venerdì 16 giugno 2017

Potere della settima arte: autobiografia cinematografica #1

Negli anni '70 nel piccolo paese in cui sono cresciuto c'erano ben tre sale. Io abitavo in un appartamento che si trovava proprio di fianco all'ingresso del glorioso Cinema Italia dove fin da bambino ho trascorso tutte le domeniche pomeriggio.
Che cosa ci porta ad amare un film per poi elevarlo nel corso degli anni allo status di cult personale? Nella lista che segue mi sono divertito a tracciare un percorso che in quattro fasi attraversa idealmente la passione per il cinema con le visioni che per differenti motivi hanno contribuito alla mia formazione.

ADOLESCENZA (CON TANTA FANTASCIENZA)
  • 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra (Boris Sagal - 1971) 
    Charlton Eston, ultimo sopravvissuto ad un virus planetario, ha acceso fin da ragazzino la mia fissa per il genere post apocalittico; da allora non ne perdo uno (ciofeche incluse).

  • 2001 Odissea nello spazio (Stannley Kubrick - 1968) 
    Devo averlo visto a 12-13 anni al cinema parrocchiale senza capirci una mazza. Eppure quelle immagini, quella musica, qualche effetto l'hanno avuto...

  • Arancia Meccanica (Stanley Kubrick - 1971)
    Ero già più grandicello (16-17) e ne uscii traumatizzato, frastornato, ma soprattutto affascinato. Un colpo di fulmine e l'inizio di un amore assoluto per un genio.

  • Harold e Maude (Hal Ashby - 1971)
    Un toccasana per chi nell'adolescenza ha ben presto manifestato insofferenza verso l'omologazione e l'autorità.

  • Novecento (Bernardo Bertolucci - 1976)
    Le nuove uscite arrivavano nelle sale di paese un paio di anni dopo la prima visione. Questo film alla soglia dei 18 anni è stata un'esperienza formativa.

  • Tommy (Ken Russel - 1975)
    La scoperta che il connubio musica e cinema poteva generare una miscela esplosiva. Allucinato dal vortice di immagini al ritmo della musica degli Who. Da questo film, da Il fantasma del palcoscenico, Jesus Christ SuperstarHair e Rocky Horror Picture Show (visti più tardi) è nata l'esaltazione per i musical.

via


6 commenti:

  1. Eh, cavolo, sei cresciuto proprio con dei titoloni! :)

    Moz-

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    1. Anche tanti B movies: western, kung fu, zombi e horror vari... :)

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  2. Bel post! sono curioso di leggere i prossimi della serie!
    Sono film che ho visto, tutti e almeno una volta.
    Da adolescente mi rimase impresso 1975: occhi ... veramente inquietante.
    Quelli di Kubrick più avanti, mentre quello di Bertolucci mi appassionò molto e che cast che c'era!

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    1. Ci sto pensando, però non è semplice scegliere e sfrondare.

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  3. Su tutti il Novecento di Bertolucci, immenso, strabordante, un vero capolavoro che ho avuto la fortuna di vedere anche in sala, atto I e atto II uno dopo l'altro (da pelle d'oca).
    Poi "Harold e Maude", film di un radicalismo e humor nero unici.

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  4. Harold and Maude ... poetico e delicato *_*

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