sabato 12 settembre 2015

Il sapore di una vittoria imprevista


Com'è il sapore di una vittoria, soprattutto quando è inaspettata? Dolcissimo ed esaltante, una sensazione che ti pervade e ti trasporta dentro una bolla fluttuante e leggera.
L'orchessa ruggiva furiosa, ma è andata fuori giri sfiorando la crisi isterica di fronte a quello scricciolo pugliese che con intelligenza e classe ha corroso le sue fondamenta fino a fare crollare le certezze della numero uno WTA, spesso anche campionessa di presunzione.
L'unico cruccio è non poterle vedere tutte e due sul gradino più alto di New York. Nel 2013 eravamo a Flushing Meadows; le ho viste giocare entrambe (ero proprio seduto vicino a Barazzutti e a Cinà e mi divertivo a sentire i loro commenti su una nerboruta tennista ungherese che tentava invano di abbattare la Vinci a pallate). Se qualcuno mi avesse raccontato che due anni dopo la finale femminile se la sarebbero giocata Piccola Penna e Roberta Vinci mi sarei messo a ridere (ma avete visto il suo polpaccio vicino a quello della Williams?)
E' il bello dello sport e del tennis, un gioco anche di testa capace di mandare al manicomio ogni pronostico. L'ultimo tocco durante il match point è poesia.

Per completare la gioia bisognava avere un po' di lucida follia e buttarci un euro, visto che Robertina in finale veniva data 1 a 300.

10 commenti:

  1. Felicissimo anche io. Sono anni che seguo la Pennetta. Speriamo bene.

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    1. Per non parlare del basket! Negli ultimi due giorni ho rischiato l'infarto.

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  3. Forza forza forza!!! Orgogliosa di loro :-)

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    1. Una partita che comunque andrà, sarà un marcia trionfale. Spero solo che sia ben giocata ed equilibrata.

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  4. Lo so che non è giusto, ma la cosa che mi fa più incacchiare è sentire tutti (TUTTI), tra cui alcuni che manco sanno cos'è una racchetta o un tiebreak, che tra sabato e domenica vogliono dire la loro... e salire sul carro dei tifosi "vincitori".
    A calci nei denti li piglierei, dov'erano ai 32esimi, ai 16esimi o anche solo agli ottavi e ai quarti?
    E dov'erano quando soffrivamo per il passaggio di un turno a Gstaad o a Baku.
    A dormire il sonno del me ne frego del tennis, ecco allora continuate a dormire e lasciatemi godere in santissima pace.
    scusa lo sfogo
    forza flavia e forza roberta

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    1. Sfogo più che giustificato. Un classico dell'italiano medio sportivo e pressapochista: come coloro per cui l'atletica si riduce ai 100 metri di Bolt oppure quelli che adesso si esaltano col basket senza sapere cos'è un terzo tempo.

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  5. Concordo con la prima parte dell'intervento di @Hombre: ci sono tanti esperti di tennis come di calcio o di criminologia...

    Ho trovato qui: https://plus.google.com/+silvanobottaro/posts una notizia che "riporta con i piedi per terra".
    http://www.nextquotidiano.it/flavia-pennetta-e-la-residenza-in-svizzera

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    1. La prossima volta voglio fare il tennista (di talento però) ;)

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