mercoledì 23 settembre 2009

Argomenti da evitare a cena

Durante l'estate, frequentando da dieci anni lo stesso bagno al mare, abbiamo allacciato delle gradevoli amicizie o se vogliamo conoscenze stagionali. A volte alla sera ci si ritrova a cenare in spiaggia e tra una birra e un vinello si chiacchiera allegramente e si tira tardi. Tutto liscio per parecchio tempo, fino a quando una sera non si sono insinuati nelle conversazioni, spesso disimpegnate, tre virus letali: gli immigrati, le tasse e i gay. Persone insospettabili rivelano un nuovo volto che non immaginavi e di fronte a questi argomenti, amicizie disinteressate nate spontaneamente, rischiano di raggelarsi di colpo in maniera imbarazzante.
D'altra parte, non posso ascoltare una persona affermare senza nessuna argomentazione alla base: - Tra dieci anni ci sgozzeranno tutti nei nostri letti (riferendosi agli immigrati) senza incazzarmi come una belva, rischiando di rovinarmi la serata. Altra questione che per me è come il drappo rosso per il toro, è la difesa nei confronti degli evasori fiscali. Non mi puoi giustificare con nonchalanche quei pezzi di merda e parassiti che dichiarano 5.000 euro all'anno, girano in X5 e hanno la seconda casa a Milano Marittima, adducendo la motivazione delle tasse troppo alte. Le strade su cui girano e il dottore da cui vanno li ho pagati io anche per loro, visto che le tasse non le evado!
Morale: se è vero che alcuni soggetti non li guarderò più senza che mi ritornino in mente certe loro affermazioni, è anche giusto, quando ci si ritrova in una situazione del genere prenderla alla leggera e glissare per poi smarcarsi nelle occasioni successive. Chi me lo fa fare?
Nei momenti di relax ci sono infiniti argomenti di cui parlare e in ogni caso l'arte di tenere elegantemente a distanza certe persone l'ho imparata da tempo e fortunatamente le spiagge sono tante.

20 commenti:

  1. é brutto dirlo caro lucien ma la questione degli argomenti da evitare mi ha fatto cancellare dalla lista un sacco di persone.
    a questo punto allora,con tutti i suoi limiti,meglio gli scambi di pareri sui blogs per lo meno il tutto viene già filtrato per definizione e poi ti confronti con persone che per certi aspetti sono più simili a te.
    Sad but true

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  2. A me va benissimo il confronto con chi ha idee diverse dalle mie, però francamente non opposte o idee del cazzo, come quelle che ho riportato nel post. Non mi interessa convincere nessuno di nulla, tanto più nel nostro Paese; tantomeno cambiare la testa alle persone, anche perchè c'è gente irrecuperabile (tipo i papiminkia, come li chiama Lameduck)o con la segatura nel cervello. Che poi più o meno le due cose si identificano.

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  3. Eh non è facile. E' capitato anche a me con buoni conoscenti di essere entrato inavvertitamente nel campo minato della politica o della religione. In realtà non avrei niente in contrario a confrontarmi con persone che la pensano in modo radicalmente diverso da me, è che non sopporto più le affermazioni non logicamente sostenute, le idee attaccaticcie di gente che legge solo Feltri e Belpietro, l'ammirazione per le furbate di Papi...incredibile, mi sto incazzando al solo pensiero...
    ciao.

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  4. se ti può consolare mi ha fatto sorridere il tuo accenno a quelli che ci sgozzeranno nele letto,anch'io quasi quotidianamente mi confronto con chi sostiene che fra pochi anni saremo tutti convertititi all'islamismo ed altre stronzate del genere.Fino a qualche tempo fa reagivo adesso faccio finta niente,so che è sbagliato ma non più voglia di avvelenarmi il sangue con chi ha svenduto il cervello.
    Un abbraccio solidale

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  5. Concordo con te e Silvano. Penso che sondare sia importante però per capire se vuoi che certi soggetti siano più che semplici conoscenti.

    Ciao!
    Daniele

    PS/ niente male la track di T Yorke che ci hai regalato nel post precedente.

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  6. Se su tratta di gente che conosco da lunga data, tipo colleghi di lavoro, lascio perdere, conosciamo ognuno le opinioni dell'altro, ed è chiaramente tempo perso. in caso invece di incontri occasionali, se ne ho voglia in quel momento, non mi tiro indietro. Ho verificato che a volte la gente rimane sconcertata da tesi così diverse dalle proprie. Non credo si possa stabilire una regola generale, si può decidere volta per volta, sia in abse al proprio stato d'anumo, sia in base alla percezione che abbiamo delle persone che ci stanno di fronte. Insultare, in ogni caso, non serve a nulla, argomemtare implacabilmente, potrebbe talvolta funzionare.

