mercoledì 16 aprile 2014

Teiera volante vol.11: Spotify o non Spotify?

La mia prima volta su Spotify. L'anno scorso avevo creato un account che però usavo di rado, più che altro per ascoltare musica in giro per la rete. Non ho ancora un'opinione precisa su questo servizio anche se non comprendo le critiche di Nigel Godrich  (“Se il pubblico avesse ascoltato Spotify e non acquistato dischi nel 1973, dubito che Dark Side of the Moon dei Pink Floyd sarebbe stato registrato, sarebbe stato troppo caro”) visto che siamo nel 2014, come testimonia questa compilation che raccoglie alcuni fra i brani che più ho apprezzato in questi primi mesi dell'anno.

12 commenti:

  1. Spotify?
    ma perchè no? Ci sono un sacco di album di 5-6-7- anni fa, passati a loro tempo inosservatissimi che probabilmente non comprerei mai (o che rei faticva a reperire) che ascolto con grande curiosità.
    L'importante è non lasciarsi spaventare dalla mole di materiale disponibile, nè dalle imprecisioni o dagli errori del database (ce ne sono, soprattutto sulle date).
    Poi se vogliamo dirci che ascoltare un altro supporto è più appagante è preferibile all'orecchio ok, ma le due esperienze mica si escludono!
    Ciaoooo

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  2. Quoto Evil Monkeys... le tecnologie ci sono, quindi è meglio usarle, ovviamente il vinile era tutta un'altra musica...

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  3. "Se il pubblico avesse ascoltato Spotify e non acquistato dischi nel 1973, dubito che Dark Side of the Moon dei Pink Floyd sarebbe stato registrato"

    datemi una macchina del tempo che invento spotify 40 anni prima!
    :-)

    (questa mi sa che la riciclo su fb)

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  4. @ allelimo:
    Ne hai facolta! :)

    @ alligatore - evil monkey:
    La cosa paradossale è che io, cresciuto con cassette e vinili, ormai viaggio solo a mp3 mentre mio figlio vuole comprare il piatto per ascoltare i vinili!!

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  5. La dichiarazione di Godrich mi pare davvero insensata, come qualunque giudizio che esuli dalla considerazione del contesto...O_o
    Buona Pasqua a tutti voi :)

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  6. @ SigurRos:
    Concordo: non tanto per la scelta del disco. Una buona Pasqua a te :)

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  7. Io la frase di Godrich prprio non la capisco, a senso logico...se qualcuno me la spiega. Cioè, col fatto che nessuno avrebbe sborsato per l'acquisto, DSOTM sarebbe andato in rimessa? Ma sarebbe una critica a Spotify o ai Pink Floyd?

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  8. @ Evil Monkeys:
    Infatti, è carente proprio di senso logico(e cronologico) per cui è poco spiegabile. :)

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  9. L'ho provato senza pregiudizi per un paio di mesi, ma... anche no! Non mi ha dato grosse soddisfazioni, anche se ammetto che in alcune occasioni si è rivelato un supporto pratico. Torno a spendere i miei quattrini in vinili/CD etc, dato che la musica liquida non fa per me.

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  10. @ Jen:
    Per me una cosa non esclude l'altra: l'unico mio problema è che ultimamente, anche volendo, trovo pochi album che mi invogliano a comprarli.

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  11. Penso che il senso della citazione di Godrich sia che Spotify paga poco gli artisti e che se negli anni '70 le entrate fossero state quelle che dà oggi Spotify, i Pink Floyd non avrebbero avuto i fondi per registrare un album come Dark Side.
    E' la stessa critica che qualche mese fa Thom Yorke ha fatto allo stesso servizio.

    Io Spotify lo trovo pratico per la musica in ufficio e dato che prima usavo youtube, con il passaggio comunque gli artisti hanno avuto un piccolo introito che prima non avevano.
    Certo le entrate da paura degli anni '70 e '80 sono finite ma la crisi c'è per tutti ed invece di lamentarsi, anche i musicisti dovrebbero ingegnarsi a trovare altre vie per "sbarcare il lunario".


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  12. mediare tecnologia e tradizione è uno sforzo....che va compiuto almeno per ascoltare le novità. Per il passato mitico c'è il vinile!

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