Chi (fortunato lui) per motivi anagrafici non ha mai avuto l'opportunità di entrare in un negozio pieno di 33 giri in vinile si è perso una specie di viaggio in una dimensione parallela: quella delle copertine dei dischi, che l'avvento dei cd alla fine degli anni '80 ha contribuito a cancellare. La mia non è un osservazione nostalgica, ma solo una constatazione. Sicuramente il packaging e la creatività dei cd è andata migliorando nel tempo, ma le dimensioni sono quelle che sono. I veri vantaggi sono sempre stati la praticità e la mancanza di usura. I miei vinili dopo qualche anno si riducevano quasi sempre in condizioni pietose. Una volta entrati nel negozio il divertimento stava proprio nel perdersi a scorrere uno a uno i dischi nelle scaffalature soffermandosi ad ammirare come in una pinacoteca le opere più belle o sghignazzando di fronte a certe copertine pacchiane genere disco-music fine anni '70. Il massimo era quando la cover si sdoppiava svelando all'interno i testi e ulteriori foto o disegni.
Cominciamo una nuova serie di post con fronte e interno di una delle copertine più evocative dei Pink Floyd: Animals. La foto ritrae la "Battersea Power Station" centrale elettrica alla periferia di Londra con in cielo il maiale volante che poi spesso apparirà nei live del gruppo. Non è un fotomontaggio ma un vero maiale gigante volante pieno di elio che fu legato ad una fune.
busta del vinile
Ho moltissimi ricordi ed emozioni legate alle copertine dei dischi.
RispondiEliminaCome dicevo in miei vari post sono un rappresentante della cd generation quindi per godermi le copertine mi sono sempre consumato gli occhi su quei 12cm!
Voglio citarti solo una copertina che mi ha sempre affascinato: Anathema -
A fine day to exit. Per me ha sempre avuto un'attrazione magnetica inspiegabile. Poi quando vedi il video di Pressure capisci la genialità della stessa e come riesca a raccontare una storia in un fotogramma!
Ti ho aggiunto al mio blogroll.
Saluti
Sussurri obliqui
Me la andrò a cercare questa copertina e anche informazioni su questo gruppo che mi incuriosisce.
RispondiEliminaCiao
Eccolo trovato! Ora ricordo della prima volta che ho visitato il tuo blog e mi hai illuminata sulla copertina di Meddle che guardavo passiva più o meno con l'espressione intelligente di Gilmour su "live at pompei" (per capicce).
RispondiEliminaUn appunto da rompicoglioni (quale sono) che non faccio a te ma in generale perché è una cosa che ho letto molto di frequente in italiano: la Battersea power station non sta affatto in periferia! Anzi, sta proprio a uno sputo da Chelsea e da Vauxhall...