Non avevo mai immaginato che un giorno i miei dischi prendessero la porta di casa per traslocare in un'altra città.
E' successo quasi all'improvviso ed è una sensazione strana.
D'altra parte sarà una delle mie eredità, insieme a qualche migliaio di fumetti, libri e chissà, forse questo blog se resisterà alla mannaia del tempo.
Il ritorno dei vinili tra le nuove generazioni è stato fatale; io ormai ascolto solo mp3 mentre mio figlio anche 33 giri e CD che ordina su discogs, oltre ovviamente tutti quelli sottratti (giustamente) ai piloti genitori.
Solo questi due... non ce l'ho fatta a staccarmene, ci sono ancora troppe cose dentro. Penso che abbia capito.
Li comprai da Nannucci a Bologna all'inizio degli anni '90 quando i vinili venivano svenduti perché stavano per essere soppiantati dai CD. I miei originali erano devastati da centinaia di ascolti.
Questi invece sono ancora nuovi di zecca.
cavolo che album!
RispondiEliminaQuando il termine cult si usa a proposito
Elimina"Il ritorno al vinile" è sempre suggestivo... ma la realtà per me è più cruda. Ovvero tutte le volte che passo in via Oberdan dove c'era Nannucci ed ora non c'è più.
RispondiEliminaTeniamo stretto ciò che ci rimane.
Nel mio caso resistere sarebbe stato un atto di egoismo so che comunque la mia musica è in ottime mani.
Eliminaa Bologna resiste il disco d'oro
Vecchi ricordi.... sed tempus fugit!
RispondiEliminaTime fades away...
EliminaNannucci!! Una istituzione. C'era anche a Rimini o sbaglio?
RispondiEliminaNelle cabine d'ascolto ci stavo talmente tanto che facevo indispettire i commessi. Ha detto bene Reanto, era la Dimar
Elimina..ed hai fatto bene a non cederli . Quei due album li sono due monumenti.
RispondiEliminaA Rimini non c'era la Dimar ?
Infatti al momento stanno sopra il letto come quadri d'autore (vedi foto).
EliminaAh ecco, la Dimar.Ogni volta che andavo a trovare mia fratello, quel negozio era una tappa obbligatoria.
RispondiEliminaComunque capisco benissimo il tuo stato d'animo.Dentro quelle copertine e dentro quei solchi c'è una bella percentuale della nostra vita...
Ho prodotto più bava davanti alle vetrine della Dimar che un cane in tutta la sua vita. Anche lei purtroppo ha chiuso definitivamente da 6 o 7 anni. Ma i dischi in vinile me li tengo stretti ancora oggi. Mai mollare, mai.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Al figlio cui hai trasmesso questa passione, sì. Solo a lui.
EliminaRicambio l'abbraccio.
Come ti capisco: li conservo anche io con geloso affetto. Fortunatamente non corro i tuoi stessi rischi: dopo un laborioso accerchiamento ai fianchi, sto portando mia figlia all'ascolto di un pò di classic rock. Ma la strada verso i Joy Division è ancora lunga.
RispondiEliminaAttento che il passo è breve! :)
EliminaBella recensione, mi ha preso bene.
RispondiEliminaDomanda.
se volessi inviarti gli mp3 dell'ultimo album del mio gruppo "Ludmilla Tree" (www.ludmillatree.it) per una recensione (se lo riterrai opportuno) cosa devo fare?
Grazie!
EliminaNon saprei, non c'è modo di poterli sentire in streaming? Altrimenti un link da dove scaricarli.
Il vinile ha comunque una marcia in più... non so se sia vero che la qualità è migliore... ma il sentimento che si prova mentre li si ascolta è impagabile.
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