Nel 1970, per 350.000 dollari, il giovane Neil Young comprò Broken Arrow Ranch nel nord della California, località dove ha vissuto per molti anni. Nel film concerto Heart of Gold, introducendo la celeberrima Old Man, Neil racconta che, trasferitosi al ranch, fece conoscenza con un'anziana coppia che viveva là: Louis Avala e sua moglie Clara. Un giorno l'uomo lo accompagnò con una vecchia jeep in giro per la tenuta fino al lago in cima alla collina. L'uomo gli chiese come mai un ragazzo come lui aveva così tanti soldi per comprarsi un posto come quello. "Fortuna, solamente fortuna" rispose Neil Young. Ormai era diventato un ricco hippie grazie al successo e alle vendite di Deja Vu e After The Gold Rush.
Old man fu scritta proprio per Louis ed è grazie a zio Neil e a canzoni come questa se sono cresciuto con la chitarra in mano.
Old man fu scritta proprio per Louis ed è grazie a zio Neil e a canzoni come questa se sono cresciuto con la chitarra in mano.
Le foto più belle del periodo d'oro di Neil Young scattate da Henry Diltz e Joel Bernstein. Morrison Hotel Gallery
A Broken Arrow Ranch con il suo cane Harte. Sullo sfondo la prima mandria. |
Sulla vecchia jeep della II guerra mondiale in giro per la tenuta con Henry Diltz. |
Bella storia, e foto splendide :)
RispondiEliminaNon so, a me 'ste storie di come qualche fortunata rock-star utilizza i suoi (pur non rubati ma in ogni caso troppi) soldi, mi lasciano sempre molto perplesso...
RispondiElimina@ allelimo:
RispondiEliminaE' semplicemente la storia che c'è dietro ad una delle canzoni che più mi piacciono di N. Young.
La curiosità di ricercarla per poi raccontarla mi è nata guardando le foto.
@ SigurRos:
Bellissima anche tutta la galleria di H. Diltz con tanti altri.
grande neil
RispondiEliminami ha accompagnato per un bel pezzo, nella sua versione country-rock
poi non l'ho capito più tanto, o forse lui ha lasciato una strada per percorrerne un'altra...
Cortez the killer è tra le mie dieci canzoni preferite...
Bel post. Neil Young acustico è quello che preferisco: le sue ballate di Harvest sono veramente uniche..anche CSN, mi piacciono un bel po'..
RispondiEliminaHo una particolare stima dell'uomo e mai mi sono dovuto ricredere. La galleria di foto è molto, molto bella grazie di avermici fatto arrivare...
RispondiElimina@ Itsas:
RispondiEliminaCome tutti ha avuto i suoi alti (molto alti) e bassi.
@ mr.Hyde:
Harvest è stata una delle mie prime palestre per imparare a suonare.
@ sassicaia:
Uno dei pochi per cui ho anch'io nel tempo ho sempre mantenuto una gran stima.
Non ho capito: se uno come Neil si è arricchito con i suoi dischi, grazie anche a noi che li abbiamo comprati, mi fa solo piacere. E che doveva continuare a fare il junkie sfigato? E poi, deve navigare nell'oro soltanto la solita merda, vedi quel personaggio nano affetto da priapismo senile?
RispondiEliminaNeil è un grande uomo, ancora oggi con la voglia di sperimentare.
..il coraggio di uscire fuori da binari.Di fronte alla propria autonomia intellettuale, nessun compromesso con il consenso.Oggi è più difficile rifiutare l'omologazione..
RispondiElimina@ Harmonica:
RispondiEliminaIn effetti son altre le cose che lasciano perplessi. In quegli anni chi vendeva i dischi guadagnava molto e N. Young almeno l'ha fatto facendo degli album splendidi ispirando generazioni di musicisti.
Cioè, il capitalismo è buono se chi ne beneficia ci piace, e cattivo se (per qualsiasi ragione) non ci piace?
RispondiEliminaIo penso che quando una qualsiasi persona guadagna come 10, 100 o 1000 dei suoi simili qualcosa di sbagliato ci sia sempre, si chiami Neil Young o Silvio Berlsuconi o Sergio Marchionne o (mettete qui il nome che volete).
Ad esempio, nella "bellissima" autobiografia di Keith Richards si può leggere di ville comprate e poi distrutte stanza dopo stanza, di persone pagate per assicurarsi che nessuno osi tagliare una torta o qualcosa di simile che il buon Keith DEVE accoltellare prima di entrare in scena, se no da fuori di matto...
Queste cose mi lasciano sempre, come già detto prima, molto perplesso: una cazzata è una cazzata anche se chi la fa è il mio artista preferito.
@ Allelimo:
RispondiEliminaD'accordissimo sulla pateticità di certe "cazzate" da rockstar viziate e sul fatto che ci sia qualcosa di malato nel capitalismo, però non capisco la perplessità sul fatto che un musicista si compri una fattoria per andarci a vivere (sul serio fra l'altro e non per vezzo.)
La perplessità non è su questa storia in particolare, nè sulla fattoria o su Neil Young.
RispondiEliminaE' proprio sul fatto che il sistema capitalistico permetta ad alcuni di avere a disposizione 350.000 dollari (che attualizzati fanno circa 5 volte tanto, cioè 2 milioni di dollari, o 1 milione e 350 mila euro) per comprarsi una fattoria e ad altri di fare fatica ad arrivare alla fine del mese.
Che, volendo, è lo stesso sistema che permette a me di scrivere cazzate sui blog e a 26.000 bambini sotto i 5 anni - OGNI GIORNO - di morire di fame o di malattie infettive evitabili.
L'unica parola che mi viene in mente per definire questa situazione è "ingiusto".
ma cosa c'entrano le cazzate di keith richards. poi nessuno ha detto che il capitalismo è buono, ma visto che nel capitalismo ci stiamo, trovo meno riprovevole far soldi vendendo dischi che non fatti con chi sa quali mezzi. come al solito il blogger conosciuto come allelimo non perde occasione per fare la solita trita e ritrita polemica.
RispondiEliminaHarmonica, ma va a cagare.
RispondiEliminamolto fine.
RispondiElimina@ Lucien:
RispondiEliminaFair Play, please. Si esprimono solo opinioni: tutto il resto non interessa.
Harmonica: caxxo, hai ragione tu: per essere fini si devono "mascherare" le parolacce, come tu ci insegni!
RispondiEliminaRiformulo la frase in maniera educata:
"Harm0n1c4, ma va a c4g4r3!"
Lucien: fair play, per me basta.
Sono quasi due anni che incasso insulti senza ribattere, ora mi sono stufato.
E poi, m1nch14 che noia, ogni volta che si esprime un pensiero diverso dal "sentire comune" si viene accusati di essere "polemici". E' solo un parere diverso, ma sembra che alcune persone non sopportino l'idea che pareri diversi dai loro possano esistere.
che palle
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