Ho passato mezz'ora con un senso di frustrazione furiosa come raramente è capitato al cinema e come spesso mi accade di fronte alla violazione dei diritti umani. La stessa sensazione orrenda dell'estate del G8 a Genova, poi riaffiorata dieci anni dopo durante la visione del film Diaz di Daniele Vicari. La vicenda è nota e descrive i giorni della rivolta degli afro-americani che devastò Detroit nell'estate del 1967; ribellione che si trasformò in un vero e proprio massacro con 43 morti, 1189 feriti e più di 7000 arrestati. Dopo un'introduzione storica forse necessaria ma un po' troppo didascalica, si parte per un viaggio che dalla visione d'insieme dell'evento si focalizza sui personaggi, protagonisti di una vicenda le cui ferite ancora oggi non si sono rimarginate. E' un incubo a tratti insostenibile quello che ci investe nella parte centrale del film, dove le stanze di un motel diventano un mattatoio con la polizia fuori controllo alle prese con persone inermi.
Per una ricostruzione meticolosa degli avvenimenti, oltre a diversi testimoni, la regista ha rintracciato una delle vittime coinvolte: il vero Larry Reed che fino ad oggi non aveva mai parlato; vive ancora a Detroit e all'epoca cantava con The Dramatics, gruppo che raggiunse poi il successo con la Motown.
Per mio gusto personale l'uso massiccio della camera a mano, alla lunga dei 140 minuti (che comunque volano) risulta frastornante. Poco male: ancora una volta, anche se non con la micidiale efficacia di The Hurt Locker, Kathryn Bigelow riesce a raccontare in modo scrupoloso e senza sconti, una storia potente che nonostante i cinquant'anni trascorsi, incide nella carne e nelle nostre coscienze.
LEGENDA VOTI
@ una cagata pazzesca
@½ pessimo
@@ trascurabile
@@½ passabile
@@@ buono
@@@½ da vedere
@@@@ da non perdere
@@@@½ cult
@@@@@ capolavoro
Spero di riuscire a vederlo, anche se la Bigelow mi aveva deluso molto con il film Zero Dark Thirty.
RispondiEliminaDeluso no, ma qui c'è altra sostanza.
EliminaA me Zero Dark non ha deluso anzi l'ho trovato per un aspetto onesto, lei dice subito che è 'mericana e patriottica e sai già che il film avrà quel registro, gran film!
EliminaNon perdere Detroit perché è cinema quasi al 100%!
L'ho visto ieri sera e ho rischiato di sentirmi male. Quanta potenza, quanta bellezza, quanta angoscia.
RispondiEliminaStesse sensazioni!
EliminaIl tema è sempre attuale, purtroppo...Ti ringrazio perchè mi hai fatto venire la voglia di vederlo anche se so che poi starò male.
RispondiEliminaIn effetti è così. Una storia e un evento che stranamente nessuno aveva ancora pensato di raccontare al cinema.
EliminaGran film, del resto la Bigelow sa girare, una ricostruzione scenografica e costumistica pazzesca! Sai, se devo trvoare un difetto è un po' lungo qualche scena era in più e non avrebbe tolto nulla. Bel film e se vogliamo puntuale viste le situazioni della polizia con la comunità afroamricana.
RispondiEliminaSono d'accordo: 2 ore erano sufficienti.
EliminaUna bravissima regista anche se io non so ma la preferivo a inizio carriera.
RispondiEliminaForse anch'io: Point Break, Il buio si avvicina...
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