Tra il serio e il faceto, la metà femminile della teiera sostiene che se io vivessi da solo diventerei un vero orso, col passare del tempo sempre più isolato, asociale e destinato alla pazzia. Resterei in disparte, perso con le mie passioni: i blog, le letture, il cinema, la musica, gli scacchi; niente facebook (quello poi da sempre). Orso matto, mi chiama affettuosamente.
Non me la sento di darle completamente torto, perché un po' è vero: oltre ad essere cresciuto con l'immaginario dell'ultimo sopravvissuto sulla Terra, non sopporto le convenzioni e in certi periodi dell'anno tendo a fare mio il concetto di Bukowski qui sotto rappresentato. A mia parziale giustificazione, una professione che mi vincola a stretti rapporti con le persone dove la pazienza viene sollecitata a livelli considerevoli. Per ora ciò non mi impedisce di guardare ancora dritto in faccia agli esseri umani, provare a trovare una corrispondenza e perché no, sorridere. Due cose però non devono essermi sottratte: lo spazio da dedicare alle passioni di cui sopra e il tempo da trascorrere con le persone che hanno la dote di far uscire il meglio da me stesso. Una su tutte.
guarda io sono un orso solitario...pero' ti dico, la mia compagna è ancora piu' isolazionista di me ;)
RispondiEliminaE' un lusso che è bello potersi permettere per ridarsi la forza di tuffarsi nei gomitoli di strade. ;)
EliminaLa penso come te (oltre a adorare Hank), e anche la mia compagna è così .. tra l'altro, io adoro il miele, ne consumo vasetti interi in poche settimane (lo metto molto nel te), quindi la vicinananza all'orso c'è ancora di più :)
RispondiEliminaAnch'io sono un gran consumatore... di miele e tè in inverno, e di birra in estate!
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