Gianni Mura, mi piaceva molto, ricordo una bella intervista in rete con Vinicio Capossela, ad esempio ma ce ne sarebbero da ricordare.

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    1. Per fortuna l'isola ecologica è piuttosto lontana, ma quando torno indietro senza sacchetto? :)
      Passo davanti ad un supermercato dove c'è sempre la fila, è capitato che qualcuno mi guardasse in cagnesco.

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  5. Buona lettura!
    E dai un grande abbraccio a tuo zio da parte mia.

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  6. Grande perdita quella di Mura x un amante del ciclismo come me (uno dei miei sogni e seguire il Tour tappa x tappa). La situazione è surreale e oggi nel mio paesino ho percepito subito l'inasprimento dei controlli col fermo di fratello e sorella che erano andati prima in pista e poi in piazza. Se non finisce mi aspetto i cecchini sui balconi...

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    1. Per non parlare della situazione demenziale delle carceri, come sai meglio di me.

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  7. Gianni Mura era diventato la miglior firma di Repubblica, univa competenza, passione e ottima scrittura.
    I carabinieri mi hanno trattato come un disgraziato una decina di giorni fa perchè mi avevano sorpreso in bicicletta a quattro chilometri dal mio comune: nessuna multa ma un cazziatone verbale come fossi lo scemo del villaggio.
    massimolegnani

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