- Here comes the flood 1977
Uno dei suoi brani più toccanti e poetici, scritto appena lasciati i Genesis. Ispirato da un suo sogno in cui la gente era in grado di vedere i pensieri degli altri producendo appunto un fluido psichico ed anche dalle letture di Castaneda (che in quegli anni andava molto). - Exposure 1978
Composta insieme a Fripp, che poi l'ha ripresa anche come title track nel suo album solista con un ritmo ancora più ipnotico, basso fluido, chitarrina funky e la voce femminile che urla ossessivamente Exposure. Un'invettiva contro l'invasione della privacy da parte dei media. (Space is what I need). - Red Rain 1986
Altro brano di ispirazione onirica: un sogno ricorrente in cui Gabriel nuota in mare di acqua rossa. - Sledgehammer 1986
Un video stop motion che ha fatto la storia e un singolo ispirato alla soul music degli anni '60 che diede un inaspettato successo commerciale. N.1 nelle classifiche USA del 1986 quando (ironia della sorte) andò a scalzare dalla vetta Invisible Touch dei Genesis. - Digging in the dirt 1992
Letteralmente Scavando nella sporcizia, inteso come scavare dentro se stessi. Nuova canzone dal ritmo trascinante dopo sei anni di attesa e altro videoclip favoloso ad opera del documentarista John Downer. - Sky Blue 2002
Ogni volta che la sento, questa canzone ha il potere di commuovermi, specie la parte finale con il coro dei Blind Boys of Alabama - Growing up 2002
Gabriel è un maestro nel disegnare ritmi sincopati e sinuosi come questo. Versione dal vivo direttamente dai Realworld Studios.
Benvenuti a bordo. Suoni, visioni e liberi pensieri dall'universo musicale e da altri mondi paralleli . . . . . .
lunedì 22 agosto 2011
Sette canzoni: Peter Gabriel
L'avevo già fatta per Neil Young. Sette canzoni: una playlist che rappresenta al meglio per la mia storia ed i miei gusti gli artisti che amo. E fra questi non può mancare Peter Gabriel che al contrario di Sting ha dato tanto e forse il meglio di sé dopo l'uscita dal gruppo.
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carina l'idea della playlist amico carissimo..su Gabriel concordo che abbia dato il meglio dopo i genesis(bella forza,direi,se volessi polemizzare.eheh)..non concordo però su una cosa.secondo me il migior gabriel finisce con SO,nell'87.poi siamo all'aria fritta e alla autocitazione..sbaglierò,ma così la vedo..per cui se ti va ti metto la mia lista..che dici,posso?..
RispondiEliminaHere comes the flood.scritta con Eno e Fripp..concordo con te in pieno
Exposure.idem.
.
Biko..il più importante pezzo del Gabriel politico
I don't remember con un fripp spaziale e unlevin da antologia
No self control.idem come sopra..
Lay your hands on me..quando si butta sul pubblico..
Sledgehammer condivido
Io da vecchio progger ho amato tantissimo il periodo in cui era nei genesis.
RispondiEliminaCmq mi piace parecchio anche da solista, le mie 2 preferite In your eyes e San Jacinto ma non mi chiedere perchè.
Diggin in the dirt la trovo bellissima anch'io.
Da buon "Gabrielliano" oltre alla scaletta quoto la tua affermazione su Sting e su "ha dato tanto e forse il meglio di sé dopo l'uscita dal gruppo" come Mark Knopfler, aggiungo io. ☺
RispondiElimina@ Brazz:
RispondiEliminaSosatanzialmente è vero, però qualcosa di buono ha fatto anche dopo il 1987. Biko è una canzone "nobile" ma dal punto di vista musicale non mi è mai piaciuta.
@ Euterpe:
Nell'introduzione non avevo intenzione di sminuire i Genesis che ho amato anch'io, bensì Sting che ha lasciato i Police per fare il gentleman in New York (e in Toscana) mentre Gabriel ha coperto ben tre decenni con brani fantastici.
@ Novalis:
☺
Leggo Gabriel e mi vengono i lucciconi.Da piccolo al posto del latte mi nutrivo a generose dosi di Nursery Crime e The lamb.Penso che Gabriel sia un artista sempre un passo avanti ai suoi tempi.L'ho amato coi G,enesis e lo amo adesso che,nonostante i sessant'anni continua a sfornare signori dischi.Tra le mie preferite Here come the flood.San Jacinto,Red Rain e quella piccola gemma folk-pop che è Solsbury Hill.
RispondiEliminauna selezione fantastica anche se non conosco bene sky blue (ascoltata una volta distrattamente).
RispondiEliminaaggiungerei in your eyes e steam due fra le mie preferite di sempre con quel popò di supergruppo che si ritrovava a quei tempi.
come pezzo aggiungo pure io In your eyes però di Gabriel ho apprezzato moltissimo il suo lavoro multimediale Eve del 1996
RispondiEliminaSono d'accordo con Brazz... o quasi. Per me Gabriel è finito con il doppio orribile disco live. E mi stupisce che nella TUA playlist manchino pezzi di due album seminali e fondamentali come "Melt" e "Security".
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