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  7. @ Vincenzo
    Penso che la tua sia una posizione più che condivisibile; è che a volte di fronte a certe affermazioni (come quella che ho citato) da persone che non ti aspetti, rimani sconcertato!

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  8. il problema è che 15 anni di berlusconismo* hanno lasciato il segno. non c'è da stupirsi per le idee degli 'insospettabili' così come anche gli atei più incalliti sono comunque influenzati dalla morale cattolica che li circonda.

    *con quel termine io intendo la rivoluzione individualista all'italiana con cui il nano monopolista ha permeato anche l'aria che respiriamo (senza poter areare il locale prima di soggiornarvi): l'individualismo all'italiana non si basa sulla presa di coscienza della propria individualità nel senso di: "io valgo tanto quindi faccio in modo che la società mi riconosca per il mio valore", bensì: "indipendentemente da quanto valgo io, faccio in modo che la società sia contro tutti gli altri diversi da me così il mio valore risalterà comunque".
    oddio, non so se mi sono capito.. vabbè pongo fine alla disquisizione sociologica che è meglio! :)

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  9. Mi sarei arrabbiata anch'io. Conosco immigrati che si comportano benissimo, ma è più semplice dire che sono tutti cattivi. Stasera ho scoperto che un collega evade le tasse per somme elevate e mi girano.
    Non c'è nulla da fare, pochi sono in grado di sostenere una conversazione intelligente e varia.

    Un abbraccione

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  10. Una delle cose che mi danno più fastidio per gli argomenti che hai citato (e aggiungo alla lista anche molte questioni legate all'ambiente, come la caccia o gli abusi edilizi) sono i pensieri presi in prestito, le perle di "sentito dire" mentre tanta gente, se non ha un'opinione propria su una vicenda, farebbe molto meglio a chiudersi in un elegante silenzio, a quel punto meglio abbronzarsi parlando della cellulite di Valeria Marini.

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  11. Sulla questione sollevata da Giraffa, consiglio la visione del film "Improvvisamente l'inverno scorso" (un documentario sconfortante sulla famosa vicenda dei DICO). I due registi spavaldi (coppia omosessuale molto consolidata e radicata) andando in giro per il "Family Day" chiedeva perché non andassero bene le unioni gay e le risposte erano allucinanti da "Perché no" fino a "se tutti diventassimo omosessuali l'uomo si estinguerebbe".
    Tristezza.

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  12. se li eviti ti senti una merda se non li eviti ti incazzi come una bestia. meglio la bestia indignata?

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  13. E' che a furia di cambiare spiaggia sto cominciando a stancarmi...

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  14. Mi dispiace, ma io non cambio e non evito nessuno, preferisco tenere a distanza, creando una barriera invisibile di indifferenza che mette a disagio chi rompe i coglioni o chi, quando si conversa, non è in grado di formulare un concetto proprio.

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  15. Anch'io sono tornato con la mia piccola esperienza estiva di razzismo: te la collego sul mio nome, perché non so scrivere in html

    ciao!

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  16. Io avviso subito come la penso pertanto se qualcuno dice delle stronzate tipo quelle "tra dieci anni..." mi chiudo in un mutismo significativo e li guardo in maniera espressiva che vuol dire 'Ma che cazzate dici'? un pò alla volta cambiano discorso...

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  17. Tacere, lasciar perdere, incazzarsi...L'unica soluzione è non frequentare certa gente, e meno gente possibile, perchè la maggior parte della ggente fa discorsi così.

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  18. Il problema è che tutto viene manipolato:
    1.Gli immigrati vengono a rubare
    2.I gay sono dei pervertiti
    3.Chi non paga le tasse non viene punito

    Tutti siamo furbetti e vogliamo essere tronisti o miss ministre...

    Faccio bene a non accendere la tele.
    E cmq non succede solo in spiaggia, succede in città come in paese.
    Il provincialismo e i paraocchi che la gente non si scrolla di dosso fanno in modo che ci governino il nano e i suoi amici.

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  19. Per me è diverso, essendo un'insegnante fin dentro le ossa e il cuore mi getto (metaforicamete lol) sullo sciagurato/a che ha professato il nefasto luogo comune (gli immigrati ci rubano il lavoro a noi...gli omosessuali sono malati da curare...ecc.) e gli faccio uno spaventoso lavaggio del cervello per convertirlo ad un pensiero più illuminato..alla fine gli gira la testa, non ne può più, anche perché, se coltivava quelle nozioni, già di partenza non era molto itelligemte e la testa rischia di scoppiargli. Però magari, un semino iluminista...noi insegnanti donchisciotteschi pensiamo sempre di poterlo gettare, basta avere davanti un essere umano.

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  20. Anch'io ero così, ma educare le masse è impresa "titanica" (forse per questo ti si addice?) io mi accontento degli studenti, figlio compreso.

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