mercoledì 7 febbraio 2018

Altered Carbon


Siamo nell'anno 2384 e una tecnologia di origine aliena permette di salvare l’identità di ogni persona in un disco di memoria, trasferibile da un corpo all'altro (custodie). Ciò rende possibile agli esseri umani che se lo possono permettere di sopravvivere alla morte fisica.

Non ho letto Bay City (Altered Carbon) il primo romanzo della trilogia di fantascienza cyberpunk di Richard Morgan. Visti lo scenario e le premesse, le aspettative per questa nuova serie targata Netflix erano notevoli; purtroppo devo dire che, puntata dopo puntata, la delusione è aumentata. Al netto dell'affascinante aspetto grafico-visivo (le citazioni di Blade Runner non mancano) si dipana una sceneggiatura modesta con personaggi a una dimensione; in poche parole manca un po' di sostanza, nonostante le implicazioni etiche e sociali di un tale soggetto. Non si contano le scazzottate: ci sono più cartoni nei 50 minuti di un solo episodio che in Più forte ragazzi. Per i miei gusti troppi muscoli e testosterone. Joel Kinnaman nei panni dello Schwarzenegger del nuovo millennio fa anche la sua parte, ma quando servirebbe un minimo di approfondimento psicologico, si rinuncia o ci si perde. E ancora, da fan di Tarantino non ho niente contro il pulp, però non si può far durare la scena di una tortura mezza puntata! Chiudo dicendo che quando una storia insiste, spingendo su questo versante oppure anche su inseguimenti e sparatorie in serie, io spesso mi annoio. Altered Carbon non è comunque da buttare: si guarda in scioltezza nei momenti buchi surfando superficialmente tra i cult del genere (il razzismo genetico e la divisione in classi sociali di Gattaca, qualcosa di Matrix e Minority Report), tutto questo però senza catturare come avevo sperato. 


10 commenti:

  1. Non ne sapevo nulla.

    Di tecnologico/distopico sto guardando, bene, perché qualche puntata l'avevo già vista in maniera molto molto distratta, Westworld, che mi è stata regalata da poco.

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    1. Non è male. Forse a tratti un po' ripetitivo, però ti tiene lì.

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  2. Titolo curioso, così come l'accostamento. Ho letto di questa serie piena di sesso e sangue e mi ha incuriosito :D, ma non sapevo fosse piena anche di cazzotti!

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    1. L'accostamento è proprio demenziale... per aver il sangue ci vogliono pugni in faccia (e ce ne sono tanti) e sparatorie (non c'è male).

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  3. Come te: ho visto la serie e non ho letto il romanzo. Delusione dopo due puntate, seguite con una certa difficoltà. Non credo che la finirò di vedere. Mi sembra roba fredda con poca anima. ciao.

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    1. Sì, nonostante la complessità della trama/indagine resta in superficie: livello blockbuster seriale. Non c'è niente di male, ma non è esattamente nelle mie corde.

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  4. la trama mi sembra intrigante, me lo voglio guardare :)

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    1. Sono partito con la stessa idea, da appassionato di fantascienza. Ma siamo lontani dall'eccellenza.

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  5. Verissimo.
    A me è piaciuta fino al quarto episodio.
    Dal quinto in poi, solo una sequela di "già visto ".

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    1. Menano e sparano, si menano e si ammaccano. Troppo!

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