Sarà il periodo o l'umore, ma risulta sempre più difficile provare soddisfazione e trovare nuova linfa dalla musica del 2012. Da quando nel 2008 è nato questo spazio (il prossimo mese fanno 4 anni) è sicuramente l'anno più fiacco. Anche il programma di Ferrara sotto le stelle sembra sottotono.
La selezione si fa sempre più spietata: qualche sprazzo e qualche brano qua e là, buono per le mie teiere da viaggio. Allo stesso tempo ho anche poca voglia di ascoltare dischi e gruppi che ormai conosco a memoria. Qui sotto un veloce resoconto delle ultime settimane.
Electric Guest - MondoLa selezione si fa sempre più spietata: qualche sprazzo e qualche brano qua e là, buono per le mie teiere da viaggio. Allo stesso tempo ho anche poca voglia di ascoltare dischi e gruppi che ormai conosco a memoria. Qui sotto un veloce resoconto delle ultime settimane.
Sicuramente presto spopoleranno su MTV. Io li ho conosciuti qualche giorno fa guardando il David Letterman Show e il loro singolo This head I hold mi aveva colpito per l'immediatezza e la freschezza pop. Da dimenticare però l'album.
Silversun Pickups - Neck of the Woods
Il sole d'argento non brucia più e non entusiasma come ai primi tempi. Al terzo disco, dopo gli splendidi Carnavas (2006) e Swoon (2009), la formula sembra ormai logora.
The Brian Jonestown Massacre - Aufheben
Retromaniaci e citazionisti come pochi. Partenza a razzo con Panic in Babylon: raga indianeggiante che richiama i primi Kula Shaker. Poi solo qualche spunto interessante tra psichedelia junkie e fumi d'oriente.
The Inner Banks - Wild
Interessante coppia da Brooklyn (Caroline Shultz e David Gould) che nel loro sito dichiarano di ispirarsi ed essere influenzati dal folk britannico, dal pop '60 e dalle sonorità shoegaze.
CALLmeKAT - Where The River Turns Black
Viene dalla Norvegia ed è un bel vedere. Il suo nome è Katrine Ottosen, ma preferisce essere CALLmeKat. Amante delle tastiere vintage e portatrice di un art-pop malinconico di stampo "nordico" spesso interessante ma in questo caso abbastanza flebile. Qualche bella canzone non manca.
Iori's Eyes - Double Soul
Electro-soul notturno per la coppia milanese formata da Clod e Sofia. Primo album ufficiale per l'etichetta La Tempesta (Zen Circus, Pan del Diavolo, Teatro degli Orrori). I riferimenti vanno al sound d'oltremanica (dove i due musicisti hanno già suonato e si sono fatti conoscere) partendo da Massive Attack e Portishead fino a James Blake. Da tenere d'occhio.
a chi lo dici....anche le cose che mi colpiscono davvero tanto sul momento (non ultimi i Tu Fawning) evaporano dalla testa dopo qualche ora senza sentire il bisogno di riascoltarli nell'immediato. come scrivevo sul blog di Allelimo, ormai il lato musicale del mio cervello viaggia a compartimenti stagni: solo wilco, pearl jam, decemberists (bellissimo anche il live) riescono subito a fare presa, tutto il resto rimane Interessante...chssà da che dipende. e intanto il mio blog va lentamente morendo insieme allo scarso interesse.... ormai manca poco così. vediamo.
RispondiEliminaciao Lu
@ Gianni:
RispondiEliminaNon sparire anche tu! La cosa giusta è dilatare i post... :)
Capisco cosa intendi.Io,per certi versi, mi son fatto di bocca buona, e scandagliando il mondo del rock-blues ( che ovviamente non deve essere originale nè propositivo ) trovo ancora qualcosa che mi provoca eccitazione.Ultimamente, forse proprio in virtù di un certo scoglionamento, mi sono ributtato anche sul jazz.Vecchi dischi ( ma in certi casi assolutamente nuovi ) che non deludono mai
RispondiEliminal'ultimo dei silversun pickups non è male, però in effetti è venuto a mancare il vecchio entusiasmo...
RispondiEliminaelectric guest carucci.
inner banks, callmekat e iori's eyes me li segno!
Per me (per i miei gusti etc.) sono uscite cose assolutamente notevoli invece (Message to Bears, Emphemetry, Giampiero Riggio, Ilyas Ahmed)
RispondiEliminaE poi, cosa sono quattro mesi rispetto a 60 anni di "storia del rock"? E' ovvio che anno dopo anno aumenti la massa di lavori del passato con cui confrontare le nuove uscite, e non può nascere un capolavoro tutti i mesi.
Senza contare che i capolavori vengono di solito riconosciuti come tali parecchio tempo dopo la loro uscita.
@ Blackswan:
RispondiEliminaUn po' anche è colpa della bulimia da rete: per questo ho iniziato sempre più di frequente a staccare per qualche giorno e far riposare l'orecchio.
@ Allelimo:
Magari provo ad ascoltare i dischi che hai citato (a parte Ilyas Ahmed che ho già scartato).