Sandinista promo poster |
Il 12 dicembre 1980 Strummer e compagni se ne uscirono con un triplo vinile di 36 tracce per raccontarci dove sarebbe andata la musica. I Clash nel loro momento più sperimentale e creativo: non solo rock, ma reggae-dub, folk, blues, funky e in più tutte le implicazioni politiche suggerite dal titolo.
I pagliacci assassini, gli uomini del denaro insanguinato Sparano ancora quelle pallottole di Washington
Come può raccontare ogni cella del Cile
Il grido degli uomini torturati...
E se riesci a trovare un ribelle afgano
Scampato alle pallottole di Mosca
Domandagli se pensa di votare comunista.
Chiedi al Dalai Lama sui monti del Tibet
Quanti monaci sono stati presi dai cinesi...
Someone lights a cigarette
RispondiEliminaWhile riding in a car
Some ol' guy takes a swig
And passes back the jar
But where they were last night
No-one can remember
Somebody got murdered
Goodbye, for keeps, forever
Somebody got murdered
Somebody's dead forever
Grazie Lucien per aver ricordato una data così importante.
I Clash sono stati immensi, the only Band that matters, Sandinista è un album seminale.
mai sentito niente di simile, prima d'allora, specialmente nella parte reaggae.dub. un gradino sotto a London Calling, ma con gli anni la distanza si sta accorciando.
RispondiEliminail coraggio poi di uscire con un triplo album,fottendosene di qualsiasi logica commerciale..oltretutto,se non ricordo male,facendolo pagare come un doppio..vien da pensare ai dinosauri che oggi propinano cofanetti deluxe aman bassa..preferisco london calling,ma questo in effetti è il disco dell'apertura al mondo..
RispondiEliminae questa è la dimostrazione che un gruppo come i Clash temo che sia e rimarrà unico. Non ricordo operazioni lucrose fatte sulle spoglie dei Clash e spero che non accadrà mai.
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RispondiEliminasepre preferito london calling ma sandinista resta una (tripla) pietra miliare
RispondiEliminaBello Sandinista! personalmente preferisco London Calling fra i duu.
RispondiElimina@ Allelimo Per i Crass purtroppo c'è una lunga diatriba fra gli ex componenti con di mezzo l'etichetta americana Southern Records. In internet per coerenza tipica loro son rese pubbliche le "A record of letters, articles, postings and e-mails,
February 2009 – September 2010 ".
Una sorta di Wikileaks non so se mi spiego.
CRASS JOURNAL The Last Act
Comunque sia, uno dei momenti più alti dei primi cinquant'anni della storia del rock.
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RispondiEliminaSi, indubbiamente due gran bei dischi.
RispondiElimina@ Allelimo figurati anzi mi farai un piacere se magari mi dirai qualcosa in proposito io non ce l'ho fatta ad iniziare la corrispondenza sui Crass
@ Brazzz infatti i Clash fecero lo stesso per London Calling: 2 LP al prezzo di uno.
RispondiEliminaAnche se gli anarcopunk inglesi dissero che avevano tradito il punk ... a me non importava perché i Clash fecero qualcosa di nuovo. Dopo uscì Combat Rock che è carino e ascoltabile, poi però fra ego e i litigi si sono persi per la strada. Peccato.
Magistrali! Che tanti drammi della storia abbiano almeno dei cantori ispirati ed intelligenti.
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RispondiEliminaChissenefrega se i Clash vendevano o no, erano commerciali o no, avevano alti e bassi o no.
RispondiEliminaI Clash "indicarono la via" per alcuni anni.
Dal punto di vista musicale e da quello dei contenuti.
Sono giustamente passati alla storia per questo.
Perdonami Ale ma che caspita c'entrano i Crass. Mica siamo a fare la gare dei duri&puri.
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RispondiEliminaSu fate i bravi che ormai è Natale!:(
RispondiEliminaBattute tristi a parte, quando ci sono di mezzo un po' di soldi in questo nostro mondaccio (in tutti i campi) è sempre così, poi finisce che si litiga. (Anche i duri puri devono magnà)
Io faccio distinzione solo tra chi nella musica mette arte, passione, talento e creatività (e in questo i Clash mi hanno soddisfatto parecchio) e chi invece cala le braghe dopo il primo disco o addirittura ancora prima di farlo.
Non volevo tranciarti un argomento ale, però cacchio.
RispondiEliminaAppena senti odore di mainstream ti rifugi in corner citando qualche gruppo "minore" (come fama, s'intende che poi la prendi come provocazione).
Sei allergico a qualsiasi cosa abbia venduto più di 100.000 copie.
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RispondiEliminaalle, nelle 5000 copie vendute conti anche i download? :-)
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RispondiEliminaA partire dal 25 febbraio e fino a domenica 6 marzo nell'ambito della Fiera Primavera a Genova, ci sarà una mostra di posters (tra cui quello scelto da Lucien) e memorabilia varie dei Clash dall'archivio di Fabrizio "Fritz" Barile; in più anche le foto del concerto genovese dei Clash del 1984 fatte da Antonio Amato.
RispondiElimina@ Andrea.
RispondiEliminaPeccato la distanza!
Ma ci sono dieci giorni a disposizione, non riesci a trovare uno spazietto? Ci saranno anche esibizioni musicali (forse pure una replica della mia...ehm...)
RispondiElimina@ Andrea:
RispondiEliminaOdio guidare. Preferirei venire in nave circumnavigando la penisola! :)
Però, se c'è la replica....
Ti consiglierei il treno, se non che da gennaio, grazie ai tagli della finanziaria, l'unico treno diretto, sia andata che ritorno, da Bologna a Genova sarà soppresso; così se voglio andare a Bologna devo passare da Milano e fare un pezzo sul carissimo Eurostar, secondo loro...
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