mercoledì 3 giugno 2009

Un paese civile e il futuro dei bambini


"Un paese civile decide di occuparsi del futuro del suo popolo: e i bambini sono il futuro. La qualità della vita dipende da come questi bambini sono stati educati."
Bruno Munari
Conosco genitori che per preparare le figlie alla comunione le hanno accompagnate due o tre volte dal parrucchiere per provare le acconciature! Oppure hanno speso un patrimonio per pagare pranzo, bomboniere e regali faraonici, nonostante questo periodo non propriamente florido.
Una percentuale non trascurabile di bambini italiani è cresciuta o sta crescendo viziata, egocentrica, costantemente al centro dell'attenzione e troppo spesso sprovvista di quei filtri necessari per sopravvivere al bombardamento giornaliero dei media che tentano di colonizzare i loro e i nostri cervelli. Per forza poi a scuola hanno difficoltà a relazionarsi, sono intolleranti alle regole e nei confronti di chi è diverso. Rischiamo di allevare una generazione a-critica, potenzialmente razzista e infelice, con la testa imbottita di modelli culturali che si rifanno ai reality, alla pubblicità e ad un mitizzato benessere consumistico che sta franando lentamente ma inesorabilmente, come il vecchio satrapo che crede di governarci in eterno: ma il panem, è finito (forse non c'è mai stato se non per pochi) e i circenses sono ormai agli ultimi tristi spettacoli di fine impero. Il risveglio da questa sbornia demenziale che dura ormai da troppi anni sarà durissimo e spero, prima o poi, inevitabile.

13 commenti:

  1. Speriamo che arrivi il prima possibile, devastante ed inevitabile come l'onda d'urto di un terremoto, perchè altrimenti qui le nuove generazioni ne pagheranno tristi conseguenze... e noi con loro.
    Anche se, devo dire, forse fra i giovani si muove qualche cosa.
    Forse sono i figli dei 30-40enni ad essere ormai irrecuperabili, ma quelli dei futuri genitori no.
    Speriamo bene.
    Saluti

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  2. Dici che stia arrivando il momento della sveglia? Speriamo, soprattutto che non sia troppo tardi.

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  3. i bambini vengono costantemente educati seguendo i modelli della tv: successo, soldi, potere e sesso con il minor sforzo possibile. La felicità coincide con la realizzazione di questi bisogni che vengono inseguiti seguendo le regole della convenienza, della furbizia e del principio "vita mia, morte tua".

    na schifezza insomma!

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  4. In questo momento mi sento fortunato a non avere figli, avrei paura che mi odiassero per come penso dovrebbero essere educati.
    Ho pena di quei genitori che non sanno mai dire di no ai propri figli, viziandoli, abituandoli ad avere tutto e subito, senza il peso di qualche rinuncia.
    Che generazione verrà su...
    Ne abbiamo gia i primi avvisagli.
    Adolescenti che per noia pestano a morte un barbone, tirano sassi dai cavalcavia, si immortalano su youtube in pose da Rambo, ed hanno come unico scopo nella vita partecipare al grande fratello e simili...
    Che tristezza!!!

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  5. spegnamo la tv! è il primo segnale di sveglia.

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  6. E' una gara contro il tempo: un minimo risveglio delle coscienze, prima che il sistema imploda, cosa che ormai appare inevitabile.

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  7. In questo paese di celebrolesi ,puoi spegnere quanta tv ti pare...e il cervello ? come lo riaccendi?

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  8. Mi pare che il prblema riguardi una certa fetta di persone anche se molto ampia. i ricchi mandano i figli in scuole da seicento euro al mese e chiamano i prof teacher... i finti ricchi si svenano per sembrarlo... i poveri ignoranti credono che questo sia il meglio che ci sia e sebbene prendano mille euri al mese votano Berluscao
    Forse è peggio di quanto sembra
    Bhò
    Ciao Luka

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  9. il declino dell'impero senza che nemmeno ci sia stato il periodo d'oro dell'impero...

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  10. Io penso che siamo ancora in pieni anni '80, infognati in quel decennio dell'apparire, quando la tv (di chi?) ha cominciato a dettar legge e la sinistra a perdere l'egemonia culturale. Oggi abbiamo toccato il fondo: la tv è al potere e la sinistra inesistente. Come diceva quel proverbio? Solo quando hai toccato il fondo puoi risalire ...

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  11. ...Già il fondo...Speriamo di risalire presto!

    Ci vorrebbero più genitori in giro come te caro Lucien...

    Notte notte

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  12. spegnere la tv credo sia il primo impulso per riaccendere il cervello.

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  13. La mia paura è che siamo in coma irreversibile. Aggiungo che la colpa è di chi (non) educa, o almeno trasmette valori squallidi e superficiali.

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