lunedì 22 agosto 2011

Sette canzoni: Peter Gabriel

L'avevo già fatta per Neil Young. Sette canzoni: una playlist che rappresenta al meglio per la mia storia ed i miei gusti gli artisti che amo. E fra questi non può mancare Peter Gabriel che al contrario di Sting ha dato tanto e forse il meglio di sé dopo l'uscita dal gruppo.
  • Here comes the flood 1977
    Uno dei suoi brani più toccanti e poetici, scritto appena lasciati i Genesis. Ispirato da un suo sogno in cui la gente era in grado di vedere i pensieri degli altri producendo appunto un fluido psichico ed anche dalle letture di Castaneda (che in quegli anni andava molto).
  • Exposure 1978
    Composta insieme a Fripp, che poi l'ha ripresa anche come title track nel suo album solista con un ritmo ancora più ipnotico, basso fluido, chitarrina funky e la voce femminile che urla ossessivamente Exposure. Un'invettiva contro l'invasione della privacy da parte dei media. (Space is what I need).
  • Red Rain 1986
    Altro brano di ispirazione onirica: un sogno ricorrente in cui Gabriel nuota in mare di acqua rossa. 
  • Sledgehammer 1986
    Un video stop motion che ha fatto la storia e un singolo ispirato alla soul music degli anni '60 che diede un inaspettato successo commerciale. N.1 nelle classifiche USA del 1986 quando (ironia della sorte) andò a scalzare dalla vetta Invisible Touch dei Genesis.
  • Digging in the dirt 1992
    Letteralmente Scavando nella sporcizia, inteso come scavare dentro se stessi. Nuova canzone dal ritmo trascinante dopo sei anni di attesa e altro videoclip favoloso ad opera del documentarista John Downer.
  • Sky Blue 2002
    Ogni volta che la sento, questa canzone ha il potere di commuovermi, specie la parte finale con il coro dei Blind Boys of Alabama
  • Growing up 2002
    Gabriel è un maestro nel disegnare ritmi sincopati e sinuosi come questo. Versione dal vivo direttamente dai Realworld Studios.  

8 commenti:

  1. carina l'idea della playlist amico carissimo..su Gabriel concordo che abbia dato il meglio dopo i genesis(bella forza,direi,se volessi polemizzare.eheh)..non concordo però su una cosa.secondo me il migior gabriel finisce con SO,nell'87.poi siamo all'aria fritta e alla autocitazione..sbaglierò,ma così la vedo..per cui se ti va ti metto la mia lista..che dici,posso?..
    Here comes the flood.scritta con Eno e Fripp..concordo con te in pieno

    Exposure.idem.
    .
    Biko..il più importante pezzo del Gabriel politico

    I don't remember con un fripp spaziale e unlevin da antologia

    No self control.idem come sopra..

    Lay your hands on me..quando si butta sul pubblico..

    Sledgehammer condivido

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  2. Io da vecchio progger ho amato tantissimo il periodo in cui era nei genesis.
    Cmq mi piace parecchio anche da solista, le mie 2 preferite In your eyes e San Jacinto ma non mi chiedere perchè.
    Diggin in the dirt la trovo bellissima anch'io.

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  3. Da buon "Gabrielliano" oltre alla scaletta quoto la tua affermazione su Sting e su "ha dato tanto e forse il meglio di sé dopo l'uscita dal gruppo" come Mark Knopfler, aggiungo io. ☺

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  4. @ Brazz:
    Sosatanzialmente è vero, però qualcosa di buono ha fatto anche dopo il 1987. Biko è una canzone "nobile" ma dal punto di vista musicale non mi è mai piaciuta.

    @ Euterpe:
    Nell'introduzione non avevo intenzione di sminuire i Genesis che ho amato anch'io, bensì Sting che ha lasciato i Police per fare il gentleman in New York (e in Toscana) mentre Gabriel ha coperto ben tre decenni con brani fantastici.

    @ Novalis:

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  5. Leggo Gabriel e mi vengono i lucciconi.Da piccolo al posto del latte mi nutrivo a generose dosi di Nursery Crime e The lamb.Penso che Gabriel sia un artista sempre un passo avanti ai suoi tempi.L'ho amato coi G,enesis e lo amo adesso che,nonostante i sessant'anni continua a sfornare signori dischi.Tra le mie preferite Here come the flood.San Jacinto,Red Rain e quella piccola gemma folk-pop che è Solsbury Hill.

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  6. una selezione fantastica anche se non conosco bene sky blue (ascoltata una volta distrattamente).
    aggiungerei in your eyes e steam due fra le mie preferite di sempre con quel popò di supergruppo che si ritrovava a quei tempi.

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  7. come pezzo aggiungo pure io In your eyes però di Gabriel ho apprezzato moltissimo il suo lavoro multimediale Eve del 1996

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  8. Sono d'accordo con Brazz... o quasi. Per me Gabriel è finito con il doppio orribile disco live. E mi stupisce che nella TUA playlist manchino pezzi di due album seminali e fondamentali come "Melt" e "Security".

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