domenica 11 novembre 2012

28 anni fa

In certi momenti è normale guardarsi indietro e sfogliare l'album dei ricordi con un filo di nostalgia. L'incontro casuale con un carissimo amico, compagno d'avventura nella musica, mi ha proiettato in quegli anni in cui si cercava con furore di uscire  dalla provincia anonima, quando la rete e i cellulari erano vera fantascienza.
Bologna Parco Nord, 1984: con i Reverse si suonava questa roba qua. Con i mezzi di allora la registrazione è anche troppo buona. 

13 commenti:

  1. una bella cesura storica, di vita e di rock!

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  2. Ho fatto un pasticcio e ho dovuto ripostare; i vostri commenti per fortuna li ho recuperati.

    @ Cirano:
    C'è anche chi ha continuato (senza camparci) io purtroppo (con un po' di rimpianto) ho smesso presto.

    mr.Hyde:
    Ho scelto una (per me) delle migliori, ci sono anche delle schifezze, però le idee non mancavano.

    @ Brazz:
    Il primo spilungone a destra!

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  3. In un ritorno al futuro, sareste stati perfetti per un'intervista sul mio blog ... sto muovendo la coda ad un bel ritomo ;)

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  4. Berica e Zefirina:
    Grazie, troppo buone! :)

    @ Hans:
    Pur di entrare avresti suonato anche il triangolo!
    Poi ti sei rifatto e sei diventato il Boss dello slapping. ;)

    @ Alligatore:
    Magari: Un bel Back to the future.
    Così potremmo sventare il furto di tutta l'attrezzatura

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  5. Non è il mio genere, ma comunque eravate bravi.
    :)

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  6. @ Allelimo:
    Non è che avessimo un genere vero e proprio, però riascoltando questo pezzo dopo tanti anni, mi pare uno strano mix tra Tom Tom Club e Contortions.

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  7. Lucien, eravate pienamente nel genere "funk alla Talking Heads", dai!
    Niente di male, anch'io all'epoca suonavo (cercavo di suonare) nel genere "post punk alla Cure", e qualche anno dopo "noise alla Sonic Youth" etc.
    Sono passati tanti anni, e mi è molto facile ammetterlo.
    :)

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  8. @ Allelimo:
    In effetti è vero, però c'è da dire che ero soprattutto io a spingere in quella direzione, ma non sempre la spuntavo perché c'erano gusti e sensibilità molto diverse (i gruppi sono belli anche per questo).
    Il cantante era più filo David Sylvian/art-rock; la cantante decisamente dark e il chitarrista rockettaro nell'anima (bisognava stare in guardia se no gli partiva l'assolo). .
    E Hans? Era il più poliedrico: da Frank Zappa agli A Certain Ratio.

    Poi c'è la fase due ma io non c'ero più.

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  9. @ Hans:
    ... per inseguire un amore che è poi è quello che mi ha salvato, più della musica!
    In questo live mi piace un sacco la versione danzante di Several Cosmetic. :)

    youtu.be/Kuqgtn75YKA

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