Non accenno alla trama perché se n'è già parlato molto dopo la presentazione a Venezia e in occasione dell'uscita del film a marzo. Per quanto riguarda i giudizi, si va dalla cagata pazzesca di fantozziana memoria a chi invece ha intravisto una sorta di capolavoro ultrapop.
Nell'ambito della nostra rassegna locale "cattivi maestri" ho avuto modo di vedere Spring Breakers di Harmony Corine e devo dire che mi aspettavo qualcosa di più. Uscito dalla sala, mi sono quasi dovuto sforzare per riprendere il filo del ragionamento dopo il bombardamento audio-video per capire se e quanto mi fosse piaciuto. E questo non è quasi mai un bel segno.
Per fare un film ovviamente non basta prendere quattro ninfette ex-disney e trasformarle in riot girls sboccate e violente da sogno americano malato. Qui c'è anche qualcosa di diverso e l'idea di partenza è molto interessante, ma dopo il primo tempo, durante il quale si è sottoposti alla reiterazione esasperata e stordente dell'iconografia stile MTV USA con tutto l'armamentario di party sfrenati in spiaggia, bikini, alcol e ammiccamenti assortiti con la fellatio che la fa da padrona, ci si comincia ad annoiare specie quando la storia deraglia in una versione a ruoli ribaltati di pupe e gangsters, anche per la totale sciattezza dei dialoghi [1]. Pure questa voluta e funzionale come le scene di cui sopra? E va beh, che palle però! Non è proprio una stroncatura, né intendo banalizzare un'opera evidentemente provocatoria e fuori da ogni schema. I momenti originali ed esilaranti non mancano (notevoli la sequenza della rapina al fast food e le scene violente sulle note caramellose di Britney Spears) grazie soprattutto ad un eccellente montaggio che frantuma la cronologia, tra ellissi continue, fermo-immagini, dialoghi banalizzati in loop che riaffiorano periodicamente fuori campo. Mi chiedo però che cosa ne avrebbe cavato, giusto per fare un nome, un regista come Tarantino: uno che di bad girls se ne intende parecchio. Chi poi viene a parlare di provocatoria estremizzazione del lato oscuro giovanile contemporaneo, forse è meglio che ripassi un po' di cinematografia recente a partire da Elephant o E ora parliamo di Kevin.
Per restare sul versante femminile segnalo invece God Bless America (2011) con Tara Lynne Barr adolescente nichilista in coppia con Joel Murray: due marce in più rispetto alle quattro festaiole in gita in Florida.
Per restare sul versante femminile segnalo invece God Bless America (2011) con Tara Lynne Barr adolescente nichilista in coppia con Joel Murray: due marce in più rispetto alle quattro festaiole in gita in Florida.
[1] A quanto pare la sceneggiatura è stata scritta in dieci giorni e si vede.
voto 6 - mtv degenerato
Non so, nonstante questa tua rece non entusiastica, avrei voglia di vederlo.
RispondiElimina@ Alligatore:
RispondiEliminaSi può vedere, c'è qualcosa che merita. La seconda parte però con le menate tra gangsters e pupe a me ha un po' annoiato, anche se è parodia.
Ne ho letto male spesso e volentieri, a questo punto sono curioso di vederlo per bottigliarlo un pò! ;)
RispondiElimina@ Mr. Ford
RispondiEliminaAnche se ormai conosco abbastanza i tuoi gusti non so cosa aspettarmi in questo caso, anche se mi sbilancio per le bottiglie. :)
Film ipocrita e presuntuoso, secondo me: vorrebbe essere uno spaccato duro e impietoso sulla generazione 2.0 americana, ma poi in realtà ammicca al grande pubblico regalandogli esattamente quello che si aspetta: tette, culi e volgarità in quantità industriale. Se invece di quattro ragazze bellissime e sexy le protagoniste fossero state delle studentesse un po' 'nerd' e bruttarelle chi lo avrebbe visto?
RispondiEliminaNe avevo letto in termini entusiastici. me ne terrò lontano.
RispondiElimina@ Kelvin:
RispondiEliminaChe sia stata un'operazione furbetta è abbastanza evidente ed è quella la cosa fastidiosa.
@ Blackswan:
Come ho scritto si è letto tutto e il contrario di tutto ed ero molto curioso.
A me è venuta la curiosità (non per tette e culi ovvio)allora se posso lo vedo!
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