Chi (fortunato lui) per motivi anagrafici non ha mai avuto l'opportunità di entrare in un negozio pieno di 33 giri in vinile si è perso una specie di viaggio in una dimensione parallela: quella delle copertine dei dischi, che l'avvento dei cd alla fine degli anni '80 ha contribuito a cancellare. La mia non è un osservazione nostalgica, ma solo una constatazione. Sicuramente il packaging e la creatività dei cd è andata migliorando nel tempo, ma le dimensioni sono quelle che sono. I veri vantaggi sono sempre stati la praticità e la mancanza di usura. I miei vinili dopo qualche anno si riducevano quasi sempre in condizioni pietose. Una volta entrati nel negozio il divertimento stava proprio nel perdersi a scorrere uno a uno i dischi nelle scaffalature soffermandosi ad ammirare come in una pinacoteca le opere più belle o sghignazzando di fronte a certe copertine pacchiane genere disco-music fine anni '70. Il massimo era quando la cover si sdoppiava svelando all'interno i testi e ulteriori foto o disegni.
Cominciamo una nuova serie di post con fronte e interno di una delle copertine più evocative dei Pink Floyd: Animals. La foto ritrae la "Battersea Power Station" centrale elettrica alla periferia di Londra con in cielo il maiale volante che poi spesso apparirà nei live del gruppo. Non è un fotomontaggio ma un vero maiale gigante volante pieno di elio che fu legato ad una fune.
busta del vinile