giovedì 10 settembre 2009

Videocracy: riflessioni a posteriori


Videocracy o del fascismo estetico, come ha scritto Andrea Inglese in un bellissimo articolo su Nazione Indiana.
Ho lette in rete reazioni tiepide di alcuni bloggers, i quali dopo la visione del film di Erik Gandini hanno scritto in sostanza che queste cose si sapevano già e che dal punto di vista politico-informativo non c'è nulla di rilevante e corrosivo. Opinione veritiera oltre che rispettabilissima, ma vorrei sottolineare che è dal punto di vista estetico-visivo e documentaristico che secondo me siamo di fronte ad un'opera d'impatto. Un conto è avere coscienza di questa melma e restarne consapevolmente alieni nella pianificazione della propria esistenza; un altro è assistere (masochisticamente) per 80 minuti al racconto impietoso dello scempio culturale e antropologico prodotto in tre decenni ai danni del nostro Paese. Lo avverti proprio sulla tua pelle come fosse un reality horror. Un racconto quasi nauseante, ma potente e realizzato in maniera impeccabile.

14 commenti:

  1. E'un piacere caro Lucien potersi confrontare su questo argomento con una persona del tuo equilibrio della tua lucidità ed acutezza.Io però lo scempio culturale ed antropologico,assolutamente innegabile,lo riscontro tutti i giorni se guardo per 20 minuti la tv al pomeriggio.La scena poi del film che mostra l'apparato riproduttore di Corona,ed io non sono bacchettone,l'ho trovata gratuitamente voyeurista.
    A presto

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  2. Tenendo presente tutto quello che si è visto, ripensandoci è una delle cose meno oscene! Molto peggio chi mostra il video di faccetta nera con il sorriso da ebete oppure il mucchio selvaggio di veline che si contorcono assatanate in un ballo pateticamente sensuale.

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  3. Sulla suoneria del cell di Mora mi ha basito l'ostentato orgoglio con cui veniva mostrato.Tra l'altro l'apologia di fascismo non è ancora stata cancellata dal codice penale

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  4. sono d'accordo con te sullo squallore che emerge nel quadro politico italiano, ma mi aspettavo qualcosa di più...

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  5. Spero di riuscire a vederlo presto al cine. Sento che è un film da vedere, anche se dice cose che già sappiamo e uscirò dalla sala nauseato e anche se alla fine lo troverò forse inutile, già visto. Se il regista è dovuto andare all'estero per essere libero di fare un film sulla triste realtà italica, qualcosa di pesante c'è, credo... nel film, come nella realtà che ci circonda.

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  6. Ancora il film non l'ho visto. Da quello che ho letto e da quello che anche tu dici, credo che il film lo andranno a vedere soprattutto quelli che del problema hanno già coscienza. In questo senso non cambierà nulla. Il pubblico limitato però non è da leggere come una mancanza o un limite del film stesso.
    ciao, silvano.

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  7. Io l'ho visto ieri sera. Devo dire che in parte lo devo rivalutare rispetto alle mie senszoni pre-film.

    L'unica mia sensazione é come abbia potuto fare certe interviste come quella con il regista del GF il quale non ha pensato minimamente al rischio di perdere il posto.... e poi la figure di Corona e Lele Mora: il primo in qualche modo sembra quasi uscire non dico bene perché é troppo, ma insomma meglio di quello che meriterebbe un estorsore. Lele Mora... no comment.

    Ecco mi chiedo se cmq questo film non sia nato da un compromesso: Corona e Mora dovevano rilanciarsi, Gandini (i regista) voleva finalmente che questo suo flm-documentario fosse visto da qualche spettatore in più ed ecco il compromesso: intervista libera a questi personaggi, una sorta di GF con loro due che di fatto mostrano e raccontano la loro vita ed i loro trascorsi.

    Scioccante l'ammissione con tanto di suoneria e video mostrati, di fiero orgoglio fascista e mussoliniano da parte di Lele Mora.

    Il film é cmq meno peggio di quel che credevo, ha un buon impatto (niente a che vedere con Moore però a mio avviso) e deve essere cmq visto se non altro per dare un segnale che non si va al cinema solo per vedere i Vanzina....

    Ciao
    Daniele

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  8. Ciao Lucien!Come stai?

    Grazie per aver parlato di Videocracy, dovrò vederlo...
    Di Gandini ricordo il documentario "Surplus" d'impatto anche quello.
    Ho letto l'articolo su Nazione Indiana, interessante...Per fortuna anch'io ho smesso di guardare la tv, ogni tanto vado su rai news 24, spesso mandano dei bei documentari sugli argomenti più disparati.

    Ti abbraccio :) a presto!

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  9. @ Daniele:
    Evidentemente il regista del GF è molto bravo e si sente sicuro di non perdere il posto. (Anche Mentana pensava così).

    @ Silvia:
    Ciao Silvia. Io non ho smesso di guardare la TV; per fortuna con Sky hai delle alternative, anche se è diventata un po' caruccia.
    Ad esempio Current TV: giornalismo d'inchiesta e servizi senza tanti filtri (tipo Report).
    Un abbraccio anche a te, a presto.

    A tutti:
    Poi ci tengo a leggere anche il vostro parere, se andrete a vederlo.

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  10. non l'ho ancora visto e quindi non commento, però so per certo (fonte affidabile) che era un po' lento

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  11. non vedo l'ora di vederlo (purtroppo)

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  12. Io sono d'accordo con te e con Euterpe, anzi ho detto le stesse cose (quasi con le stesse parole lol) dal Rockpoeta prima di leggere qui. Sono d'accordo con te anche sul fatto che è un film, dal punto di vista "estetico" (e non morale), interessante anche se (o proprio perché) molto inquietante.

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  13. La cosa più triste che il film cerca a spargere l'idea che la videocrazia sia un fenomeno unicamente italiano mentre esiste in tutto il mondo occidentale, partendo dagli USA. Certamente non è Berlusconi che "ha inventato la Tv commerciale ", reality-shows etc, anche se Gandini profondamente disonesto fa finta che sia così. Il "marcio nella nostra società" è condiviso, semmai l'urto è stato più violente in Italia, povera e molto cattolica.
    Idem per la rivoluzione sessuale.Ora Gandini, nato in Italia ma vissuto in Svezia, crea , per mezzo delle sue forti esagerazioni e omissioni, l'idea che l'Italia sia diventata una nazione interamente di puttane... Gli attacchi morali più accaniti vengono dagli Inglesi e dai Nordici - una volta i maestri! Che assurdo! And don't think that things are better there! Only different and less visible.
    (I've posted these lines in several blogs, since I think it's very important that you, Italians, finally cast off that sense of inferiority!!)
    Nordica in Italia.

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