Come ho già segnalato, la serie inglese Peaky Blinders (1° stagione su Netflix) ha una colonna sonora strepitosa. Volutamente anacronistica (vista l'ambientazione negli anni successivi la prima guerra mondiale a Birmingham) ma incredibilmente efficace. Abbiamo appena finito la seconda serie sottotitolata e ci sentiamo come in astinenza.
Nella seconda stagione, ai vari Tom Waits, Nick Cave, White Stripes, si sono aggiunti PJ Harvey e Arctic Monkeys. Per me nel suo genere è un capolavoro. Tanto di cappello a Steven Knight, regista e sceneggiatore di Birmingham che nel contesto di una serie crime, è riuscito anche a raccontare un periodo storico complesso che ha visto la nascita dell'IRA, la diffusione del comunismo e dei movimenti operai, la crisi dell'industria inglese e la conseguente disoccupazione di massa. Sono anni di crisi in cui la delinquenza prolifera con i furti, il contrabbando di armi, alcolici, tabacco e soprattutto con le scommesse clandestine, il ramo dove si è specializzata la famiglia Shelby: una gang di fratelli e parenti metà gyspy e metà irlandesi. Il più sveglio di tutti, il fratello di mezzo Thomas, tenterà la scalata al crimine prima fra le gang di Birmingham per poi spostarsi a Londra sfidando la mafia e gli ebrei che si sono spartiti le attività illegali della città. Si fanno chiamare Peaky Blinders per via delle lame nascoste nel risvolto della coppola per sfregiare gli avversari. Gang effettivamente esistita e attiva Birmingham in quel periodo.
I veri Peaky Blinders in una foto d'epoca |
Nel cast il gangster dagli occhi di ghiaccio interpretato da Cillian Murphy, opposto al feroce poliziotto interpretato da Sam Neill.
Voto teiera: