giovedì 25 gennaio 2018

Un orso matto che ti vuole bene

Tra il serio e il faceto, la metà femminile della teiera sostiene che se io vivessi da solo diventerei un vero orso, col passare del tempo sempre più isolato, asociale e destinato alla pazzia. Resterei in disparte, perso con le mie passioni: i blog, le letture, il cinema, la musica, gli scacchi; niente facebook (quello poi da sempre). Orso matto, mi chiama affettuosamente. 
Non me la sento di darle completamente torto, perché un po' è vero: oltre ad essere cresciuto con l'immaginario dell'ultimo sopravvissuto sulla Terra, non sopporto le convenzioni e in certi periodi dell'anno tendo a fare mio il concetto di Bukowski qui sotto rappresentato. A mia parziale giustificazione, una professione che mi vincola a stretti rapporti con le persone dove la pazienza viene sollecitata a livelli considerevoli. Per ora ciò non mi impedisce di guardare ancora dritto in faccia agli esseri umani, provare a trovare una corrispondenza e perché no, sorridere. Due cose però non devono essermi sottratte: lo spazio da dedicare alle passioni di cui sopra e il tempo da trascorrere con le persone che hanno la dote di far uscire il meglio da me stesso. Una su tutte.


4 commenti:

  1. guarda io sono un orso solitario...pero' ti dico, la mia compagna è ancora piu' isolazionista di me ;)

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    1. E' un lusso che è bello potersi permettere per ridarsi la forza di tuffarsi nei gomitoli di strade. ;)

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  2. La penso come te (oltre a adorare Hank), e anche la mia compagna è così .. tra l'altro, io adoro il miele, ne consumo vasetti interi in poche settimane (lo metto molto nel te), quindi la vicinananza all'orso c'è ancora di più :)

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    1. Anch'io sono un gran consumatore... di miele e tè in inverno, e di birra in estate!

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