Settembre è il mese del cinema. Dopo l'abbuffata di anteprime del festival di Venezia, torna la voglia di immergersi nel buio di una sala. Nell'attesa delle uscite più interessanti, un resoconto di alcune delle ultime visioni.
The Stag - Se sopravvivo mi sposo - 6 irish
John Butler (Irlanda 2013 - uscita 28 agosto 2014)
Commedia dall'anima irlandese e dallo scontato lieto fine; qualche inutile lentezza filosofico-esistenziale e vaghi riferimenti alla crisi economica. Si lascia vedere. Senza infamia né lode.
Under the skin - 6 distante
Jonathan Glazer (USA, Gran Bretagna 2013 - uscita 28 agosto 2014)
Un'aliena Scarlett Johansson in forma smagliante arriva sulla Terra (chissà perché proprio in Scozia) per predare la razza umana maschile. Visivamente potente e suggestivo, anche se la storia (volutamente?) non decolla e non coinvolge mai.
La gabbia dorata - 8 autentico
Diego Quemada-Diez (Messico 2013 - uscita novembre 2013)
I film che hanno scarsa distribuzione e poi risultano introvabili in rete (per cui nei blog quasi nessuno ne parla) non godono, come in questo caso, del successo e della visibilità che meriterebbero. Pellicola messicana dell'esordiente Diego Quemada-Diez, già collaboratore di Iñárritu e Ken Loach. Storia durissima di immigrazione, narrata dalla prospettiva di quattro adolescenti (tre maschi e una femmina) che fuggono da una bidonville del Guatemala e attraversano un Messico spietato per raggiungere Los Angeles. Dialoghi scarni, poesia e disperazione negli sguardi dei migranti e nei paesaggi. Un connubio riuscito tra taglio documentaristico e tragico romanzo di formazione. Vincitore del Festival di Giffoni e presente al Festival di Cannes 2013 nella sezione Un certain regard.
Era uscito a novembre 2013 e sono riuscito a recuperarlo al cinema estivo.
CBGB - 5½ parodistico
Randall Miller (Usa 2013)
Delusione! La storia del mitico e storico club dove alla metà degli anni '70 suonavano Patti Smith, Talking Heads, Ramones, Television, Iggy Pop, raccontata in forma di parodia. Un sottobosco di macchiette e situazioni demenziali con l'accento sempre posto sulle schifezze (bagni rotti, vomitate, cacche di cane pestate). Va beh, si raccontano le origini del punk e della new wave newyorkese, però penso che Hilly Kristal e suoi musicisti meritassero qualcosa di meglio. Eccezionali ovviamente le canzoni, anche se ci sono un paio di strafalcioni cronologici imperdonabili. Non distribuito in Italia.
Cattivi vicini - 4 penoso
Una copia, della copia della copia... E ancor peggio, buttata lì in forma semplicistica, una pseudo-riflessione sulla crescita all'età adulta e alle responsabilità di genitori.
Mi aspettavo almeno qualche risata e invece sono arrivati gli sbadigli. Se aspirava ad essere o diventare Animal House dei nostri tempi, siamo veramente al declino definitivo. Al confronto Una notte da leoni è un capolavoro.