venerdì 3 maggio 2019

Disintegration, blob e la fine di un decennio

Maggio 1989: da pochi mesi mi ero trasferito sulla teiera volante con la pilota che amavo (e amo tuttora) e il fatto di avere finalmente un posto tutto nostro dove vivere, mi trasmetteva una strana e confusa sensazione. Col senno di poi, immagino che fossero momenti di pura felicità. Dopo una vita di cassette, vinili e puntine, avevo comprato il primo lettore cd e ne ero entusiasta. Mai avrei pensato che appena trent'anni dopo sarebbe andato in pensione, mentre i vinili avrebbero resistito, rimontato e vinto come in una maratona. 
Da poche settimane era comparso su Rai 3 un programma anarchico, capace di ribaltare i significati e crearne di nuovi; era inoltre appena uscito l'album di un gruppo che avevo amato da ragazzino e successivamente perso per strada. I dischi e i film spesso invecchiano male, ma questo, uscito esattamente 30 anni fa, non lo ha fatto; è uno di quelli che ascolto ancora grazie allo sterminato archivio di una chiavetta usb che tengo sempre in macchina e quando parte questa canzone il volume si alza al massimo e partono i brividi. Così come Blob ne sancisce ferocemente la fine, Disintegration è uno degli ultimi frammenti degli anni '80. All'epoca non ce ne siamo resi conto, ma oltre ad essere un ritorno alle radici dark dei Cure, è un album definitivo che rappresenta la fine della giovinezza per Robert Smith e per noi, i suoi coetanei, cresciuti ascoltando quel disco dalla copertina rosa acceso con in primo piano un frigorifero, un'aspirapolvere e una lampada.

13 commenti:

  1. In assoluto uno dei dischi della mia vita. ascoltato e riascoltato non so quante volte.
    mi dispiace solo di non averli mai ascoltati dal vivo.

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    1. Stesso mio cruccio, me li sono persi all'epoca. Mio figlio è andato a vederli due anni fa a Bologna ed era entusiasta.

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    2. Tuo figlio che va ad ascoltare i cure... Sarai felice. Ci sono miei amici che sono distrutti dagli ascolti dei figli

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    3. Lo sono e lo sono stato anche quando mi ha espropriato di tutti i vinili. Mi sono lamentato giusto per fare un po' di scena. :)

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    4. Allora vi faccio "morire" dicendo che io li ho visti a Bilbao nel concerto in cui Robert ha suonato tre brani da solo... grande emozione...
      https://thequeenofmira.blogspot.com/2012/08/12-luglio-una-notte-magica-al.html

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  2. Si..è incredibili come ai mercatini i 33 giri viaggino a prezzi vertiginosi... chi ha tenuto custodita la propria collezione.. rischia di trovarsi un tesoro (polveroso) tra le mani..

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    1. In effetti tra i miei e quelli che un amico ci ha regalato abbiamo un discreto valore.

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  3. Un disco, Disintegration, che non stanca mai e che, è proprio così, non invecchia. O, se invecchia, lo fa maledettamente bene. Per questioni anagrafiche ho potuto ascoltarlo soltanto diversi anni dopo ma - almeno - posso ben dire di aver visto i Cure dal vivo. :D

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    1. Potrei rifarmi con il Disintegration tour a Firenze il 16 giugno... :)

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  4. sai che con loro sono caategorico..per me finiscono con faith

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    1. Esagerato! :)
      A me piace abbastanza anche Bloodflower

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